Il nuovo capo dell'esercito giordano fugge in Siria ed accusa re Hussein

Il nuovo capo dell'esercito giordano fugge in Siria ed accusa re Hussein Drammatici sviluppi netta situazione del Medio Oriente Il nuovo capo dell'esercito giordano fugge in Siria ed accusa re Hussein Il generale Hayari solidarizza con il destituito Nuvoar ed accusa il sovrano di "complottate contro l'indipendenza del Paese,, ■ Ordinata ad Amman una severa epurazione tra le forze armate: cinquanta ufficiali accusati di tradimento Grave disagio nel governo (Nostro servizio particolare) Beirut, 20 aprile. Un nuovo colpo di scena ha fatto claimorosamente registrare oggi un improvviso inasprimento' alla crisi giordana che sembrava avviata a soluzione. Il generale Ali Hayari,'reputato un fedelissimo di re Hussein, si è dimesso da capo di Stato Maggiore, ha cercato rifugio in Siria sollecitando asilo politico, e di 11 ha accusato la Corte di Amman di «congiurare contro l'indipendenza e la libertà della Giordania». Questo complotto, afferma Hayari, va maturando in collaborazione « con addetti militari stranieri, non-arabi, per vendere la Giordania all'imperialismo ». In Siria il generale Hayari si era rifugiato ieri sera. La notizia, trapelata stamane, era stata cautamente smentita dalla Corte giordana. La conferma è venuta nel pomeriggio, essendo fallito il tentativo di re Hussein di richiamare Hayari in patria. Poco dopo questa conferma, Hayari teneva a Damasco una conferenza stampa nel corso della quale prendeva energicamente posizione contro l'attuale governo giordano e metteva sot to accusa la corte di Hussein. < Ho lasciato it mio Paese quando mi sono reso conto che non sarei riuscito a bloccare iti complotto » ha detto Haya-\„c , , , , "iri. «Con le mie sole forze non . . , , avrei potuto frenare le mano-'vre che suoi agenti stanno . .l'imperialismo ed i ì,oond"cen-do per debellare l'esercito e il movimento nazionalista di Giordania ». Tale manovra, sostiene Hayari, è stata ordita sulla base di presunte voci 1 relative ad un colpo di mano \da Varte delle forze armate contro il Sovrano in collabo- razione con esponenti politici dell'opposizione. Hayari ha detto che egli è solidale con il generale Nuwar,\ l'uomo cioè che egli era stato chiamato a sostituire quale capo di Stato Maggiore. c Nuwar — ha detto Hayari — è soltanto colpevole di essersi rifiutato di sparare sul popolo ». La solidarietà fra Nuwar ed Hayari, improvvisamente maturata in questi giorni nonostante l'antica avversione che li aveva resi aperti nemici sino a qualche settimana fa,, ha vivamente sorpreso ad Amman. I due generali godono di arando popolarità fra le masse. Si annunciano sedizioni nelle forze armate e il governo di Fakhri Khalldl è nuovamente In crisi, poiché vari ministri intendono abbandonare gli incarichi. . L'opposizione ha ripreso fiato: circolano stasera ad Amman volantini che accusano re Hussein di aver tradito la nazione, girano petizioni che reclamano l'espulsione dell'ambasciatore americano Lester Malloyr, e si chiede un governo di coalizione nazionale capeggiato dal social-nazionalista Suleiman Nabulsi, il cui Gabinetto fu silurato due settimane fa da Hussein. Gli esponenti dell'opposizione finnno tenuto lunghe riunioni oggi, approvando mozioni di netta deplorazione per fattività « anti-nazlonale » svolta dal giovane sovrano. Il Primo ministro Khalidi, ri¬ mdqnmreeassHglivccqri chiamato tempestivamente dat\. „ .. j„ ila sua residenza di Gerico, do „„j„,„ „„ ';„j„ ve era andato per un periodo ' - WdgdnH«nidi riposo, convinto che il .peg- ,o ' J Qrmai Riv\ convocato inutilmente starna- ! ae i è o ne nel suo ufficio gli altri ministri. Nel pomeriggio egli ha presieduto una riunione, cui hanno partecipato soltanto quattro ministri, nell'abitozione del suo collaboratore Said El Muftì. La riunione è durata cinque ore. Un comunicato di Palazzo Reale, prendendo atto delle dir missioni di Hai/ari da capo di Stato Maggiore, ha designato al suo posto, ad interim, \l generale Habes Majali. Re Hussein ha mandato d'urgenza un altro consigliere, il generale Mohammed Maayta, capo della polizia, a Gerusalemme e in varie altre località di confine perché predisponga un piano di emergenza contro eventuali disordini. A Damasco, il fuggiasco Hayari ha avuto oggi stesso numerosi colloqui con le autorità siriane, ed ha partecipato anche ad una riunione straordinaria del « Consiglio di emergenza ». Le più recenti informazioni dicono che con Hayari hanno trovato rifugio in terra siriana numerosi suoi collaboratori, sta dello Stato Maggiore sia delle guarnigioni periferiche. Si è appreso oggi che, appena ricevuta la comunicazione delle dimissioni di Hayari, ieri sera verso le otto, re Hussein convocò gli esponenti beduini della Legione araba dando loro ordine di fronteggiare con la massima energia eventuali tumulti. Afa non ce ne fu bisogno, perché la notizia della fuga di Hayari non era ancora trapelata. Verso mezzanotte fu convocato poi a palazzo reale il senatore Sedks El Kassem, suocero di Hayari, e Hussein- lo incaricò di recarsi a Damasco per convincere il genero a non aggravare ancora di più la già tesa situazione giordana. La missione di Kassem non ebbe successo. oeiHussein, adirato, reagiva sta- mane insediando un comitato \ di epurazione, composto da cinque ufficiali superiori. Il giovane sovrano ha dato una settimana di tempo a costoro per riorganizzare le Forze armate, eliminando tutti gif elementi di estrema sinistra. Risulta che almeno cinquanta ufficiali sono sotto accusa di tradimento. Sotto la pressione dell'opposizione che dalle. dimissioni di. Hayari ha preso rinnovato vi gare, il governo di Fakhiri Khalidi ha cercato stasera di convincere Hussein a rinunciare al comitato di epurazione. Non si conoscono ancora i risultati di questa azione distensiva. In un comunicato ufficiale diramato questa sera, si sottoli- nea che il governo intende re¬ stare feiele alla politica di « liberale arabismo » e di alleanza con la Siria, l'Egitto e l'Arabia Saudita. Il documento aggiunge: <Nell'assolvere ai suoi doveri per il mantenimento della unita e della sicurezza del Paese, il soprano rivolge un appello al popolo affinché tutti i cittadini pensine all'interesse pubblico nei momenti critici che il Paese sta attraversando e invitti il popolò ti, tastar calmo ». ' -Negli ambienti diplomatici, sia arabi sia occidentali, di Beirut, si ritiene che la crisi giór-. dana sta per affrontare la tua fase più. drammatica. a. p.