Ferito con una coltellata al ventre uccide con la stessa arma l'avversario

Ferito con una coltellata al ventre uccide con la stessa arma l'avversario Tragica liite tra tlne giocatori di carte a 6ì*i?avelloiia Ferito con una coltellata al ventre uccide con la stessa arma l'avversario In uno sforzo disperato, l'aggredito si è tolta la lama penetrata nell'addome, e lia vibrato il colpo mortale - Un figlio dell'ucciso tenta di togliersi la vita (Nostro servizio particolare) Verbania, 22 aprile. Un gravissimo fatto di sangue è avvenuto ieri, verso sera, a Gravellona Tace. Un morto ed un moribondo ne sono il tragico bilancio. Due operai, Salvatore Masciullo, di SS anm, meridionale, aoitante a Gravellona, sposato, con tre figli, e Angelo Valsesia, di 45 anni, nativo di Gravellona e qui residente,- si trovavano in un bar cittadino per trascorrere la serata del giorno festivo giocando a carte. Pare che il gioco fosse quello del ramino, con discrete puntate in denaro; si dice anche che a un certo momento il Valsesia avesse perso 50.000 lire. Su questo punto, tuttavia, 1 pareri dei testimoni sono discordi. Comunque, all'improvviso, scoppiò fra i due un litigio, che venne subito sedato grazie all'intervento pacificatore di conoscenti e amici. Più niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiii tardi il Masciullo e il Valsesia uscivano e si recavano nella casa di quest'ultimo. Parevano tranquilli: tutti erano convinti che avessero dimenticato la sfuriata di paco prima. Da questo momento, nessuno e più stato testimone di quanto è avvenuto tra i due. Probabilmente il Valsesia deve aver tentato di far dimenticare al compagno di gioco, con.una cenetta, il proprio debito: sul tavolo, infatti, scino stati trovati t resti di pane, salame e vino. In seguito, però, il litigio deve essere ripreso, fino allo scoppio fulmineo della tragedia. I passanti udirono delle grida provenire dalla casa del Valsesia, dalla quale poco dopo usciva barcollante il Masciullo, comprimendosi con le mani il ventre, squarciato du un'ampia coltellata: il poveretto, fatti pochi passi, si accasciava al suolo e sveniva. Alcune persone provvedevano subito a ira- iiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiniiiifiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiniiii sportarlo all'ospedale di Intra. Nel frattempo altri volenterosi salivano nell'abitazione del Valsesia. Lo spettacolo che li attendeva era raccapricciante: rovesciato sul tavolo, ancora ingombro dei resti della cenetta, giaceva il Valsesia rantolante. Un lungo coltello da macellaio gli era conficcato nella schiena: la larna entrava dalle scapole e fuoriusciva dal petto di dieci centimetri. I soccorritori portavano d'urgenza il disgraziato allo stesso ospedale che aveva accolto il Masciullo. Qui però il Valsesia, appena i sanitari gli ebbero tolto dal corpo l'arma, decedeva per emorragia interna. Un figlio del Valsesia, di 18 anni, già addolorato per la morte della madre avvenuta qualche mese fa per malattia, sconvolto dal tragico episodio' di cui era rimasto vittima i! padre, si precipitava verso il fiume Toce con l'intenzione di annegarsi. Veniva però fermato e trattenuto da amici, che lo avevano seguito. Salvatore Masciullo, a detta dei sanitari/ ■ sopravviverà e solo da lui si potrà sapere come effettivamente si siano svolti i fatti. Il brigadiere Basoccu, comandante della stazione dei carabinieri di Gravellona Toce, ha iniziato le indagini che si presentano alquanto difficili per la mancanza di. testimoni: Finora solo una cosa è certa: i carabinieri non hanno rinvenuto '< un secondo coltello ed è quasi certo che sia stata la medesima an-ma a ridurre - tu fin di vita i due. . . ■' L'umca' supposizione possibile, allo stc.o attuale delle cose, è che, forse provocato, il Valsesia abbia accoltellato il Masciutlo e che questi, con le ultime forze rimastegli, abbia estratto dalla ferita il lungo coltello e abbia così vibrato il colpo mortale alle spalle dell'antagonista, attraversandogli il petto. r. f.

Persone citate: Angelo Valsesia, Basoccu, Salvatore Masciullo, Toce

Luoghi citati: Gravellona Toce, Verbania