Il droghiere Barbadoro vince i 5 milioni rispondendo al quiz assistito dalla figlia

Il droghiere Barbadoro vince i 5 milioni rispondendo al quiz assistito dalla figlia Felice esordio di due signore piemontesi a Lascia o raddoppi» Il droghiere Barbadoro vince i 5 milioni rispondendo al quiz assistito dalla figlia Emozionante successo dello studioso di Cristoforo Colombo - La contessa di Pinerolo m l'operaia di Moncalieri nuovi beniamini del pubblico - All'ultimo traguardo la giovane siciliana - Sono cadute la studentessa della civiltà incaica e l'esperta di mitologia (Nostro servizio particolare) Milano, 17 aprile. La serie delle domande massacranti che gli anonimi compilatori della televisione riservano ai flnalist- di «Lascia o raddoppia» è continuata questa sera. Ne ha fatto le spese il droghiere di Savona, Aldo Barbadoro, esperto della vita e delle imprese di Cristoforo Colombo: il simpatico ed esuberante concorrente, entrato nella doppia cabina con la figlia, Wilma di appena cinque anni, ha superato i tre quiz veramente insidiosi e si è aggiudicato il massimo premio. Nella prima domanda si vuol sapere in che mese, in che anno e in che giorno avvenne una battaglia per mare tra cinque navi della repubblica di Genova e alcuni legni francesi. A bordo di una delle navi genovesi si trovava Cristoforo Colombo; si vuol sapere anche in che modo e dove lo scopritore dell'America si salvò. Il combattimento avvenne il 13 agosto 1476 sulle acque dell'Oceano Atlantico. Cristoforo Colombo si salvò a nupto e la sua nava naufragò a Lagos. Quale secondo quesito viene mostrato al concorrente un cartello sul quale campeggia la sigla usata da Cristoforo Colombo e da lui imposta quale stemma ai suoi discendenti. Questa domanda disorienta per qualche secondo Aldo Barbadoro: il candidato però si riprende subito e a fatica comincia a decifrare e a dare un significato alle lettere ohe compongono la sigla. Prima ancora che Barbadoro finisca di rispondere completamente al quiz, il pubblico presente in teatro scoppia in un fragoroso applauso. Superata la seconda difficilissima prova il simpatico droghiere si avvia al traguardo. Mike Bongiorno dà lettura di un documento firmato da Cristoforo Colombo. Si tratta del codicillo all'atto di maggiorasco rogato a Segovia e stilato il 25 agosto 1505 La serata era stata aperta dall'esordio di un impiegato di banca, di Firenze, Orazio Palli, di 55 anni, che ha presentato ai telequiz una materia nuova: il Nuovo Testamento. E' un personaggio timido, ciò non gli impedisce però di superare le otto domande. Ma la vera sorpresa della serata è stata la seconda nobildonna — dopo la contessa Maria Teresa d'Aramengo, conoscitrice delle opere di Dante di «Lascia o raddoppia»: la contessa Ines Berta, di Pinero lo, appassionata di storia d'Inghilterra, da Giulio Cesare sino ai nostri giorni, che ha su perato con brio, sottile umorismo e molta preparazione la prima prova. La contessa non ha incertezze; appena il presentatore fi nisce la domanda, lei pronta, risponde. Pichear fu il grande navigatore di ben 2400 anni fa che, primo uomo civile, visitò le isole britanniche; il Vallo Adriano fu incominciato nel 121 d. C. e Canuto è il nome del grande re che regnò sull'Inghilterra dal 1017 e che dal 1027 al 1029 si recò in pellegri maggio a Roma. Nella quarta domanda la contessa Ines Berta precisa che la «Magna Char ta» fu data il 15 giugno 1215 e successivamente, in una diapositiva, riconosce Francis Drake che morendo lasciò alla regina il tamburo maggiore della sua nave ammiraglia sul quale venne poi registrato il noto segnale di radio Londra. Con prontezza ricorda i nomi dei cinque sovrani della Casa dei Tudor: Enrico VII, Enrico VTTT Edoardo- VI, Maria detta la sanguinaria ed Elisabetta; in un'altra diapositiva sulla battaglia di Blenheim indica lo schieramento degli eserciti e infine riconosce la scena dei funerali della regina Vittoria. La terza esordiente della serata è la signora Maria Forno residente a Moncalieri e operaia presso una fabbrica torinese. Presenta la terza materia nuova della serata: i gatti. Ha una vera passione per questi animali 'e dimostra di sapere tutto sulla loro vita, e sulla loro indole. Parla con voce bassa ma rivela sufficiente disinvoltura e con alcune spiritose battute si acquista la simpatia del pubblico. Sa che generalmente i gattini che nascono con gli occhi aperti non sopravvivono e riconosce la razza_ di alcuni magnifici esemplari di gatti che le vengono mostrati: bì tratta di persiani azzurri. La « valeriana > è l'erba che piace molto al domestico felino e ricorda pure che, secondo una leggenda, Dio fece nascere 11 gatto dallo starnuto di un leone. Nessuna delle otto domande trova impreparata la bra-ua operaia Forno che supera brillantemente la prova. La sfilata delle vecchie conoscenze è aperta dalla studentessa in lingue triestina Marina Astrologo, esperta di civiltà incaica. La giovane candidata è entrata la prima volta in cabina per la doman¬ ddndtvstfdsdltsrip da da 640 mila, ma non ha fortuna. E' poi la volta dell'impiegata romana Mirella Campa, appassionata di pittura italiana dal XIII al XIV Secolo. Le viene mostrata una riproduzione di un'opera pittorica di un maestro trecentesco. Il dipinto è di Jacopino di Francesco di Bovesi e si trova conservato nella Pinacoteca di Bologna. La signora Vera Scarpellini, venuta da Pisa per rispondere sulla mitologia greca romana è la seconda ed ultima vittima della serata. Giunta a quota 1 milione 280 mila lire, cade sulla seguente domanda: «Apollo ebbe da due ninfe due figli indovini. Vogliamo sapere i nomi delle due ninfe e dei due figli ». Ricompare poi la studentessa Beatrice Umbriano, per la domanda da 1 milione 280 mila livx. 3Nl calcio. « Quale fu quel giocato-e italiano che nelle vittoriose Olimpiadi di Berlino segnò il maggior numero di reti nella stessa partita? ». Fu il mezzo-destro Biagi che nella partita Italia-Giappone segnò quattro reti. E' poi la volta della candida- ta siciliana Mela Mondi che deve rispondere sulla storia della sua Regione per 2 milioni e mezzo. Deve sapere i nomi dei quattro vicari che dovevano reggere il regnò in nome di Maria d'Aragona ancora in minore età; quale di questi quattro tentò un accordo matrimoniale per la regina e chi avrebbe dovuto sposarla. I quattro vicari erano Artale d'Aragona, Manfredi Chiaromonte, Francesco Ventimiglia e Guglielmo Peralta; del matrimonio si occupò Artale d'Aragona e lo sposo doveva essere Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano. • C. D. La contessa Ines Berta e il droghiere di Savona Aldo Barbadoro (Telefoto) L'operala di Moncalieri, Maria Forno, con il gatto di cui ha indovinato la razza (Telef.)