Corrispondenza e telegrammi bloccati per quattro giorni

Corrispondenza e telegrammi bloccati per quattro giorni Postini in sciopero tino a giovedì Corrispondenza e telegrammi bloccati per quattro giorni Nella provincia vi sono 3200 postelegrafonici - Le loro richieste • Gli stipendi attuali : portalettere da 31.300 a 43 mila; impiegati di amministrazione da 31 mila a un massimo di 60 mila (più un premio variante da 5 a 9 mila lire) I postelegrafonici delle tre organizzazioni sindacali (CISL, UIL e CGIL) hanno proclamato un nuovo più grave sciopero dopo quello di due giorni effettuato l'I e 11 2 marzo. Questa volta la sospensione del servizio avrà la durata di tre giorni: lunedi, martedì e mercoledì. Tenendo conto che oggi è domenica, in pratica la cittadinanza rimarrà senza posta per quattro giornate consecutive. Alla ripresa del lavoro lo smistamento e la distribuzione della corrispondenza impiegheranno poi almeno due settimane a tornare normali. Durante le quattro giornate di sciopero si accumuleranno infatti negli uffici di via Nizza e nei magazzini delle diverse stazioni ferroviarie tonnellate di lettere, stampe e pacchi che richiederanno poi molto tempo per essere smistate. Lo sciopero del postelegrafonici provocherà anche la sospensione del servizio telegrafico e la chiusura di tutti gli uffici centrali e periferici con conseguenti impossibilità di spedire o ricevere vaglia e pacchi. La chiusura degli uffici postali provocherà anche ritardi nel pagamento delle pensioni di guerra mentre non inciderà invece sulle pensioni della Previdenza Sociale che vengono corrisposte normalmente dalla metà del mese in avanti. Le pensioni di guerra sono invece pagate dall'I al 6 del mese. In città sono già state versate quasi tutte e mancano solo i ritardatari. In provincia invece la quasi totalità risulta an cora da pagare e questi pensionati per percepire le somme loro spettanti dovranno probabilmente attendere la ripresa del lavoro. I motivi dello sciopero sono identici a quelli che hanno provocato la precedente agitazione. I postelegrafonici sono 115 mila in tutta Italia e 3200 in Torino e Provincia. I tre sindacati chiedono per la categoria miglioramenti di carattere economico e normativo. Tra il personale di 3* categoria il fattorino all'inizio della carriera percepisce 31.300 lire mensili più 5 mila lire di pre mio di produzione (ancora da approvare ma già corrisposto in base ad anticipi) ; il 1° commesso, scapolo e senza carichi di famiglia, ha uno stipendio dì 38.000 più 5500 d[ premio; il messaggero di 2* classe ha 39.000 più 6000 e il messaggero di 1* classe ha 41.000 più 7000 di premio. Se riferito a dipendenti sposati o con persone a carico tutte queste retribuzioni devono essere maggiorate degli assegni familiari. Per i lavoratori appartenenti alla 3" categoria i sindacati chiedono il passaggio dall'attuale carriera < ausiliaria > a quella «esecutiva > e la ridu- zione dell'orario da 8 a 7 ore giornaliere. SI afferma cioè che questo personale non deve essere paragonato ai fattorini dei ministeri ma agli impiegati della carriera « esecutiva » che svolgono mansioni di una certa responsabilità. Ciò comporterebbe un miglioramento economico immediato e maggiori possibilità d'avanzamento nella carriera. * Il personale di 2» categoria (impiegati che svolgono le loro mansioni negli uffici amministrativi o agli sportelli) ha stipendi che variano da un minimo di 31 mila a un massimo di 60 mila lire (più 11 premio che va da 6 a 9 mila lire e gli eventuali assegni familiari). Per questa categoria si chiede l'equiparazione al trattamento dei bancari. A sostegno della loro tesi i sindacati affermano che le responsabilità nel maneggio di danaro sono uguali, se non più complesse di quelle dei bancari che hanno stipendi da 70 a 90 mila lire mensili. Infine vi è la grande massa dei dipendenti addetti agli uffici postali in città ed in campagna ed 1 portalettere rurali. Su 115 mila postelegrafonici sono almeno 50 mila. Attualmente hanno un « organico » meno favorevole (sia sotto l'aspetto economico che normativo) di quello del personale che è nei ranghi del servizio postale. In genere vengono as sunti con 35 mila lire di stipendio più .5 mila lire di premio e non migliorano più la loro posizione. Per i titolari lo stipendio varia a seconda dell'importanza dell'ufficio postale: in media oscilla da 60 a 90 mila lire mensili. Nei paesi la retribuzione del titolare dell'ufficio è di 40-50 mila lire, La Camera del Lavoro ha indetto l'assemblea dei postele grafonici aderenti alla CGIL per stamane alle 10. La CISL ha organizzato una riunione dei propri iscritti alle 9,30 al cine Alexandre di via Sacchi n. 18.

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