Prossimo incontro tra Martino e Gronchi dopo io vicende del messaggio bloccato di Vittorio Gorresio

Prossimo incontro tra Martino e Gronchi dopo io vicende del messaggio bloccato Prossimo incontro tra Martino e Gronchi dopo io vicende del messaggio bloccato Voci su un movimento di diplomatici: il Segretario generale di Palazzo Chigi sarebbe nominato ambasciatore a Londra - Non confermato il viaggio a Teheran del Capo dello Stato Roma, 12 aprile. Martedì prossimo, 15 aprile, il ministro degli Esteri on. Martino si incontrerà in Quirinale con il Presidente della Repubblica. Dopo una lunga interruzione dei noi mali rapporti d'ufficio l'occasione sarà data dalla colazione d'onore che il Capo dello Stato italiano offrirà quel giorno al signor Asgeir Asgeirssonn, Presidente della Repubblica Islandese, che è attualmente gradito ospite di Roma. Si afferma negli ambienti ufficiosi che anche incontri di natura puramente cerimoniale, come sarà quello di martedì venturo, possono giovare alla trattazione degli affari politici correnti: ci è stato detto, infatti, che dell'argomento vivo in questi giorni — 1 rapporti fra il triangolo Quirinale-ViminalePalazzo Chigi — si è fruttuosamente parlato anche in occasione di alcuni incontri Gronchl-Segni, che non erano udienze di tabella: 11 4 aprile, per esemplo, quando si ebbe il giuramento del nuovo giudice costituzionale prof. Sandulll; e il 26 marzo quando il Presidente del Consiglio si recò per una visita privata nell'abitazione di Gronchi in via Carlo Fea. C'è quindi da aspettarsi che vengano anzitutto confidenzialmente chiarite le voci che stanno correndo in questi giorni a proposito dell'ambasciatore Rossi-Longhl, segretario generale del Ministero degli Esterl. Di lui, che fu indicato il primo responsabile dell'operazione che portò a « bloccare » l'invio dei famoso messaggio di Gronchi ad Eisenhower, erano state annunciate nei giorni scorsi le dimissioni, e quindi subito smentite. Si è allora ripiegato su una versione più moderata, ma non meno suggestiva, affermandosi che il segretario generale del nostro ministero degli Esteri si sarebbe per ora concessa una vacanza diplomatica recandosi in Sicilia In coincidenza con le ferie pasquali ed in attesa che la sua sorte venisse definita. Di qui illazioni che stasera ancora vengono raccolte da talune agenzie di estrema destra e di estrema sinistra (come, rispettivamente, la < Informazione Italiana > e la <Kronos>), secondo le quali, in conseguenza di un vero terremoto diplomatico, l'ambasciatore Rossi Longhi verrebbe destinato a Londra; l'ambasciatore a Londra, conte Zoppi, dall'Inghilterra al- l'ONU; e il nostro rappresentante presso le Nazioni Unite, Vitetti, probabilmente sacrificato. A sostituire Rossi Longhi si dovrebbe cercare, per le funzioni di segretario generale del Ministero degli Esteri, un diplomatico che dia meno irriducibilmente « atlantico » dell'attuale titolare: e a questo punto gioverà fermarsi nella elencazione delle voci per sottolineare quanta assurdità sia riscontrabile in quest' ultima induzione. In ogni modo, è stato fatto sapere che le vacanze pasquali siciliane dell'ambasciatore Rossi Longhi fanno parte di un programma familiare prestabilito un mese fa, allorché in casa Rossi Longhi si pensò di far coincidere con un breve congedo del capo famiglia un corto periodo di ferie che avrebbe avuto nella prossima settimana il Aglio Fabrizio, anch'egli diplomatico, in servizio alla nostra rappresentanza presso la NATO a Parigi. Il cosiddetto, o supposto, caso Rossi Longhi dovrebbe, insomma, considerarsi chiuso o mai esistito: ma ulteriormente si parla di problemi della politica estera italiana in relazione all'annuncio che sarebbe venuto da Teheran che l'on. Gronchi avrebbe deciso di compiere il 15 maggio la sua visita, già rinviata, alla capitale iraniana. In .realtà, si informa che da Teheran non è venuto un vero annuncio ufficiale di questo genere: colà sarebbe stato detto soltanto che lo Scià ha predisposto di assentarsi dalla sua capitale 11 20 maggio. Se perciò Gronchi volesse andare a visitarlo, termine ultimo sarebbe il 15. Non è detto, però, che fino ad ora sia stato stabilito qualcosa in questo senso, ed a Palazzo Chigi si è piuttosto indotti a smentire un programma del genere. Si è portati, anzi, a credere che se 11 tema e tornato d'Improvviso di attualità, ciò è da attribuire al fatto che per molti è grande l'Interesse di far parlare, come che sia, dei rapporti fra l'Italia e l'Iran in giorni come questi che son pieni di voci sulla possibile conclusione di accordi fra i due Paesi per la ricerca e lo sfruttamento da parte nostra di petroli persiani. Basterà segnalare la coincidenza per far comprendere quanto sìa irriguardoso in questo momento il tentativo di speculare sul significato di pos¬ sibili viaggi del Capo dello Stato: e di ciò appunto avrebbero parlato, in un breve incontro avvenuto oggi a Palazzo Madama, l'on. Segni e l'on. Martino. Il Ministro degli Esteri aveva del resto avuto occasione, nella stessa sede del Senato, di riaffermare in aula una delle direttive fondamentali della nostra politica, e proprio una di quelle che troppo facilmente sono dichiarate inoperanti e inadeguate da parte dell'opposizione: cioè la nosf"i fedeltà allo spirito ed alla lettera della carta delle Nazioni Unite. Era in discussione il disegno di legge relativo all'esecuzione dello Statuto dell'ONU firmato a San Francisco il 26 giugno 1945, che l'Italia ha accettato all'atto della sua ammissione nell' organizzazione mondiale. Dopo brevi parole del sen. Santero (d. c.) e del relatore Bortolo Galletto (d.c), ha parlato il Ministro per invitare il Senato all'approvazione, osser¬ vando che si deve avere maggior fiducia nell'autorità dell'ONU come strumento per risolvere le controversie internazionali: « delusioni come quelle avutesi in occasione degli avvenimenti d'Ungheria — egli ha detto — non debbono incrinare la nostra fiducia. La stessa creazione di un nucleo di forze militari dell'ONU nel Medio Oriente, può considerarsi come il principio di migliori sviluppi per l'affermazione di un organismo in cui l'elemento primario è rappresentato dalla forza morale >. Si è anche riunita la Commissione speciale della Camera per l'esame dei trattati del Mercato Comune e dell'Euratom, ed essendosi constatato che ancora oggi non è stato distribuito ai parlamentari 11 testo dei trattati, si è deciso di indire una nuova riunione dopo le ferie pasquali. Vittorio Gorresio