La riunione dei Ministri presieduta da Martino di Massimo Conti

La riunione dei Ministri presieduta da Martino La riunione dei Ministri presieduta da Martino (Dal nostro corrispondente) Bonn, 30 aprile. I ministri degli Esteri dei quindici Paesi della Nato (Alleanza Atlantica) si riuniranno dopodomani à Bonn per esaminare 1 comuni problemi. L'ordine del giorno delle riunioni, che cominceranno giovedì mattina e dureranno fino a sabato, non è stato fissato con precisione, ma si conoscono già, in via generale, i temi principali che saranno posti in discussione: il «Libro Bianco » inglese sulla « modernizzazione degli eserciti » e la nuova offensiva diplomatica sovietica contro gli armamenti atomici. La presidenza della conferenza è stata affidata al mistro degli Esteri italiano on. Martino, che giungerà domani a Bonn. Pure per domani è atteso l'arrivo del ministri degli altri Paesi, fra cui 11 Segretario di Stato americano Foster Dulles. I partecipanti alle riunioni, fra esperti, diplomatici e funzionari al seguito dei ministri degli Esteri, saranno in tutto cinquecento. Aprirà i lavori, che si svolgeranno alternativamente a Bonn e nella vicina Bad Godesberg, un discorso dell'on. Martino; successivamente, sempre giovedì, dovrebbero prendere la parola Adenauer e il segretario generale della NATO, Lord Ismay. La riunione dell'Alleanza Atlantica sarà preceduta da un incontro personale fra Adenauer e il segretario di Stato americano Foster Dulles, che giungerà domani in aereo dagli Stati Uniti verso le ore 16. L'opinione degli osservatori politici tedeschi è che Adenauer chiederà a Dulles di riconfermargli il t mandato di fiducia» di Washington, cioè il pieno appoggio morale e politico degli Stati Uniti alla sua politica. Adenauer ribadirà il principio che un eventuale accordo internazionale sul disarmo non deve avvenire prima della riunificazione delle due Germanie. Secondo il Cancelliere, 1 due problemi vanno affrontati e risolti parallelamente. Oggi la Germania comunista, proseguendo la campagna sovietica contro un eventuale riarmo della Germania occidentale con mezzi atomici, ha fatto pervenire una nota ad Adenauer invitandolo, alla vigilia della Conferenza atlantica, ad adoperarsi per lo smantellamento dell'arsenale atomico che la NATO avrebbe in territorio tedesco e a rinunciare al riarmo della Bundeswehr con teli potenti mezzi di distruzione; ciò per non compromettere per sempre la riunificazione del Paese. Le pesanti previsioni sovietiche su Bonn mirano fra l'altro a mettere in difficoltà Adenauer in vista delle elezioni generali del prossimo settembre; il Cancelliere — appoggiato dal ministro degli Esteri belga Spaak (che sta per assu¬ ¬ mere la carica di segretario generale della NATO con funzioni di intermediario slmili a quelle di Hammarskjoeld nell'ONU) — si propone di concordare una comune linea politica dei Paesi atlantici di fronte alla < offensiva atomica» del Cremlino, che preluderebbe a più vaste manovre «pacifistiche». Adenauer teme che queste manovre possano determinare disorientamento fra gli alleati europei, a spese della riunificazione tedesca. In una conferenza-stampa, il Cancelliere ha risposto oggi senza mezzi termini alle ultime minacce dell'Unione Sovietica, affermando che la Ger- Per la festività del 1» Maggio, domani giovedì La Stampa non uscirà. Sarà pubblicata Stampa Sera mania Occidentale non possiede alcuna arma atomica e nemmeno ha chiesto di poterne avere. Adenauer ha respinto altresì le accuse di Mosca ai Paesi aderenti al Mercato Comune e all'* Euratom », addossando invece al Cremlino la responsabilità di distruggere la fiducia fra i popoli. Il Cancelliere ha inviato, oggi stesso, all'ambasciatore sovietico a Bonn, Andrei Smirnov, una lettera nella quale dichiara di essere stupito per il fatto che, nella sua note del 27 aprile relativa agli armamenti atomici, il governo sovietico non abbia tenuto conto delle indicazioni date due giorni prima dallo stesso Cancelliere all'Ambasciatore sovietico. La lettera dice: «Signor Ambasciatore, il 25 aprile, noi abbiamo avuto un colloquio su questioni fondamentali della politica dell'URSS e della Repubblica federale. In tele occasione, io vi ho precisato, con tutta la necessaria chiarezza, che: 1) il governo federale non possiede armi atomiche di qualsiasi genere e non ha chiesto che gliene vengano consegnate; 2) io non posso rallegrarmi dell'armamento atomico di nuove potenze, perché ciò renderebbe più difficile un disarmo atomico controllato; 3) il governo federale farà tutto ciò che è in suo potere per ottenere un disarmo nucleare generale e controllato». «Io vi ho pregato espressamente — continua la lettera — di comunicare tele dichiarazione al vostro governo e in particolare al signor presidente Bulganin. Ora, io ricevo la nota sovietica del 27 aprile 1957, la quale ignora completamente la mia dichiarazione. Io non posso immaginare che voi abbiate compreso male le mie spiegazioni. Ritengo anche poco verosimile che non abbiate informato subito il vostro governo. Perciò, in tali condizioni, mi vedo costretto a chiedervi quale utilità abbiano i nostri incontri. Vi sarò grato — conclude la lettera di Adenauer — di termi avere al più presto possibile dei chiarimenti ». Massimo Conti