Armi atomiche alla N.A.T.O. per la difesa del mondo libero di Massimo Conti

Armi atomiche alla N.A.T.O. per la difesa del mondo libero Concluse a Bonn le riunioni dell'Alleanza A Armi atomiche alla N.A.T.O. per la difesa del mondo libero Finché non sarà raggiunto un accordo per un disarmo controllato i quindici paesi dovranno disporre dei mezzi più moderni per scoraggiare ogni aggressione - Mosca invitata a rispettare l'impegno di unificare la Germania con libere elezioni Il ministro di Bonn, von Brentano, dichiara: faremo il possibile per frenare pericolosi impulsi dei tedeschi dell'Est (Dal nostro corrispondente) Bonn, 3 maggio. Tutti e quindici 1 paesi dell'Alleanza Atlantica dovranno essere armati con mezzi atomici. L'importante risoluzione che ha 11 valore di una decisa risposta al minacciosi moniti dell'Unione Sovietica contro il riarmo nucleare del paesi occidentali, è stata annunciata stasera dal Consìglio della NATO a conclusione dei suoi lavori. Beco il testo del comunicato: <Il Consiglio Nord-Atlantico ha tenuto la sua sessione ministeriale regolare a Bonn il £ e 3 maggio sotto la presidenza del signor Gaetano Martino, ministro degli Esteri italiano. I dibattiti sono stati diretti da Lord Ismay, segretario generale della organizzazione. «L'Alleanza Atlantica è e rimane un'alleanza difensiva. Essa è stata creata per proteggere contro ogni possibilità di aggressione le Nazioni che vi hanno aderito. Essa è riuscita a raggiungere questo scopo. Ma è certo che questo pericolo sussiste e che le Potenze atlantiche debbono dunque rimanere unite per poter continuare a difendersi». < II Consiglio ha constatato ohe dopo la sua ultima sessione, i dirigenti sovietici hanno intrapreso una campagna che pur sforzandosi di far dimenticare la repressione sovietica in Ungheria, ha per scopo di spingere Z'opimone pubblica nei diversi Paesi dell'alleanza ad opporsi alla modernizzazione delle loro forze militari, e di indebolire il principio della sicurezza collettiva fondata sulla N.A.T.O. «H Consiglio ha constatato ohe uno degli obbiettivi di tale campagna sarebbe quello di assicurare alle foize sovietiche il monopolio dell'armamento nucleare sul continente europeo. Tale situazione sarebbe evidentemente del tutto Inaccettabile. Il Consiglio ha notato con soddisfazione la fermezza delle risposte date a queste manovre sovietiche. «L'Alleanza atlantica deve essere in grado di rispondere con tutti 1 mezzi di cui può disporre a qualunque attacco sferrato contro di essa. E' 11 fatto che essa disporrà degli strumenti di difesa più moderni ohe le consentirà di scoraggiare ogni tentativo di sferrare un attacco contro di essa. c Nell'attesa della conclusione di un accordo accettabile sul disarmo, nessuna nazione può pretendere' di proibire all'alleanza il possesso delle armi moderne necessarie alla sua difesa. Tuttavia, se i timori manifestati dall'Unione Bovietica sono sinceri, essi possono essere agevolmente dissipati. E' sufficiente ch'essa accetti un accordo generale di disarmo che comporti efficaci misure di controllo e d'ispezione nel quadro delle proposte ripetutamente avanzate dagli occidentali, e che restano uno dei fondamenti della loro politica. <Nel quadro delle sue discussioni sui problemi della sicurezza, il Consiglio ha evocato il problema dell'equilibrio tra armi moderne e armi classiche. Il Consiglio attenderà i risultati degli studi iniziati a questo proposito dalle autorità militari della Alleanza, al fine di permettere agli Stati membri di prendere in comune le necessarie decisioni circa lo sviluppo e l'equilibrio delle diverse categorie di forze. « Il Consiglio resta convinto che queste decisioni comuni debbano tener conto della necessità della NATO di avere mezzi efficaci per scoraggiare un'aggressione, ivi compreso un potente scudo di forze terrestri, navali ed aeree atte a proteggere i territori degli Stati membri ». «/ recenti avueniment» di Ungheria — contijma il comunicato — hanno confermato che la libertà non conta agli occhi dei sovietici, e che la URSS è pronta ad tmpiegare la forza per spezzare le legittime aspirazioni delle nazioni, Il Consiglio è stato concorde nel ritenere che la repressione brutale della lotta eroica degli ungheresi per la loro libertà continua a costituire una reale difficoltà per i rapporti tra l'Est e l'Ovest. < Il Consiglio ha esaminato gli effetti che gli avvenimenti politici aeaii ultimi mesi hanno avuto sulla questione della riuniflcazione tedesca. Esso ha deciso ài proseguire con tutte le sue forze i tentativi che sono stati fatti per decidere il governo sovietico a rispettare l'accordo a cui ha aderito in merito alla riuniflcazione della Germania mediante elezioni libere. « Nella convinzione che 11 protrarsi della divisione della Germania e della situazione anormale di Berlino costituiscono un pericolo permanente per la pace mondiale, 1 ministri hanno confermato la loro decisione di continuare mediante mezzi pacifici e di rafforzare la loro politica comune per la restaurazione di uno Stato tedesco unito e Ubèro nel quadro di un sistema di sicurezza che garantisca la pace europea. La loro attenzione si è particolarmente soffermata sul carattere inumano del protrarsi della divisione della popolazione tedesca In due parti». « I ministri hanno esaminato i recenti sviluppi della situazione nel Medio Oriente. Essi hanno concluso che se i pericoli per la pace rimangono gravi, esistono tuttavia certi elementi nuovi che permettono di sperare in una limitazione delle possibilità d'espansione e di sovversione comuniste. Il Consiglio ha sottolineato l'interesse delle recenti iniziative intese a rafforzare gli sforzi già fatti per garantire la sicurezza e l'integrità dei Paesi del Medio Oriente. « Il Consiglio ha esaminato lo stato dell'alleanza alla luce degli sviluppi politici svoltisi tanto all'interno che all'esterno dell'area atlantica, dall'epoca della sua ultima riunione. In quest'occasione i ministri hanno passato in rassegna i progressi realizzati nel campo delle consultazioni politiche conformemente alle nuove procedure istituite in seguito alle raccomandazioni del rapporto a tre approvato nel dicembre scorso. Essi sono giunti alla conclusione ohe risultati concreti, ed utili sono stati ottenuti, e che l'alleanza acquista in tal modo maggior maturità e al tempo stesso maggior coesione. eli Consiglio ha preso nota del rapporto presentatogli da Lord Ismay. Esso ha manifestato a Lord Ismay i suoi sentimenti di gratitudine e lo ha ringraziato per gli incomparabili servigi da lui resi per cinque anni alla causa dell'alleanza >. Le riunioni odierne del Consiglio (che ha concluso i lavori con un giorno di anticipo su! previsto) sono state dedicate ai problemi della sicurezza europea, della riuniflcazione tedesca, nonché alla discussione del rapporto dei tre saggi sulla collaborazione politica ed economica fra i Paesi alleati. Sulla discussione del problemi riguardanti la sicurezza europea non sono stati forniti particolari (queste consultazioni, come quelle sud Medio Oriente, hanno avuto carattere segreto). Sulla riuniflcazione ha parlato fra gli altri Von Brentano, che ha insistito sul pericoli della presente situazione tedesca per la pace del mondo: li governo federale, ha detto, cercherà con tutti 1 mezzi di calmare le Impazienze dei tedeschi d'oltre Elba in modo che essi non si lascino trascinare da pericolosi impulsi. Ma la disperazione e l'odio di quella gente potrebbero esplodere da un momento all'altro con la violenza di un vulcano. E- quindi necessario prendere iniziative politiche per allontanare questo pericolo nell'Interesse non solo della Germania, ma del mondo intero. . Tutti i Ministri hanno espresso a] Governo di Bonn la solidarietà del loro Paesi. E Dulles ha aggiunto: « Se l'U.R.S.S. non accetta la riuniflcazione della Germania compirà un crimine dalle conseguenze imprevedibili}. In un lungo intervento, il Ministro degli Esteri italiano Martino ha confermato che l'Italia è consapevole della tragica situazione della Germania e della serietà del problema tedesco, assicurando che 11 nostro Paese appoggia senza riserve il punto di vista di Bonn: cioè che la sicurezza europea e la riuniflcazione tedesca sono due questioni strettamente interdipendenti. Non risulta però chiaro neanche dal comunicato se tutti i Ministri abbiano riconosciuto ldpsscnb la necessità sostenuta da Bonn di condizionare il disarmo alla riuniflcazione. Si ritiene anzi che gli inglesi nutrano in proposito dei dubbi. A parte le manifestazioni di solidarietà per la causa tedesca, si è deciso sul piano concreto di trasformare in organizzazione stabile il gruppo di lavoro per lo studio del problema germanico composto di francesi, tedeschi, americani e inglesi. II gruppo riferirà poi alla NATO 1 risultati delle sue indagini sulle possibilità di riu nillcare la Germania'. E poiché queste consultazioni a quattro sulla Germania (e va da sé sulla sicurezza europea) avevano suscitato malumori in altri Paesi esclusi (compresa l'Italia), Martino ha chiesto e ottenuto da Dulles precise assicurazioni sui limiti dell'attività del gruppo stesso. DI conseguenza viene dissipato ogni ti¬ more d'un <colloquio ristretto}. Nella seduta pomeridiana si 6 parlato diffusamente della collaborazione politica ed economica fra i Paesi della NATO in cui ha avuto ed ha ancora tanta parte l'Italia. «L'aspetto più significativo della riunione atlantica — ci ha detto stasera un membro della delegazione Italiana — è stata l'efficienza delle consultazioni politiche fra i Paesi alleati>. Il successo di questi sforzi è dimostrato dai risultati della riunione atlantica, che è servita a stabilire un atteggiamento comune di fronte, alle manovre sovietiche tendenti a disorientare e dividere i Paesi dell'alleanza: l'Italia ha quindi compiuto un buon lavoro. Massimo Conti II segretario di Stato americano Foster Dulles (a destra) a colloquio con il ministro degli Esteri tedesco Von Brentano (a sinistra) e con 11 ministro delia Difesa Strauss. (Tel.)