Siamone si apre a Milano un congresso di psichiatria di Angelo Viziano

Siamone si apre a Milano un congresso di psichiatria Siamone si apre a Milano un congresso di psichiatria Le disfunzioni mentali provocate da sostanze tossiche I progressi della cerebro-biochimica (Dal no.stro inviato speciale) Milano, 8 maggio. Stiamo per avere finalmente la prova che la pazzia dipende da una sostanza chimica, che agisce indisturbata nel cervello? Addirittura si può ardire credere che il pensiero stesso sgorghi da processi biochimici cerebrali? Questi gli interrogativi strabilianti, cui la scienza sta cercando di rispondere, dopo d'aver ammassato ormai un ricco bottino di acquisizioni intorno alla fucina più elevata della condotta umana. La ricerca anatomica, con le finissime indagini sull'architettura del cervello, con l'esame microscopico delle sue più tenui e recondite strutture, con il confronto di miriadi di fettine di tale organo prelevate dai cervelli di uomini appena scomparsi di grande talento e da gente comune o tarata, aveva dato qualche affascinante risultato; ma tutto era rimasto insufficiente per comprendere i meccanismi del pensiero e la deviazione di esso dal normale La ricerca di anomalie in vita, mediante le più accurate indagini sulla circolazione cerebrale, sorpresa attraverso la arteriografla, d'altro canto, non poteva mettere in evidenza che anomalie o lesioni piuttosto grossolane, utili a repertarsi per spiegare tante situazioni nervose patologiche, ma non sufficienti per dimostrarci la causa di tanti stati psicosìc: che d'altrorde, non implicano obbligatoriamente l'esistenza di quelle anormalità anatomiche per manifestarsi. Neppure il rigoglioso attuale fiorire dell'elettroencefalografia è riuscito allo scopo, per quanto già grande sia la possibilità fornitaci di avvistare stati dì incombente epilessia e precisarne l'impalpabile focolaio, sulla base di speciali anomalie insorgenti nei tracciato delle consuete onde elettriche cerebrali, s rizzanti dall'attività stessa del cervello con la variazione dei suoi potenziali. Occorreva ben di più; necessitava, cioè, indagare sulla eventuale responsabilità di disquilibri nei processi biochimici a livello cerebrale, quanto dire nei meccanismi che regolano il ricambio di tale nobile tessuto. Ed ecco pertanto sorgere una nuova scienza, la ccerebro-biochimica »; la quale ha avuto presto la ventura di imbattersi in sostanze che interferendo proprio sul chimismo cerebrale, inducono sconvolgimenti psichici sino a riprodur¬ re, talune, persino il quadro clinico di quella malattia mentale che dissocia la personalità, la schizofrenia. Scienza nuova si, pia che affonda le radici nel secolo passato, , allorquando Kraepelin, puntando sulle primitive esperienze di psicosi artificiali provocate da varie droghe, impostava, senza peraltro risolverlo pienamente, il problema della specificità o meno del quadro psichico artificialmente indotto da una determinata sostanza. Parve lì per lì che nessuna agisse se non come rivelatrice di uno stato psicopatico latente, precostituito. Ma ciò avveniva a dosi minime, mentre con dosi più elevate in tutti poteva essere determinato uno stato delirante. Si è poi visto che a dosi intermedie forse ciascuna droga rivelava la sua influenza specifica circa il tipo di manifestazioni mentali. La recente scoperte di un derivato (dietilamide) dell'acido lisergico — un elemento chimico che se ne sta ir un fungo parassita della aega'e cornuta — ha dimostrato che almeno questo è capace di riprodurre transitoriamente il quadro della disgregazione della personalità, caratteristico, come si è detto, degli schizofrenici, agendo verisimilmente in modo diretto sul cervello, dato che ne bastano dosi estremamente piccole. Ne verrebbe da arguire che anche a suscitare certe psicosi spontanee siano particolari sostanze tossiche, formantisi nell'organismo, agenti a livello delle cellule cerebrali; tanto più che moderni farmaci, quali clorpromazina e reserpina, sono capaci di sedare le manifestazioni ansiose, le allucinazioni di tali psicosi, allo stesso modo che frenano quelle artificiali da acido lisergico, ecc. Senonché una recentissima scoperta porterebbe ora al centro di tutto il trambusto l'intervento di un particolare mediatore chimico, la serotonina. Alla sua eventuale esuberanza o mancanza sono attribuibili precisamente certi squilibri biochimici cerebrali. La serotonina, oltreché essere specialmente presente nelle piastrine del sangue e nella mucosa intestinale (ove l'italiano Erspaner fu il primo a scoprirla chiamandola enteramina), ma forse con diverso significato fisiologico, come oggi afferma lo stesso Erspaner, abbonda, difatti, nel cervello ed è particolarmente concentrata in quella zona dei centri ipotalamici, che tanta parte giocano nel nostro tono emotivo, e sui quali agiscono proprio sia gli eccitamenti dei derivati dell'acido lisergico, sia l'azione frenatrice della clo'rproma Zina e della reserpina. Naturalmente, dunque, la serotonina sarà in prima linea sul tappeto delle discussioni ad alto livello scientifico del « Symposium internazionale sui farmaci psicotropi », che stamani si inaugura a Milano, al Museo della scienza e della tecnica, e terrà sedute a tutto sabato, trattando la biochimica cerebrale, 1 fondamenti elettrofisiologici delle funzioni cerebrali normali e patologiche, nonché gli aspetti farmacologici delle sostanze attive sul sistema nervoso centrale, e le esperienze cliniche. Ne illustreremo le conclusioni, che si profilano sin d'ora assai interessanti. Angelo Viziano

Persone citate: Kraepelin

Luoghi citati: Milano