Contro la Ferrari e la Maserati si profila la minaccia inglese

Contro la Ferrari e la Maserati si profila la minaccia inglese Ieri Moss con la Vanwall ha sepalo il miglior tempo nelle prove a Monaco Contro la Ferrari e la Maserati si profila la minaccia inglese (Nostro servizio particolare) Monaco, 16 maggio. Con il Gran Premio di Monaco che si disputerà domenica sul caratteristico circuito cittadino del piccolo Principato, continua la stagione di corse automobilistiche. Il momento non è certo psicologicamente favorevole a questo rischiosissimo sport, verso il quale l'opinione pubblica — né potrebbe essere altrimenti — si dimostra in questi giorni particolarmente ostile. D'altra parte non è possibile condannare indiscriminatamente un'attività che, è doveroso dirlo, non presenta soltanto aspetti negativi o particolaristici. Il circuito di Montecarlo, pur non essendo affatto l'ideale (è in certi tratti piuttosto stretto, si snoda fiancheggiato da marciapiedi rialzati e per oltre un terzo sul margine del piccolo porto), tuttavia I pericoli per i corridori sono limitati dalla relativamente bassa velocità consentita dalle sinuosità della strada. Gli spettatori assistono per lo più dall'alto, dagli spalti, dalle finestre delle case e degli alberghi, con piena sicurezza. In questo singolare teatro di gara, si avrà uno dei più interessanti confronti agonistici degli ultimi anni, poiché nell'eterno duello tra le macchine italiane della Ferrari e della Maserati si insinua adesso la minaccia della inglese . Vanwall, minaccia che l'anno scorso era rimasta allo stato latente, ma che adesso sembra potersi tradurre in realtà, dopo le migliorie apportate alla macchina e l'assunzione di un pilota della classe di Moss. Nelle prime prove ufficiali, ieri mattina, il pilota inglese ha intanto realizzato il miglior tempo sul giro, sia pure seguito a un soffio dalla Maserati di Fangio. L'unica incognita della Vanwall è rappresentata dalla sua resistenza, su un circuito che costituisce un autentico tormento per i mezzi meccanici. Oltre alla Vanwall, che ha in Brooks la sua seconda guida, anche altre macchine britanniche sono presenti nel Gran Premio di Monaco: le Connaught, le Cooper e le BRM. Delle due squadre italiane si direbbe particolarmente attrezzata la Ferrari, che ha a disposizione piloti del calibro dì Collins, Musso, Hawthorn, Von Trirps e Trintignant. Alle 8 cilindri modenesi sono inoltre state apportate importanti modifiche che dovrebbero averne aumentato il già ottimo rendimento complessivo. Anche se capitanata dal grande Manuel Fangio, maggiori sono le difficoltà della Maserati, che — oltre a Moss, passato forse definitivamente alla Vanwall per le prove di formula 1 — deve rinunciare a Behra, infortunatosi in allenamento per la Mille Miglia. La formazione è così completata da Schell, Menditeguy, Herrmann o Scarlatti. La sei cilindri Maserati è peraltro una sicurezza (l'eventuale esordio della nuova 12 cil. è condizionata alle incognite sulla sua tenuta alla distanza): nessun dubbio che il campione del mondo rimane ancora l'uomo di maggiori risorse, anche se sarebbe azzardato accordargli il favore di un pronostico senza riserve. Il Gran Premio di Monaco - che è la seconda prova di campionato mondiale condut- tori — si correrà su 105 giri del circuito (3.145 metri), per complessivi chilometri 330,225. Probabile il miglioramento della media-record detenuta da Trintignant su Ferrari (105,914 orari); possibile quello del tempo sul giro, stabilito due annf-or sono da Fanglo su Mercedes in l'42"4, corrispondenti a 110,568 km. ora. Negli allenamenti mattutini della prima giornata, aesente l'equipe Ferrari che inizierà a provare domani, la graduatoria dei tempi dei migliori è stata: Moss (Vanwall) in l'44"4; Fanglo (Maserati) l'44"5; Brooks (Vanwall) l'46"; Menditeguy (Maserati) l'49"5; Schell'(Maserati) l'50"l; Lewis (Connaught) l'51"l; Bueb (Connaught) VB1" 5; Flockart (BRM) l'53"l 1 e Salvadori (BRM) l'53"3. b.

Luoghi citati: Monaco, Montecarlo