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Quattro mesi a un medico per la morte del primario Quattro mesi a un medico per la morte del primario Il prof. Salvini di Casale rimase vittima d'un incidente stradale sull'auto di un collega - Concessi all'imputato i benefici di legge I Casale, 8 aprile. Dopo due laboriose udienze e un sopraluogo, si è avuto questa sera l'epilogo del processo per la tragica flne in incidente stradale del primario di ginecologia presso l'Ospedale civile di Casale, prof. dott. Antonio Salvini. Il Trlbunale, accogliendo la richiesta del P.M. per il minimo della pena, ha condannato per omicidio colposo il medico chirurgo dott. Giuseppe Devasini, abitante alla frazione Roncaglia di Casale, a quattro mesi di reclusione con tutti i benefici di legge. Il dott. Devasini aveva ospitato sulla sua autovettura il ginecologo casalese, in occasione di un viaggio a Torino, il 29 novembre del '54. La sciagura avvenne alla « curva della croce », presso S. Mauro Torinese. Era una rigidissima giornata, il terreno era ghiacciato e mancavano nelle vicinanze le indicazioni di pericolo che ora invece esistono. L'auto — secondo il collegio di difesa — sbandò sul terreno ghiacciato, urtò contro un paracarro di sinistra e per il contraccolpo si aperse la portiera destra dell'autovettura di modo che il prof. Salvini venne proiettato fuori della macchina sul terreno ghiacciato, dove trovò la morte. Incidente quindi — secondo la difesa — ineluttabile La parte civile sostenne in¬ vece —- come il P. M. — la violazione dell'articolo 36 del codice stradale: recesso di velocità. Questa seconda tesi ha trovato il ccnscrùiO del Tribunale che/oltre la pena detentiva sopra indicata, ha imposto all'imputato ii risarcimento u li danni verso la parte civile da liquidarsi in separata sede, nonché le spese di costituzione di parte civile nella misura di lire 120 mila.