Gli inglesi in questi giorni fanno la coda per viaggiare di Riccardo Aragno

Gli inglesi in questi giorni fanno la coda per viaggiare I bollettini del tempo invitano alle vacanze Gli inglesi in questi giorni fanno la coda per viaggiare C'è ressa dappertutto, nelle stazioni, negli aeroporti, negli alberghi: è quello che un bello spirito ha definito il "malessere del benessere,, (Dal nostro corrispondente) Londra, 19 aprile. «Non vi preoccupate per le nuvole — ripete la voce registrata del servizio meteorologico telefonico — 11 tempo resterà asciutto anche se i venti saranno un po' freddini >. Gli scienziati dell'ottavo piano del Ministero dell'aviazione, per Pasqua hanno abbandonato il linguaggio formale con cui vengono abitualmente redatti questi bollettini e hanno assunto quell'aria amichevole e confidenziale che l'Inghilterra ha ■ sempre durante le feste. Nei giorni di vacanza questo Paese estremamente formale nei giorni di lavoro, cambia improvvisamente di carattere. Quello stesso signore che nella ressa dell'autobus o della metropolitana è pronto a darvi una buona spinta pur di non arrivare in ritardo all'ufficio, ora è disposto a prendere in braccio i bambini e a porgervi le vallge dal finestrino. Questo forse avviene per un processo di liberazione dell'individuo che si accompagna visibilmente alla liberazione dal bagaglio formale. Il mio vicino di casa, che va sempre in ufficio vestito di blu scuro a doppio petto con il colletto duro, staccato, sulla camicia bianca, da due giorni è il più felice scamiciato che si sia mai visto. Si è messo indosso i pantaloni di tela kaki con cui credo abbia fatto la seconda guerra mondiale a Singapore, s'è infilato un paio di stivali di gomma e ha passato la sua prima mattinata di vacanza a lavare e lucidare la macchina davanti alla porta di casa. Poi — era ormai quasi mezzogiorno — ci. è salito sopra ed è andato a bersi un buon mezzo litro di birra al < Bull and Bush >, il pub famoso in tutta la Gran Bretagna perché, ne parla una canzone popolare. E poiché c'era il sole, si è portato il blcchierone sulla porta ed è stato lì una mezz'oretta a chiacchierare con estranei, cosa che non penserebbe mai di fare in un giorno, o in un luogo, o in un abito di lavoro. Tornato a casa per l'una in punto, ha acceso la radio, lasciato che l'annunciatore declamasse squisitamente tutte le notizie e poi ha detto alla moglie: «Vedi che avevo ragione io. Impossibile viaggiare sulle strade in un giorno come questo. Molto: meglio partire questa sera». In un certo senso il mio vicino di casa ha perfettamente ragione. Non si può viaggiare perché tutti gli inglesi in questi giorni sono in viaggio. Per compiere un volo a Parigi — e il volo dura appena un'ora — bisogna fare più di un'ora di macchina a passo d'uomo per arrivare all'aeroporto di Londra, combattere per un'ora con la ressa che va mulinando nell'immenso e bellissimo palazzo nuovo in cerca dell'aeroplano speciale, e poi aspetterà «iun«! altrettanto per le formalità di dogana e di pai te.iza. Alle stazioni, ai capilinea degli autobus che percorrono lunghe distanze, al porto, alle spiagge, agli alberghi c'è la coda. C'è la coda al ristorante, al bar, al pub, al thè, al tennis. Persino lungo 11 fiume 1 pescatori fanno la coda, ciascuno con la sua canna e la sua lenza e la sua esca, in attesa di qualche furbo pesce che certamente se ne sta andando sù e giù, invisibile nell'acqua melmosa, ridacchiando fra sé dell'ingenuità degli esseri umani. Dicono i begli spiriti che nel giorni di vacanza si sente ora in Inghilterra « il malessere del benessere >> ossia tutto lo scomodo che nasce dal fatto che ormai tutti praticamente hanno voglia, capacità e possibilità di permettersi gli stessi divertimenti. Ed è questo che vuol dire 11 mio vicino di casa, che ha smesso la bombetta e s'è messo in testa un berretto a visiera, quando dice alla moglie che bisogna viaggiare di sera. Intanto però U suo cambiamento di copricapo merita attenzione: uno del tanti saggisti di giornali se ne occupava l'altro giorno per osservare che iimmiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii quel berretto a visiera, prima della guerra, era quasi la divisa degli operai, mentre ora è « la divisa del padrone in festa ». Gli operai lo portano ancora nei giorni feriali, ma nei giorni di vacanza, ora tutto il Paese si veste del panni più modesti, anzi dei panni più sciatti che ha nel guardaroba. Vecchie braghe da battaglia, maglioni da pescatore, berretti piatti che abbiano però una aria consunta e naturalmente, soprattutto per le generazioni più giovani, gli immancabili blue jeans. Passata la ressa dei trasporti, gli inglesi sono ora tutti in campagna, felici e amichevoli nel loro abiti peggiori, liberati dai loro molti complessi cittadini e intenti alle loro più segrete passioni. Chi fa il cinema ai bambini, chi pesca, chi gioca a tennis o si avvia a una marcia attraverso i boschi seguendo le Indicazioni in una speciale rubrica di giornale — chi, armato di binocolo, osserva la vita degli uccelli, e chi si improvvisa dilettante di archeologia; questi rischia la pelle In canoa ripetendo dieci volte la rapida di un torrente, quello fotografa 1 cigni, questi si arrampica sugli alberi e quell'altro va in motoscafo a pescare i pescecani con l'amo, la canna e 11 molinello. ' Tutto sommato però penso che il maggior segno di saggezza di questo popolo è proprio il fatto che nel giorni di vacanza gli inglesi sanno sempre che fare di sé, e coloro che vanno bighellonando malinconici, in attesa di poter riprendere a lavorare o tornare in ufficio, sono pochi. Forse è questo che vogliono dire 1 filosofi quando sostengono che la civiltà britannica è ed è destinata a restare una civiltà individualista e non corre alcun pericolo di essere inghiottita in qualsiasi collettivismo. Riccardo Aragno

Persone citate: Bush

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Parigi, Singapore