Grave crisi di governo ad Amman per le dimissioni del Primo Ministro

Grave crisi di governo ad Amman per le dimissioni del Primo Ministro Tutte le strade della Giordania presidiate dalle truppe Grave crisi di governo ad Amman per le dimissioni del Primo Ministro Re Hussein ha vìnto la sua battaglia con il Premier filocomunista, ma la situazione è ora in mano all'esercito che controlla il Paese (Nostro servizio particolare) Amman, 10 aprile. Una grave crisi è scoppiata in Giordania in seguito alle dimissioni presentate oggi dal Primo ministro Suleiman el Nabulsi a re Hussein. Dispacci di agenzie informano questa sera da Beirut e da Amman che le truppe controllano le principali vie di comunicazione del Paese; le strade che portano alla capitale sono percorse da reparti motorizzati e interrotte da frequenti blocchi; nelle città maggiori grava un'atmosfera di guerra. La situazione è estremamente confusa: non si sa se le truppe si siano schierate per 11 giovane sovrano (ciò che pare più probabile) o appoggino il Primo Ministro dimissionario. L'unica cosa certa è che l'esercito è arbitro del Paese di cui controlla i gangli vitali. Il contrasto ira re Hussein .e El Nabulsi era in atto da tempo e concerneva la posizione della Giordania nel conflitto tra Occidente ed Oriente. Nabulsi, filocomunista, era considerato il simbolo di una stretta alleanza tra la Giordania e l'Egitto, mentre il giovane sovrano /Hussein ha compiuto recentemente £2 anni) nutriva simpatie politiche, sia pure con qual che riserva, per il mondo occidentale. Il contrasto divenne più acuto una settimana fa quandi il capo del Gabinetto reale El Talhuni si recò al Cairo in missione segreta per consegnare a Nasser un messaggio di re Hussein del quale il Primo ministro giordano non sarebbe stato al corrente. Già in quella occasione coxse voce che El Nabulsi si fosse dimesso. Il sovrano aveva inoltre as sunto un atteggiamento deciso nei riguardi dell'influenza comunista in Giordania; ciò nonostante, ti governo solo pochi giorni fa concordò con l'Unione Sovietica di elevare le rispettive rappresentanze diplomatiche al rango di ambasciate. Il conflitto tra governo e corona era insanabile. Hussein chiese le dimissioni a El Nabulsi. Oggi le ha ottenute con una lettera in cui il Premier dice tra l'altro: < Il capo del Gabinetto reale mi ha trasmesso il voto di Vostra Maestà perché io rassegni le dimissioni, ciò che faccio con la presente >. La prima reazione alla crisi del governo giordano (del quale imiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iii facevano parte molti elementi filocomunisti oltre a El Nabulsi) si è avuta in prima sera con l'annuncio che il primo aiutante di re Hussein, Mohammed Maaytah, era stato promosso generale con decreto immediato del sovrano, e nominato direttore della sicurezza pubblica, vale a dire comandante in capo delle forze di polizia. Era forse il primo segno che la situazione, se non stava già precipitando, non era punto tranquilla. A tarda ora, come s'è detto, si apprendeva che l'esercito stava rapidamente assumendo il controllo del Paese. Non si sono avute notizie di disordini o scontri. a. p.

Persone citate: Mohammed Maaytah, Nasser, Re Hussein, Suleiman El Nabulsi