Denuncia contro la Rai-tv per un film sulle corride
Denuncia contro la Rai-tv per un film sulle corride Denuncia contro la Rai-tv per un film sulle corride E' stata presentata da due guardie zoofile di P« S., su iniziativa di un commissario della Protezione animali Venezia, 17 maggio. A firma di due guardie zoofile di P. S. e per iniziativa del rag. Giulio Silvan, commissario della sezione di Venezia dell'Ente nazionale per la protezione degli animali, è stata presentata al primo pretore una denuncia contro la RAI-tv nelle persone del suo presidente Carelli e del suo direttore generale Arata, per avere teletrasmesso la sera del 25 marzo scorso un documentario di Giuseppe Lisi intitolato «Fiesta a Valencia » riproducente lo spettacolo di una corrida. - La denuncia si rifa all'art. 70 del Testo Unico delle leggi di P. S. e all'art. 129 del suo regolamento di esecuzione, nonché all'art. 650 del Codice Penale. L'art. 129 del regolamento di esecuzione indica che la corrida è uno degli spettacoli che si debbono intendere vietati perché contrari alla morale o al buon costume e che importano strazio o sevizie di animali. < Nel caso specifico, asserisce l'ente denunciarne, è da considerare che il documentario cinematografico provoca nello spettatore le medesime sensazioni che questo proverebbe se fosse fisicamente presente allo spettacolo, sensazio¬ ni rafforzate anche nei più minuti particolari della scena o dell'avvenimento fissati dalla macchina da presa a distanza ravvicinata e che pertanto esso deve essere assimilato agli effetti penali a vero e proprio spettacolo, non importa se si tratti di una corrida o di scene pornografiche in quanto spettacoli ambedue proibiti dalla legge ». «Nel caso poi — continua la denuncia — di spettacoli teletrasmessi, il reato è ancor più grave, a causa dello stragrande pubblico di spettatori interessati, tra i quali sono da comprendere tutti coloro che non si sarebbero mai recati ad assistere di persona a uno spettacolo del genere ». A conclusione della denuncia viene chiesto « il sequestro del documentario incriminato anche sotto l'aspetto del pregiudizio che esso, con l'esaltazione della più sanguinaria brutalità, rappresenta per l'opera svolta dall'Ente protezione animali per il miglioramento dei costumi nel settore di propria competenza ». Il primo pretore di Venezia, ricevuta la denuncia, la ha trasmessa per competenza territoriale alla magistratura romana.
Persone citate: Arata, Carelli, Giulio Silvan, Giuseppe Lisi, Valencia
Luoghi citati: Venezia
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