Le abitudini della maestra non erano un segreto a Alede di Giovanni Trovati

Le abitudini della maestra non erano un segreto a Alede In carcere madre e figlia accusate dei gravi reati in scuola Le abitudini della maestra non erano un segreto a Mede Perché allora - si chiedono i genitori degli alunni - le è stato affidato l'incarico di supplente? - In corso due severe inchi iste (Nostro servizio particolare) Mede Lomellina, 10 maggio. Soltanto se si ricorre alla psicopatologia è possibile spiegare i gravi episodi di immoralità che una insegnante e la figlia hanno commesso nella scuola di Tortorolo, piccolo borgo a due chilometri da Mede Lomellina. Le due donne sono di Mede. La madre, Pasqualina Chiesa in Mai, di 58 anni, gestisce la ricevitoria del Totocalcio. E' maestra elementare non di ruolo e, quando manca la titolare di qualche classe, è chiamata a supplire, La figlia Adele ha 23 anni, una biondina di media statura. So no legate l'una all'altra da un affetto morboso. Per la madre, Adele era c la mia bambina >. La chiamava sempre così. La giovane manteneva una condotta che in paese qualificavano come molto libera. E tutti vedevano che la madre* la a e compagnava ai luoghi di appuntamento e che tornava a riprenderla dopo un'ora o due Queste le due donne. Il sette gennaio scorso Pasqualina Chiesa Mai fu mandata come supplente nella scuola di Tortorolo. L'edificio è bello e nuovo, fuori dell'abitato, dietro 11 castello. Gli scolari sono soltanto otto (quattro maschietti e quattro bambine) e sono raggruppati in una sola aula dove un'unica insegnante svolge i programmi dalla prima alla quinta. La titolare Adele Laurenti in Bazzani, di 27 anni, aveva chiesto congedo per motivi di salute. Riprese le lezio ni dopo tre mesi, l'8 dì aprile, Domandò agli scolari che cosa avevano fatto con la supplente, a qual punto erano del prò gramma. Si accorse che erano molto reticenti. Dopo qualche giorno però tornarono alla antica confidenza e dissero, un po' alla volta, incoraggiandosi a vicenda per vincere l'innato senso dì pudore, quel che era avvenuto in quei tre mesi. <Signora maestra, giocavamo quasi sempre al raddoppio », « Che cos'è? ». < Sette più sette fa quattordici, dieci più dieci fa venti La supplente ci diceva di fare il doppio dell'età, così noi po tevamo immaginarci già giovanotti e signorine. E ci insegnava a fare come gli adulti ». Raccontarono che la maestra Chiesa Mai disegnava particolari anatomici alla lavagna e si dilungava in spiegazioni dettagliate. Si serviva di sua figlia come modella. Faceva scrivere dai maschietti alle bambine frasi che la decenza consiglia di indicare con il termine di galanti. Alcuni biglietti sono stati sequestrati Corredava 1 chiarimenti cóli fotografie. Anche queste sono state Adele Mai, figlia della maestra sequestrate. E, peggio ancora, se così si può dire, compiva atti innominabili direttamente sui bimbi. Pare che la figlia si limitasse ad assistere. Perché gli scolari non parlassero, minacciava di non lasciarli più uscire di scuola. I bimbi tacevano: per paura i più piccoli, per vergogna i più alti. Quando la signora Laurenti Bazzani ebbe udite, sbalordita, queste cose, con molto tatto invitò gli scolari a riferire ai genitori. Lei stessa chiese consiglio al parroco. I genitori scrissero al direttore del circolo didattico, che risiede in Mede, ed il direttore informò l'ispettore della circoscrizione che ha sede in Mortara. Il primo provvedimento fu di sospendere la Chiesa Mai che nel frattempo aveva ricevuto un nuovo incarico di supplenza nella frazione di Abbazia. Fu presentata denuncia ai carabinieri. Questi condussero accurate indagini e, convinti che gli scolari avevano detto il vero, dichiararono in arresto madre e figlia. Le due don ne ieri sono state condotte nelle carceri di Vigevano e messe a disposizione del Procuratore della Repubblica. Risulta che hanno negato ogni 'colpa. Non è forse il caso di parlare di criminalità, bensì d morbosità. I fatti, illuminati dalle deposizioni e confermati dai biglietti sequestrati e dalle fotografie, rientrano nel campo delle «aberrazioni dell'istinto sessuale ». Di solito aberrazioni così forti sono accompagnate da deficienze dei freni inibitori che fanno dei soggetti persone non responsabili penalmente. Però una domanda viene a porsi: perché una donna dalla condotta non raccomandabile può essere incaricata di insegnare in una scuola? Se si fosse in una città potrebbe soccorrere la scusa che le autorità scolastiche possono anche non conoscere tutte le candì date che presentano richiesta di supplenza. Ma Mede è up paese di settemila abitanti dove tutti si conoscono. Le supplenti vengono nominate in base ad una graduatoria di punteggio. La Chiesa Mai, essendo anziana, aveva molti punti di servizio e quindi era preferita alle altre che la seguivano nell'elenco. Per es sere nominate titolari di classe, dopo aver vinto un concorso, si richiede il certificato di buona condotta. Perché non lo debbono presentare le supplenti? E poi è necessario un certificato in casi dì cosi conclamata notorietà, come tutti affermano a Mede? Abbiamo visto i bambini di Tortorolo. Abbiamo parlato con una ragazzina di 10 anni che fa la quarta. Dicono che i bimbi facilmente dimenticano le cattive impressioni. Purtroppo non è sempre vero. Certi ricordi si conservano fissi nella memoria e tornano negli anni a turbare gli animi. Giovanni Trovati

Persone citate: Adele Laurenti, Adele Mai, Bazzani, Laurenti Bazzani, Pasqualina Chiesa

Luoghi citati: Mede, Vigevano