Scavato un foro tre detenuti evadono attraverso le fogne

Scavato un foro tre detenuti evadono attraverso le fogne Scavato un foro tre detenuti evadono attraverso le fogne Scontavano nel carcere di Firenze gravi pene di reclusione - Vane le ricerche della polizia nei cunicoli del sottosuolo - La tuga preparata da due mesi Firenze. 6 aprile. Una rocambolesca evasione è avvenuta nel tardo pomeriggio di oggi dal carcere di Santa Teresa, situato in via della Mattonaia, all'angolo con borgo La Croce, ove sono imprigionati detenuti che debbono espiare gravi pene. Tre di questi, addetti al reparto falegnameria, servendosi degli arnesi di cui erano in possesso e approfittando della minor sorveglianza esercitata nel loro riguardi, praticavano un largo foro nel pavimento e attraverso questo si introducevano nella fogna sottostante che porta alla vicina piazza Beccaria. La fuga è stata organizzata scientificamente, con molta pazienza e abilità. Nel cortile del carcere esiste un magazzino in cui si trovava una catasta di legna. Proprio sotto la catasta i tre hanno fatto una buca, nell'impiantito, sufficientemente larga perché vi potesse passare un uomo e hanno poi cominciato a scavare a circa due metri e mezzo di profondità, mettendosi in comunicazione con il fognone. Il lavoro di scavo deve essere durato, da un primo calcolo, almeno un paio di mesi. I tre evasi sono riusciti, non si sa ancora come, a portare fuori del magazzino e a far sparire, almeno due grosse carrettate di terra. Non appena scoperta la fuga, veniva dato immediata¬ mente l'allarme ed ingenti forze di polizia erano mobilitate per impedire che gli evasi potessero uscire all'aperto e far perdere così definitivamente le loro tracce. Posti di blocco venivano istituiti nelle strade di accesso alla città e una strettissima sorveglianza era esercitata specialmente all'imbocco dell'autostrada Firenze-Mare sulle macchine che si dirigevano verso Viareggio. Contemporaneamente ai provvedeva a mobilitare anche vigili del fuoco e carabinieri, i quali alla luce di torce elettriche hanno esplorato ogni cunicolo delle fogne. La notizia, sparsasi fulmineamente in città, produceva viva impressione e numerosa folla seguiva con ansia le operazioni della polizia. Gli evasi però hanno battuto le forze di polizia. Percorsa la fognatura fino in piazza Beccaria, essi sono proseguiti lungo il grande fognone che percorre i viali di circonvallazione e, giunti allo sbocco della fognatura in piazza della Libertà, sono usciti all'aperto, dileguandosi senza che nessuno si accorgesse di nulla. In piazza della Libertà la polizia ha trovato tre casacche da recluso abbandonate dal fuggiaschi i quali, evidentemente, dovevano disporre di abiti civili, forse riforniti da complici che erano in attesa. Si pensa '-inche che gli evasi possano aver portato con loro le tute da lavoro di normale color cachi e che appunto in questo abbigliamento siano usciti dalla fognatura non suscitando sospetto alcuno in chi eventualmente li avesse scorti affiorare dal sottosuolo, poiché essi potevano sembrare operai addetti alla manutenzione e al controllo delle fogne. Gli evasi sono Adelmo Miani di 57 anni da Castelvetro di Modena, condannato a 16 anni di carcere; Nello Ravaioli di 45 anni da Forli, condannato a 19 anni e Armando Sartori di 26 anni da Trento, che doveva scontare 11 anni di reclusione. Le ricerche continuano specialmente alla periferia della città e lungo la via Bolognese, ove ;<i presume che i tre possano essersi diretti

Persone citate: Adelmo Miani, Armando Sartori, Ravaioli

Luoghi citati: Castelvetro Di Modena, Firenze, Trento, Viareggio