Come s'è diffusa in città la notizia della visita del principe Vittorio

Come s'è diffusa in città la notizia della visita del principe Vittorio JF"jra prwntlentl ssax&exMtitm e indirette cosa.Mer*me Come s'è diffusa in città la notizia della visita del principe Vittorio II figlio dell'ex-re sarebbe giunto in Italia lunedì dal valico del Moncenisio - Era in auto con il marchese Montezemolo • A pranzo in un circolo di piazza San Carlo - Una fotografia in via Po - Il Rettore nega che sia stato all'Università - Dichiarazioni del Questore Un'agenzia di informazioni diramava mercoledì sera una breve nota riguardante Vittorio Emanuele di Savoia, « conte di Sane », il figlio ventenne dell'ex-re Umberto. Secondo insistenti voci — affermava la agenzia — il giovane, che risiede abitualmente a Merllnge in Svizzera, sarebbe giunto lunedì a Torino in strettissimo incognito e ne sarebbe ripartito il giorno successivo. La agenzia concludeva però dichiarando che le « voci » non avevano avuto' conferme attendibili. Ieri, Stampa Sera tornava sull'argomento riportando i risultati di una rapida inchiesta svolta negli ambienti monarchici. Il figlio dell'ex-re d'Italia avrebbe effettivamente sostato due giorni, nella nostra città, incontrandosi con gli esponenti di alcune famiglie legate a Casa Savoia. Secondo le Indiscrezioni trapelate dalla cerchia limitatissima di persone al corrente dell'inattesa visita del principe, quest'ultimo sarebbe entrato in Italia nella mattinata di lunedì scor¬ so. In macchina — e accom i a e a e o a n a a a i e o a a a ¬ e a s t . i i .ti f.' i ' u a ai iièi oeo i fila f- a di at e n à pag iato dal marchese Renato Corderò di Montezemolo, consigliere di Casa Savoia — 11 giovane avrebbe varcato 11 confine del Moncenisio, dirigendosi direttamente a Torino, alla cui Università si è iscritto all'inizio dell'anno scolastico, come «matricola » della Facoltà di giurisprudenza. Vittorio di Sarre avrebbe anche partecipato ad una colazione, martedì a mezzogiorno, nel Circolo « Whist-Filarmonica » di piazza San Carlo, e pernottato in casa del marchese di Montezemolo, in via Bertela 9. Come ricordo di questa sua fugace sosta nella nostra città, il giovane principe si sarebbe fatto fotografare da un amico, che appartiene all'aristocrazia piemontese, in via Po, sullo sfondo del palazzo dell'Università. Mercoledì mattina (o martedì pomeriggio, poiché le « voci » sono parecchie e non tutte collimano) il principe sarebbe ripartito per la Svizzera, sempre in compagnia del marchese di Montezemolo. La notizia del soggiorno di Vittorio Savoia a Torino ha suscitato sorpresa specie negli ambienti monarchici. Smentite e conferme indirette si sono subito accavallate, rendendo difficile trarne una conclusione sicura. Alcuni di coloro che davano credito alla notizia; aggiungevano che era probabile che egli fosse venuto a Torino per mettersi in regola con i corsi unir versitari. La sua iscrizione alla i Facoltà di giurisprudenza, è va' lida, ma risulterà praticamente inutile se egli non potrà ottenere le « firme di frequenza >, ind spensabili per sostenere gli esami (a parte il fatto che in base elle leggi non potrebbe neppure venire in Italia per dare gli esami). Si accennava, quindi,- ad un incontro tra il principe e il Rettore dell'Ateneo. Il prof. Allara, da noi Interpellato, ha dichiarato categoricamente di non aver visto Viltorio di Sarre. Anche il conte Vittorio Prunas-Tola, vicesegretario nazionale dell'Unione Monarchica Italiana (movimento apartitico, che lotta per la restaurazione della dinastia Sabauda al di fuori e al disopra del due partiti monarchici) e che ha sempre mantenuto stretti contatti di amicizia' eòn-ea&a 'Savoia, si è dettò all'oscuro del viaggio del figlio di Umberto ,,ir. « AlVU.M.l. ed ai suoi .esponenti,.,—ì- ci ha dichiarato —, nulla risulta in merito ttl l'asserita visita di Vittorio di Sarra a Torino. Se 1*. notizia fosse vera, si potrebbe frapporre che — superando con Uhiminato giudizio il contrasto fra la disposizione XIII delle "Norme transitorie e finali" della Costituzione (che vieta l'ingresso e il soggiorno nel territorio nazionale agli ex-re di casa Savoia, allo loro con sorti' e ai loro discendenti maschi) e l'art. 16 della Costituzione stessa (che sancisce invece la liberta, per ogni citta dino, di circolare e soggiorna re in qualsiasi parte del ferri torio nazionale, salvo le limita- iiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii<iii)iitiitiiim aloni cTie la legge stabilisce iti via generale per motivi di sanità o di sicurezza; precisando che nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche) — sia stata offerta non al principe Vittorio Emanuele di Savoia, ma allo studente Vittorio di Sarre la possibilità, quale cittadino italiano, di adempiere a quei doveri di studio che riguardano qualsiasi cittadino, qualunque sia il suo grado sociale >. Il massimo riserbo hanno dimostrato anche i duchi di Pistoia e di Bergamo, cugini dell'ex-re Umberto e che risiedono in un albergo del centro. Filiberto di Savoia ci ha detto: « Domenica ero ad Este, per rappresentare l'ex-sovrano alle onoranze alla beata Beatrice d'Este, figlia di Sofia di Savoia. Lunedì mi trovavo a Milano, sono rientrato a Torino solo martedì sera. Non sono perciò al corrente del presunto viaggio del giovane conte di Sarre, ed escludo di averlo visto in città >. Invece 11 fratello, Adalberto di Savoia, ha cortesemente declinato la nostra richiesta di un colloquio, incari- i o ò i a i a o : r e e o o o i o, - cando 11 duca di Pistoia di riferirci il suo pensiero: non sapeva nulla della sosta torinese del congiunto. Dal canto suo il questore, dott. Chiriaco, ha dichiarato: < L'inchiesta da noi .svolta fin dal diffondersi delle prime "voci" sulla presenza del figlio dell'ex-re, non ha dato risultati concreti. Non abbiamo ricevuto smentite assolute, ma neppure conferme. Posso escludere, comunque, che il giovane principe sia giunto a Torino per via aerea. Dai posti di polizia d> frontiera, mi hanno comunicato che non risulta sta transitato il conte Vittorio di Sarre. Con questo, non si può escludere che il giovane sia entrato in Italia da quei valichi, specie se munito di pastaporto diplomatico belga ». Contro i dubbi sul soggiorno torinese del figlio dell'ex-re, contrastano alcuni particolari —■ provenienti da fonti degne di fede —, che confermerebbero invece l'episodio. Il personale del < Circolo del Whist >, interpellato da qualche membro dell'aristocrazia sulla veridicità delle notizie apparse ieri su Stampa Sera, ci risulta le abbia giudicate Inoppugnabili. Il conte di Sarre, col marchese di Montezemolo e qualche altro intimo, avrebbe pranzato al circolo martedì a mezzogiorno. Un'ultima voce, riguardava una visita di Vittorio Emanuele alila basilica di Superga, dove sono le tombe dei Savoia. II Prefetto della basilica, mons. José Cottino, non ha confer¬ mato la notizia, pur senza smentirla. lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllB