I colloqui al Quirinale di Piccioni, Togliatti e Colitto

I colloqui al Quirinale di Piccioni, Togliatti e Colitto I colloqui al Quirinale di Piccioni, Togliatti e Colitto Roma, 8 maggio. < Questa è una crisi che. si presenta non semplice, non facile e piuttosto laboriosa », così ha.dichiarato ai giornalisti l'on. Piccioni che, Insieme con il 'sen. Ceschì, era stato trattenuto un'ora e un quarto dal Presidente della Repubblica che ha oggi ripreso le consultazioni al Quirinale per risolvere la crisi di governo. La giornata odierna, assai faticosa per Gronchi, che ha dovuto partecipare ad altre cerimonie, è stata dedicata ai presidenti dei gruppi parlamentari. L'incontro tra 11 Presidente e i rappresentanti democristiani è stato il più lungo finora avvenuto in questa e nelle precedenti consultazioni. Minor tempo è stato dedicato ai colloqui con i due esponenti dei gruppi comunisti, Togliatti e Scoccimarro' e, nel tardo pomeriggio, al senatore Mole per gli indipendenti di sinistra del Senato, al senatore ZanottiBianco che rappresenta i liberali, i socialdemocratici e i repubblicani di Palazzo Madama, e ai missini Franza e Roberti. Togliatti, all'uscita .dallo studio presidenziale, si è soffermato volentieri dinanzi ai giornalisti ed agli apparecchi televisivi. Aveva con sé delle cartelline che ha letto diligentemente. In esse era contenuto un vero e proprio programma di governo. Ha affermato che le masse lavoratrici debbono partecipare alla direzione del Paese e ciò comporta — secando Togliatti — la formazione di uh governo che, partendo dai liberali,' si appoggi alle sinistre liquidando i liberali stessi e tutta la destra II PCI è contrarlo al governo di affari o monocolore; vuole un governo capace di far bandire gli esperimenti atomici, che sia amico dei popoli arabi, che restauri le liber tà sindacali, che debelli la disoc cupazione, che conceda la giusta causa per 1 contratti agrari ecc. Avendo Togliatti toccato ogni argomento ai politica estera e interna, a Scoccimarro è restato poco o nulla dà dire e infatti si è limitato a pronosticare una crisi lunga. , Un altro esponente di sinistra, il sen. Mole, è uscito anche lui da quello che è pertinente alla crisi per invocare, con rotonda parola meridionale, un governo che eviti alla «nostra generazione e ai nostri figli una guerra che avrebbe esito disastroso». Il liberale Colitto si è, invece, augurato che l'< amore che ciascuno di noi porta al Paese possa consigliare una rapida e soddisfacente soluzione della crisi ». Di Zanotti-Bianeo non abbiamo colto che un lieve scuotere delle sue bianche chiome e una sommessa constatazione: <Non rappresento più nulla: i repubblicani si erano già distaccati dal gruppo e ora anche i socialdemocratici ». Era un'affermazione lievemente polemica perché in effetti il gruppo dei < mici » tuttora esiste ai Senato. Il missino Franza si è richiamato alle « formule nuove » più volte indicate dal MSI: < Se saremo ascoltati, la crisi sarà presto risolta». L'altro neofascista, Roberti, si è detto anch'egli per « soluzioni completamente nuove » o per una formula tecnica: < In tal caso — ha affermato — bisognerebbe trovare al di fuori dei partiti la persona che dovrebbe realizzare questo nuovo governo». Da stasera le consultazioni sono interrotte e riprenderanno lunedì. Tra le personalità che Gronchi deve ancora consultare sono 1 socialisti Nenni e Lussu, il socialdemocratico Simonini, 11 repubblicano Macrelli, i monarchici Covelli e. Chiarolanza per il PNM e PMP. Indi, se non muteranno i programmi e i propositi, le consultazioni saranno coronate dagli ex-presidenti De Nicola e Einaudi.' d. m.

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