Fuorilegge ferito in una sparatoria si trafigge il ventre a coltellate

Fuorilegge ferito in una sparatoria si trafigge il ventre a coltellate Fuorilegge ferito in una sparatoria si trafigge il ventre a coltellate E' mono nonostante i carabinieri che lo colpirono gli avessero donato il loro sangue - Con un altro bandito sardo aveva ucciso un pastore al cespuglio dove i buoi. Dopo due e o no g eati ati so a le nni ti di gli il cio n, sire in so ami » nti er ei MIIiMIMIMIMIIIllMElllllllllIMMIIMIIIIMItMIltMlItlil Cagliari, 9 maggio. E' morto stamane nell'ospedale civile di Nuoro il fuorilegge Giuseppe Pintus di vent'anni, ferito ieri notte da una pattuglia di carabinieri nelle campagne di Ottana presso Nuoro, durante un lungo conflitto a fuoco. A nulla è valsa la trasfusione di sangue cui si erano prestati gli stessi carabinieri che l'avevano ferito. Ben sei proiettili nel corso dell'accanita sparatoria avevano raggiunto il Pintus alla coscia, al petto e alla gola. Di più il giovane si era vibrato colpi di coltello al ventre per non essere catturato vivo. Il conflitto a fuoco di ieri notte ha la sua origine nella uccisione del pastorello diciassettenne Giovanni Soro,.. avvenuta nelle prime ore di lunedì sul confine tra Ottana e Sedile. E poiché il giorno prima un contadino della zona aveva denunciato la scomparsa di due buoi, i carabinieri, collegando il furto all'omicidio, seguirono alcune orme di bovini e riuscirono a scovare nel centro di una zona cespugliosa a' quattrocento metri dall'ovile di Giovanni Soro, i due animali legati e nascosti. I militi decisero allora di appostarsi dentro una capan- al cespuglio dove i buoi. Dopo due na vicina sostavano giorni di vana attesa, comprendendo di essere spiati, finsero di allontanarsi in jeep, ma percorsi pochi chilometri, scesero dalla macchina e tornarono sul posto a piedi attraverso una scorciatoia e si appostarono nuovamente nella capanna. I fuorilegge abboccarono all'amo. E poco prima della mezzanotte si mossero verso il cespuglio dove stavano legati I buoi. Certo non s'aspettavano l'intimazione di fermo dei carabinieri. Colti di sorpresa, reagirono, sparando alcuni colpi d'arma da fuoco contro la pattuglia. Alle fucilate risposero due raffiche di mitra. Uno dei due fuorilegge vacillò, ma ebbe ancora l'energia di lanciare una bomba a mano, fortunatamente rimasta inesplosa, e poi di darsi alla fuga. Il secondo cadde gravemente ferito; aveva con sé un moschetto di fabbricazione francese, con quattro caricatori e due bombe a mano. Era il ventenne Giuseppe Pintus. Trasportato velocemente all'ospedale civile di Nuoro, è stato sottoposto ad intervento chirurgico e alle trasfusioni di cui si è detto, ma è spirato dopo alcune ore di agonia senza avere ripreso conoscenza. Il Pintus si era dato alla macchia due mesi or sono perché imputato di rapina. Un suo fratello, Mario, è attualmente in carcere dove sta scontando una condanna a 10 anni di reclusione per tentato omicidio. O N AC Travolto da una motocicletta un professore del Sommeiller Il prof. Luigi Gatti di anni 68 abitante in via Massena 13 bis, mentre alle 12,15 di ieri attraversava corso Duca degli Abruzzi davanti all'Istituto Sommeiller dal quale era appena uscito dopo aver tenuto lezione, veniva investito da una motocicletta che era guidata da Alfio Romanno di 25 anni abitante in via S. Agostino 8 e che portava sul sodile posteriore Giorgio Valentin!, di 22 anni abitante in via Cavour 24. I motociclisti finivano a terra qualche metro oltre l'investito. Con macchine di passaggio tutti e tre venivano accompagnati al Mauriziano: il prof. Gatti veniva accolto In osservazione per trauma cranico e lesioni varie; il Romanno e il Valentini veniva medicati e giudicati rispettivamente guaribili in 10 giorni e 6 giorni; — Armando Stringnelto di 26 anni, abitante in corso Kossuth 56, transitava in bicicletta ieri pomeriggio alle 15,30, per via Vanchiglia diretto verso corso S. Maurizio. All'altezza di via S. Giulia veniva urtato di striscio da un tram della linea 3 che procedeva nella stessa direzione. Lo Strin ghetto veniva gettato a terra dove rimaneva incapace a muoversi. Ve niva soccorso e trasportato al Maria Adelaide; i medici gli riscon travano la frattura del femore si nisiro e lo giudicavano guaribile in 80 giorni. Il conducente del tram che lo ha urlato non ha fermato la vettura non essendosi accorto dell'incidente. Ripartono Grace e ansiosi di rivedere la figlia Montecatini, 9 maggio. Domani mattina verso le ore 10 Grace Kelly e Ranieri III di Monaco lascieranno Montecatini Terme per puntare direttamente su Montecarlo. La principessa ha espresso infatti il desiderio di rivedere al più presto la piccola Carolina. Nel pomeriggio di oggi Grace e Ranieri si sono recati a Firenze per continuare la visita turistica della città. Al ritorno la loro vettura è stata fatta dirottare al castello di Monsummano per strade secondarie, in quanto circa mez zo chilometro più oltre un mortale incidente automobilistico aveva provocato l'interruzione del traffico sull'auto strada Firenze-Mare. Due morti in uno scontro sull'autostrada Firenze-mare Montecatini, 9 maggio. Due persone hanno perduto la vita in un gravissimo incidente stradale avvenuto verso le 17 di oggi sull'autostrada Firenze - Mare ad un paio di chilometri da Montecatini Terme. Una Fiat 1100, targata MI 319483 proveniente da Lucca e dirètta a forte velocità verso Firenze, sotto un cavalcavia è andata a cozzare con estrema violenza contro un grosso autocarro targato Ravenna 28725 che pure a velocità sostenuta stava sopraggiungendo dalla direzione opposta. Nel tremendo urto, che sembra doversi attribuire ad uno sbandamento, I due passeggeri dell'auto, il giovane Angelo Banfi di 20 anni da Rescaldino, in provincia di Milano, che si trovava al volante, e l'ing. Rodolfo Hauff di 57 anni residente a Legnano in via Mazzini 19, di nazionalità tedesca, sono rimasti uccisi sul colpo. La vettura si è sfasciata completamente imprigionando nel suoi rottami 1 cadaveri dei due, dopo aver compiuto un mezzo giro su se stessa. In seguito all'incidente il traffico sull'autostrada è rimasto interrotto per circa due ore. Deputato comunista assalito da profughi magiari a Savona Voleva convincere un giovane ungherese a rientrare in patria Savona, 9 maggio. Un angoscioso quarto d'ora ha passato oggi pomeriggio il deputato comunista on. Pacifico Calandrone, segretario della locale Camera del Lavoro, nel campo profughi ungheresi di Villa Zanelli. Per toglierlo dall'impaccio è dovuto intervenire il presidente della Croce Rossa, da cui dipende il campo, che con l'aiuto di alcuni mìliti e degli agenti di servizio, l'ha caricato su una ambulanza, prelevandolo dall'ufficio della direzione del campo, ove si era barricato. Stando alle notizie raccolte, il Calandrone da alcuni giorni cercava di convincere il giovane profugo Janos Juracich di 16 anni, a rinunciare ad emigrare nel Canada per tornare in Ungheria, ove lo attenderebbero il padre e la madre. Oggi pomeriggio l'on. Calandrone si sarebbe recato al campo per fare ulteriore opera di convincimento presso il giovane, ma al suo ingresso nella villa sarebbe stato accolto da rìschi e da manifestazioni ostili, tanto che aveva dovuto rinchiudersi nell'ufficio della direzione. GIULIO DE BENEDETTI DIRETTORE RESPONSABILE La Siderurgica Commerciale Italiana S. p. A. partecipa al lutto per la perdita dell'Industriale Siderurgico Nelusco Di Puccio La S.A.S. « Grioni » prende viva parte al dolore delle famiglie Di Puccio e Delle Sedie.