SULLO SCHERMO

SULLO SCHERMO SULLO SCHERMO Reposi : Souvenir d'Italie, di A. Pietrangeli • Lux: L'anima e la carne, di J. Huston Corso: Il ragazzo sul delfino, di J.Negulesco - Metro-Cristallo: Alta società, di C. Walters Antonio Pietrangeli, che diede molto a sperare di sé col <: Sole negli occhi », è il regista del ben colorato technirama Souvenir d'Italie, viaggio in Italia, dopo quello del Goethe e di altri, di tre pulzellette straniere (inglese, francese, tedesca), imperterrite e spesso calamitose " autostoppiste ". L'interesse delle tre fanciulle non è tanto ai monumenti di Venezia Firenze Pisa e Roma, che scorrono stupendi sul grande schermo,'per l'occasione ridotto a gifra.ìtesca cartolina illustrata, quarto ai mezzi di trasporto c ai giovanotti con cui intrecciano strada facendo fruttuosi romanzetti. Non c'è da obiettare, ciascuno viaggia come crede. Il male è che quel poco d'Italia da esse veduto, corrisponde maledettamente, dai " gigolò " ai mandolini, all'idea che gli stranieri incolti si fanno dell'Italia; e qui ci hanno colpa sceneggiatori e regista, che con le loro mani d'italiani hanno alimentato la convenzione e tradotto dal tradotto: da quel < Tre soldi nella fontana » (per tacer d'altri modelli) che per altro aveva una sua artificiosa coesione. Perché di Souvenir d'Italie ' si può dire che scorre vario e piacevole; che è pieno d'incidenti e macchiette e non privo di trovate; che è insomma una riuscita torta Pasqualina. Ma è un film? Potrebbe far capo e coda in qualunque punto; potrebbe durare il doppio, il triplo, anche tutta la vita d'uno spettatore. Niente lo lega (fuorché il romanesco, linguaggio nazionale) e niente gli è necessario: non De Sica, conte spiantato a Venezia, non Girotti, professore che perde le suola, non Sordi, un Sordi propagginato per forza a Firenze; né Ci farjello né Ferzetti: tutte rotelle senza denti. Ma lasciamo andare: è primavera. Ce lo ricordano anche le tre primule, June Lavetick, Isabelle Corey e Ingeborg Schoener, che conquistano l'Italia a colpi.di pollice. Degne tutte e tre che le automobili si fermino; ma non avendo che un posto, critici caricheremmo Ingeborg (Germania), uomini, Isabelle (Francia). Poi fate voi. * * L'anima e la carne («Heaven knows, Mr. Allison »), diretto m cinemascope a colori da John Huston, risente di venire da un'idea cercata, artificiosa. Un « marine > che ha fatto naufragio e l'unica sopravvissuta d'una missione di suore sgominata dalla guerra, si ritrovano soli soletti sopra un isolotto del Pacifico infestato dai Giapponesi. Pare il principio d'una barzelletta: è invece una cosa molto seria e drizzata à fini edificanti. Soldati entrambi, ma sotto bandiere diverse, dopo essersi, guardati un po' in tralice, soldato e suora prendono a robinsoneggiare in perfetta armonia, portando gloria ai rispettivi reggimenti. E bombardato-, e poi occupato l'isolotto dai nipponici, ristrettisi i due in una caverna, lui sarà «il braccio» (e che braccio!) e lei «la mente> dell'ingrata situazione. Pure, prima che « arrivino i nostri > (e troveranno la via spianata dalle prodezze del « marine >), ci sarà stata una nuvola: il sorgere, nel soldato, d'un sentimento d'amor profano per colei che non ha ancora pronunziato voti irrevocabili. Il tmnto è bello: la disperazione, il pianto della fidanzata in Cristo, al veder sciupato tutto. Ma il regista non ne è stato artisticamente geloso come avrebbe dovuto; e per fini di spettacolo ha mandato la suora a pigliarsi un febbrone sotto la pioggia ed esposto il « marine » ai rischi, del resto splendidamente superati, dell'infermierato. Quando arrivano gli americani, le nozze mistiche di quelle due anime hollywoodiane sono perfette. Pur coi mancamenti di soggetto (e di dialogo) cui s'è accennato, il film ha una sua tenuta sentimentale e spettacolare; e l'esteriore bravura del regista di «Regina d'Africa>, che un'altra volta ha retto tutto su due personaggi e rarefatto l'azione senza sfilacciarla, è salva. Già suora nel « Narciso nero >, Deborah Kerr rientra nelle sacre bende con vezzosa disinvoltura; ma meglio di lei, Mitchum, più del solito vario e incisivo. * * Il ragazzo sul delfino (« The boy on a dolphin ») è il primo film di produzione americana della nostra (modus dicendi) Sophia Loren; girato dal regista Negulesco nelle isole D|. dell'Egeo e ad Atene. Derivato dall'omonimo romanzo di David Divine, racconta di una ragazza greca,. pescatrice di spugne, che rinviene sul fondo del mare una statua d'oro e di bronzo raffigurante un ragazzo a cavalcioni d'un delfino. Il pezzo sommerso fa gola a molti; e la bella Fedra entra in farnetichi di ricchezza. Si accosta a un archeologo americano, che scava per conto deh governo greco; ma fra i due s'intromette uno spregiudicato avventuriero che a suon di dracme tira la ragazza e la statua dalla sua. Comincia così una lotta serrata per il ricupero dell'oggetto, accertato frattanto di gran valore e di proprietà del popolo; la quale finirebbe con la proflttatcri, se amorosi sensi non corressero fra la pescatrice di spugne e il da lei Ingannato archeologo. In forza di essi Fedra si riscatta; e i Greci riavranno il loro pezzo. Una sceneggiatura a balzelloni non giova alla regia già di per sé fiaccamente commerciale. Notevoli, ai fini del grande schermo e dei colori le riprese subacquee e delle bellezze della Grecia. Il mestiere di |.tuffatrice permette alla Loren di far risaltare il suo corpo di violoncello; per il resto è la principiante di sempre. Le stanno accanto un Alan Ladd, imbolsito e ahimè sorridente, e un impettito Clifton Webb. * Ci fu uri film intitolato * Scandalo a Filadelfia ». Alta società («High society»), vistavision a colori di Charles Walters, ne ripete la vicenda tratta da una .commedia di Philip Barry. Siamo nel campo dei filmetti scacciapensieri, oliati perfettamente, avvolti di cellofan, chiusi dentro una sfarzosa cornice. Le oscillazioni della bella stramllionaria Rosy fra l'ex-marito, 11 manichino che per picca vorrebbe sposare, e il terzo incomodo di un giornalista che s'Inserisce ìel gioco e la guarisce delle uose di glacialità, danno luogo i un'ovvia quanto piacevole commedlola; una cosellina tirata mclto per le lunghe fra canzoni e numeri di jazz affidati al gfande Armstrong, eppur reggentesl per sali dì dialogo, trovatine di copione e souplesse d'interpreti Coi pla'Rvolìssjm' Sin*>tra. Bìng Crosby e Celeste Holm, dà l'addio allo schermo Grace Kelly, qui in tutta la sua grazia di giunco, il suo garbo d'attrice e le principesche predestinazioni. 1. p. ..vittoria dei| All'Autor: L'ULTIMO PARADISO, di V. Quiliol - All'Ambrosio: UN BE l'EB QUATTRO REGINE, di B. Walsh - Al Vittoria: LA TERRA CONTRO I DISCHI VOLANTI, di F. S. Sears. L'ultimo paradiso è nelle Isole dei la Polinesia, di cui il regista Folco Quii lei, aiutore del fortunato « Sesto continente », dispiega sul grande schermo a colori gli esotici incanti, Illustra tradizioni e costumi, presenta gli abitanti non soltanto nella vita quotidiana, ma quasi cercandone la psicologia. Forse per questo si è voluto legare gli episodi con un Ilio di trama, raccontata da Ennio Flaiano; ma l'esito non è sempre felice e 11 meglio del film rimane il nucleo documentario. Pagine di grande bellezza: dalla prova di coraggio degli Indigeni delle Nuove Ebridi, elle si gettano da un'eccelsa torre trattenuti sol tanto dalle liane die II legano alle caviglie, alla perigliosa pesca delle ostriche perlifere tra. le insidie degli squali; dalle feste del 14 taglio, nelle quali un mon do primitivo btezarramiente si me scola nella civiltà, a frenetiche danze e suggestivi riti nuziali. 11 tutto splendidamente ripreso dall'operatore Scarpelli, mentre il pur ottimo commento musicale del Lavagnino accresce U sospetto di un abile « pastiche ». Condoniamolo In forza delle mallo spettacolari che rinnovano In noi spettatori il fascino del mari del Sud comunicatoci un dal nostro primo Salgari. * * Due vecchi lupi dello schermo, Clark Gable e 11 regista Raoul Walsh, conducono a stento in porlo la rabberciata navicella di Un re per quattro regine (« The king and four queens»), cinemascope a colori Inteso a rinfresca re la gloria del cinquantasetten ne divo, cui è affidato, con ausilio di bustini, il già congeniale personaggio del rubacuori. In una sperduta fattoria dei West cqattro bellissime vedovelle mordono il freno sotto un gendarme di suocera pur di arrivare a mettere un giorno le mani sul frutti di una rapina compiuta da quelle buone lane dei loro mariti, ohe tutti morirono, meno uno, nell'Impresa. Il non sapere chi sia il superstite ft 11 motivo olle le tiene 11 nel « ranch ». Ma spuntano 1 bal'i'etti di Clark Cubile e tutto cambia: attratto dall'odore dell'oro, l'avventuriero fa la ruota Intorno alle quattro pollasi rette per scoprire il nascondiglio, dopo averle cotte tutte a puntino, fugge con la meglio e 11 malloppo, per tacere del razzo finale che dovrebbe essere la sorpresa d quest'ovetto di Pasqua. Della stiracchiata vicenda, rialzata ogni tanto da qualche sprazzo di mestiere del protagonista, sono con lui Interpreti la rossa Eleanor Parker, la brava Jo van Fleet e tre agghindaito « stairlettes » che compiono la corte di S. M. Gable * * Il nostro strapazzato pianeta non Ila un minuto di requie nep pure al cinema. Nella Terra contro i dischi volanti (« Earth versus the llymg sauces»), naturalmente un film di fantascienza, è preso d'assalto dai superstiti di un distrutto sistema solare, che forti di certi raggi mortali, con i loro aerei vascelli s'infilalo a volo radente nelle abrado delle città americane, disintegrano 1 terricoli, sbriciolano i grattacieli, persino decapitano il Campidoglio di Washington. Come difendersi? Per la terra sarebbe la fine se un giovane scienziato, assistito dalia bella moglie, non mettesse a punto un cannone ultrasonico, che in breve rendo pan per focaccia ai tracotanti invasori. E' un invito a nozze per 1 tecnici degli «effetti speciali», sulle cui trovate, ingegnose quando non tradiscono i modellini, li regista Fred Sears ha scorrevolmente regolato la vicenda, che ha .buoni interpreti in Hugh Mar- lowe e Joan Taylor. Quanto al protagonisti, cloè.i dischi volanti, è curioso come il loro aspetto ci sia. familiare: forse ricalcano troppo i fumetti dei nostri ragazzi. TEIIRI E RITROVI I Prentu biglietti .Soffine La Stampa Via Roma any Be.rtnln lei 5S.11S Alfieri: 15,30-21,15: grande spettacolo spagnolo Ximenez Vargas. Carignano: 15.30-21,15 Compagnia Pagnani-Villi-Ferzctti-Foà: « Adorabile Giulia » di M. G. Sauvajon. Novità. Piccolo Teatro tSala Gobetti, via Rossini 8): 15,30-21,15: Compagnia dlalett. plomont. Dante Testa In « La cassa a la vdlp ». Prenot., vendita biglietti botteghino del teatro. Metropolitana: 16,30: Marionette Gianduia « Cuor d'oro ». Teatro Mobile Piem. (p. Bcngasi, Lingotto) :Comp. G. Bondl, ore lGSOMSV21,15: «I fleuj d'ia cólpa». Al Florida Club (p. Solferino, tel. 42-822) : 16,30 e 21-1 M° M. Di Nunzio, cantano Martorana, J. di Naro. Apollo Unii/e: 21 Orch. Garzella. AugiiKtco: 16-21 Orch. Lanfranco. Bruno (Valentino): danze 16 e 21. Castellino: 16.30-21 Orch. Rosnclot. Club Danzante Magenta 11: 16-21 successo complesso Clair de Lune. Danze (Argenterò 4): 16-21 Veglia. Do Benedetti: 16,30 danze; 21 gala. Eden: 16,30-21 Orchestra Fabrizi. Passio. Café chantant. Medici 112, Forlino Danze: 21 D'Alessandro. Gaudio: ore 16-21 trattenimenti. Gay Danze: 16,30-21 Orch. Franchi. Gran Mago, Ristorante: danze 21. Hollywood: 16 e 21 Turi Gol ino. La Perla; 16,30 e 21 Nini Rosso. La.Cicala, Ristorante (Cavorelto): 16-e 21 danze Classico Quartetto. La Serenella: Miguel, c. Vasquez. Lutrario: ore 15,30-21 M" Anselmo. Montecappuccinl : danze ore 16 e 21. Nirvana Danze: 15,30-21 Borgione. Parigi: ore 15,30 e 21 Spinardl. Piiwina del Sole, S. Mauro Tor., fermata Speranza: ore 16 e 21 danze Orchestra Carmen. Ristor. bar. Principe: 16,30-21 Mario Maschio, c. Gemmy Sandra, dir. M" Gallo. Rinaldi, Scuola ballo, v. Volta 6. Borro Giardino Danze: ore 21. Smeraldo: 16 e 2l Balocco-Vigna. Trocadero: 16,30-21 Zuccheri-Gilè. AEsTavernetta (v. Amendola 10, tel. 47-533): 21 Ore. Allegriti. Attraz. Ippodromo Miraflori: domani, ore 15: Corse al trotto. I ClHEHBTOGRnFI ~| Ambrosio: « Un re par quattro regine » con Clark Gable ed Eleanor Parker. Cinemascope colori. Orario: 14,30-16,30-18.30-20,30-22,30. Asini-; «L'ultimo paradiso» in Ferralilacolor UltraScope. Corso: «Il ragazzo sul delfino» Sophia Loren, Alan Ladd, Clifton Webb. Cinemascope colori. Orario: 15-17,25-19,50-22,15. Boria: « Il gigante » Elizabeth Taylor, Rock Hudson, J. Dean, col. Lnx: « L'anima e la carne » Deborah Kerr, R. Mitchum. Scope col. Metro-Cristallo : «Alta società» Bing Crosby, Gracc Kelly, Frank Sinatra. VistaV. techn. Matt. 10,30. Beposl: «Souvenir d'Italie» Junc Lavorick, I porey, 1. Schoonprj>j techn trama' 'technicolor, ' rew Vittoria: i*La terra contro l dischi volanti » Hugh Marlowe, J. -Taylor Arisi on: «L'ultima caccia» Scope con Robert Taylor e S. Grangcr. Augustus : « 7,arak Khan » Scope techn., Victor Mature, M. Wilding; Anita Ekberg Nazionale: « Totò e 1 fuorilegge» con Totò, De Filippo e D. Gray. Torino: « Inno di battaglia >■■ Rock Hudson, M. Hyers, Scope techn. Alexandra: c Guendaitna » Jacqueline Sossard. S Koscina, Mattioli. Arlecchino: < Oklahoma! » Scope col., Gordon Mac Rae, G. Granarne. Capitili: < Guendalina» Jacqucline Sassard. Sylva Koscina, Mattioli, Faro: «Guendalina» Jacqucline Sassard, Sylva Koscina, Mattioli. Fiamma: Ap, 14,30: «Dominatore del Texas » tech., Murphy, Cabot. (liamluja: < Plaza de Toros » con Domingo Ortega, E. Vera, technic. Hollywood: « Oklahonia! » techn. Scope, Gordon Mac Rae, Granarne. Ideal: «Amami e non giocare» Scope col. G. Johns e Gran Varietà con la Troupe Christian 15-18-21,10. Maffci: E' sempre bel tempo, Scopo R. Mazzarella-Clerici 15,16-18-21,15. Massimo; « Anastasia » tech. Scope con Ingrid Bergman, Yul Brynncr Principe. «Oklahoma!» tech. Scope, Gordon Mac Rae, Gloria Grahame. Statato: «Anastasia» tech. Scope con Ingrid Bergman, Yul Brynner Adriano: « La legione del Sahara » techn. con Alan Ladd e A. Dahl. Ore 21: «Telematch». Alcione: « Covo contrabbandieri ». Riv. D. Pino-G. Cori 15,16-18-21,15.