Il Milan a Torino contro la squadra granata

Il Milan a Torino contro la squadra granata Mancano quattro giornate aliatine del campionato Il Milan a Torino contro la squadra granata La Juventus ospite della Roma all'Olimpico Il campionato va verso la sua decisione anche per quanto riguarda il settore di coda. Assicurato, sebbene non proprio matematicamente, lo scudetto al Milan, restano da designare le squadre che dovranno retrocedere. La «mancata fusione Torino-Juventus, data come sicura, ha intorbidato ancor più le acque in fondo al girone perché mentre si sperava che l'unione delle due società torinesi avrebbe resa necessaria una sola retrocessione con il sacrificio del già condannato Palermo, di colpo si è fornati nella piena incertezza per la seconda squadra essendo tutt'altro che decisa la lotta fra Atalanta e Genoa. Domani queste due squadre giocheranno fuori casa: a Firenze la prima ed a Ferrara la seconda. Sono due trasferte difficili, ma non deve tuttavia illudere il nome delle antagoniste. Giunto alle ultime domeniche, il campionato procede a strattoni, l'efficienza delle squadre che non hanno più miraggi ha degli sbalzi da giornata a giornata ed i pronostici vanno a rotoli. Logicamente sia l'Atalanta che il Genoa dovrebbero trovare la via sbarrata, ma potrebbe invece accadere tutto l'opposto e non ci sarebbe niente a ridire. Vogliamo affermare, con questo, che le valutazioni tecniche, nel presente periodo del campionato, non hanno che uno scarsissimo valore e non possono chiarire la situazione che resta oscura, favorevole ai colpi di scena e alle sorprese più clamorose. Nemmeno la sorte delle tre squadre a quota 27, e cioè Triestina, Padova e Vicenza, può dirsi sicura. Domani la prima va a Palermo a mettere in funzione il suo catenaccio che ha come perno Ferrano, il secondo va a Udine e il terzo riceve il Bologna. Notate, su cinque squadre in pericolo, ben quattro viaggiano e cioè Atalanta, Genoa, Triestina e Padova. E' noto che a Ferrano si pensa come al centromediano ideale per la partita che gli azzurri devono disputare a Lisbona; Ferrario che è la chiave del catenaccio triestino. Dopo tante invettive contro il gioco ostruzionistico, ecco finalmente una buona notizia per i tatticisti. Viaggia anche la Juventus che ha 28 punti e può dirsi al sicuro perché cinque punti di vantaggio sull'Atalanta non si perdono in quattro partite, anche se la squadra bergamasca ha in casa una partita in più della Juventus. Quest'ultima viene già data come perdente contro la Roma tanto più che non ha i ranghi in ordine mancando di Montico e di Emoli. Ma per la Juventus si può ripetere il discorso fatto sopra per Genoa e Atalanta. I raffronti di classifica non servono, il gioco < esplode » nel modo più imprevedibile, e non è vero che la squadra bianconere abbia già il suo destino segnato. Lasciamo da parte InterLazio e Samp-Napoli che non dicono assolutamente nulla, veri riempitivi in una giornata che ben altre risposte deve dare. Ai margini della retrocessione la partita più importante è Torino-Milan che vorrebbe essere una conferma per la squadra capolista e una prova di prestigio per quella granata. Lo slancio del Torino nelle ultime giornate ha elettrizzato i tifosi, ed è stato sotto lo stimolo delle recenti vittorie che si sono avute le ultime reazioni decisive, avverse all'accordo di fusione. Marjanovic ha saputo trovare per il Torino la formula adatta di gioco, interpretandone lo spirito aggressivo pur non trascurando le ragioni della dife sa, essenziali in una squadra minacciata. Mentre era opinione presso che generale che la squadra granata non potesse uscire dallo schieramento a catenaccio, Marjanovic ha capito di colpo che quella non era la strada giusta. I risultati hanno dimostrato che egli aveva ragione. Lo ha servito tanto il suo spirito di osservazione quanto il suo istinto maturato in una scuola che è fra le più pregiate d'Europa. Qualunque possa essere il comporta mento del Torino nelle quat tro giornate che restano, Marjanovic ha in ogni modo già vinto la sua battaglia. e. b.

Persone citate: Emoli, Ferrario, Marjanovic, Montico