Un piano pluriennale a favore degli agricoltori

Un piano pluriennale a favore degli agricoltori Un piano pluriennale a favore degli agricoltori L'annuncio di Segni ai coltivatori diretti - Nuovi stanziamenti per la bonifica ed i miglioramenti fondiari, sviluppo dell'istruzione professionale (Nostro servizio particolare) Roma, 10 aprile. Un piano pluriennale per l'agricoltura, tendente a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni rurali, è stato annunciato oggi dal Presidente Segni durante la cerimonia al Palatino per l'inaugurazione dell'undicesimo congresso dei coltivatori diretti. « La base essenziale dell'economia italiana è l'agricoltura — ha detto Segni — e dobbiamo difenderla contro ogni insidia, soprattutto combattendo la mentalità che considera la piccola proprietà contadina come un declassamento tecnico. Anche in Paesi progrediti come la Danimarca le piccole imprese contadine sono molto numerose e si avvantaggiano di un continuo progresso tecnico ». Parlando del Mercato Comune, Segni ha detto che sarà uno strumento decisivo per allargare ancor di .più l'Istruzione professionale e ha aggiunto che sono stati — e saranno — stanziati altri fondi per la bonifica e i miglioramenti fondiari, per favorire la viticoltura, la coltura della canapa e la zootecnica. Altri provvedimenti verranno presi nella cornice dell'annunciato piano pluriennale per « ristabilire un equilibrio che si è rotto a danno della nazione, in quanto anche le altre categorie hanno interesse a vedere sviluppato il reddito agricolo. < La funzione della piccola proprietà coltivatrice è insostituibile nella competizione internazionale — ha concluso Segni —; e dobbiamo preoccuparci del rafforzamento delle imprese contadine e del loro progresso tecnico. Per quésto abbiamo preventivato lo stanziamento di somme notevoli per l'istruzione professionale e abbiamo adottato provvedimenti per i miglioramenti fondiari >. Ai quarantamila coltivatori diretti, riuniti nello stadio domiziano mentre su Roma infuriava una violenta bufera di vento, aveva parlato in precedenza l'on. Bonomi prendendo posizione sulla riforma dei patti agrari e dichiarando che non è possibile prendersi la responsabilità di far cadere il Governo su questa questione. « Agendo così — egli aveva detto — crediamo di far l'interesse dei contadini, i quali Ci dicono: dateci subito qualcosa, dateci un punto d'appoggio dal quale possiamo partire per ottenere quello che ci sarà dato ». Bonomi si propone dunque — e l'ha esplicitamente dichiarato — di far approvare dal Parlamento il compromesso Colombo e di sviluppare poi un'azione per il suo miglioramento. Bonomi ha poi detto che « le cose nell'agricoltura vanno male » ed aveva auspicato la costituzione di uno speciale fondo di rotazione che provveda, con prestiti a lievissimo tasso d'interesse, alle più urgenti necessità delle piccole aziende. Inoltre occorrerebbe varare una legge sulla piccola proprietà contadina, che non soltanto rappresenti un testo unico delle norme esistenti, ma costituisca una vera e propria « charta » della proprietà coltivatrice. Parlando del Mercato Comune, l'on. Bonomi ne aveva ribadito le difficoltà di realizzazione ed i pericoli che comporterebbe, a suo avviso, per gli agricoltori italiani, soprattutto in rapporto alla prevista atbiiiiiiiiiiiiinniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiii associazione al mercato dei territori d'oltremare. Altro problema da affrontare: la ricomposizione dei terreni per la formazione di organiche unità poderali, per cui sarebbero necessari provvedimenti fiscali imperniati sulla esenzione della tassa di trasferimento. e. a.

Persone citate: Bonomi, Segni

Luoghi citati: Danimarca, Roma