Assolti Briganti e Tacconi dopo un calvario di 12 anni

Assolti Briganti e Tacconi dopo un calvario di 12 anni Assolti Briganti e Tacconi dopo un calvario di 12 anni Riabilitazione completa per i due innocenti accusati di omicidio - Il Presidente, letta la sentenza, dichiara: "La Corte spera che usciate da quest'aula senza rancori" Roma, 17 aprile. Sante Briganti ed Aldo Tacconi, dopo dodici lunghi anni, sono riabilitati. Sino all'ultimo momento, sebbene non vi potessero essere più dubbi sulla soluzione, Sante Briganti e Aldo Tacconi sono rimasti con l'animo sospeso. Non è bastato a tranquillizzarli il Procuratore Generale che nella sua requisitoria li ha riconosciuti totalmente estranei all'omicidio per rapina che fu loro imputato nel 1945 e per il quale trascorsero 7 anni di carcere. « E' necessario — ha concluso il magistrato — ed è doveroso che la sentenza di condanna che grava ancora su di loro sia annullata perché è risultata chiara la loro innocenza. Nello stesso tempo deve essere annullata anche la condanna per calunnia che fu loro inflitta per aver detto che la confessione era stata estorta dal maresciallo dei carabinieri ». Sul sentiero tracciato dal Procuratore Generale si sono naturalmente inseriti i due avvocati difensori, Ferranti e Panella di Firenze, i quali hanno ricordato il calvario sofferto dai due innocenti. Alle undici e trenta i giudici si sono ritirati in Camera di Consiglio, dieci minuti dopo ne uscivano con la sentenza: assoluzione. Sante Briganti ed Aldo Tacconi in piedi erano commossi al punto da non saper che fare. Il presidente prima di congedarli ha voluto dire loro qualcosa: «Briganti e Tacconi ascoltatemi: Dio non ha permesso che l'er¬ rccccdrasmvqsvsegqvcstg| rore degli uomini arrivasse a conclusioni estreme ed ha perciò squassato la coscienza dei colpevole. Iddio non permette che l'uomo non senta la voce della coscienza. La Corte spera che voi usciate da questa aula senza rancori e dimostriate che sarebbe errore maggiore ritenere che nella vostra coscienza non vi sia quella luce che Dio vi ha posto. La grave esperienza da voi vissuta deve farvi riconoscere il potere della giustizia e la grazia di Dio. Siate degni, tornando nella vita, di quello che foste prima e che vi è riconosciuto ora. Tutto ciò vi sia di viatico per la vostra esistenza. L'udienza è tolta ».

Persone citate: Aldo Tacconi, Ferranti, Panella

Luoghi citati: Firenze, Roma