Settanta passeggeri feriti per lo scontro fra il rapido Roma-Lecce e un'automotrice

Settanta passeggeri feriti per lo scontro fra il rapido Roma-Lecce e un'automotrice incidente ferroviario ieri sera sulla linea Bari'Brindisi Settanta passeggeri feriti per lo scontro fra il rapido Roma-Lecce e un'automotrice Alcuni sono in grave stato - Febbrile opera eli soccorso - Causa della disgrazia: un macchinista non avrebbe visto il segnale rosso diretta a Bari. L'urto è avve- nuto alle 21A0- I /; bilancio del diaustro non è ancora completo e definitivo, ma si ritiene che vi siano set- (Nostro servizio particolare) Bari, 5 aprile. Un grave incidente È avvenuto sulla linea Bari-Brindisi, a circa metà strada fra le due città. Il rapido 55 Roma-Lecce, partito'da Bari alle 20,11, si è scontrato nei pressi della stazione di Egnazia con la intornia proveniente da Brindisi e tanta passeggeri feriti, di cui molti gravi. Per ora non si parla di morti. Secondo una rapida inchiesta condotta dai tecnici ferroviari, l'incidente sarebbe da attribuirsi ad un errore di scambio per cui l'automotrice in servizio locale Brindisi-Bari, invece di far sosta ad Egnazia ha proseguito la corsa. Appena superata-la stazione, davanti la littorina si parò, a breve distanza, il rapido che sopraggiungeva a forte velocità. Il manovratore del grosso convoglio, intravide nel buio i dite faitali di punta dell'automotrice e prontamente azionò i freni per ridurre al massimo la velocità del treno da lui condotto. La, manovra, fortunatamente, riuscì in parte per cui la violenza dell'urto venne di molto attenuata. Tuttavia l'automotrice venne sollevata sui binari e ricadde poi pesantemente. Dall'interno dei due convogli si levarono subito grida di terrore e lamenti di feriti. Alcuni dei viaggiatori erano stati addirittura scagliati fuori dagli scompartimenti ed erano caduti sanguinanti sulla massicciata della linea ferroviaria. Particolarmente violento era stato lo scossone sofferto dalla più leggera automotrice: sembra infatti che i feriti si trovassero tutti su questo con voglio. Subito da Egnazia partivano le prime squadre dì volontari, mentre da Bari si metteva in moto un treno-soccorso con personale sanitario specializzato. Al lume delle torce e d\ potenti fari, s'iniziava l'estrazione dei feriti dalle lamiere contorte della littorina: un'opera pietosa resa ancor più difficile dalla posizione di molti passeggeri che erano rimasti incastrati fra ì rottamt per cui un movimento affrettato avrebbe potuto avere conseguenze gravissime. I primi feriti estratti sono <illllllltlltllllllllllll1IIIIItllllIlllll1IIIIIIIIIIIIIII stati medicati sul posto e poi avviati all'ospedale civile di Monopoli, o a quello di Bari; dei settanta feriti, una quindicina sono piuttosto gravi. Il traffico non è ancora stato riattivato. Sono giunti a tarda sera a Bari, con mezzi dì fortuna, i primi due feriti: la signorina Luisa Federico, di 20 anni e Mario Bavera di 30, entrambi abitanti nel capoluogo. Essi hanno riportato ferite al viso non gravi. Si trovavano tutti e due sulla piattaforma posteriore dell'automotrice e perciò non sono in grado di riferire molti particolari. Tuttavia sono concordi nel dire che la metà anteriore dell'automotrice si è letteralmente schiacciata contro il treno. La signorina Luisa Federico, ricorda soltanto che nella stazione di Egnazia il conducente dette una brusca frenata, ma l'automotrice non si fermo. Proseguì nella sua marcia. « Mentre noi stavamo cercando di renderci conto della mancata sosta — ha continuato — avvenne l'urto, quando eravamo in piena corsa. Per la verità nelle precedenti fermate avevamo notato qualche cosa che non andava: le frenate erano troppo brusche, insolite ed irregolari. L'urto è stato tremendo: ho provato l'impressione di ruzzolare da una montagna. Poi non ricordo più nulla. Mi soni trovata sotto un sedile con un gonfiore al mento ». b. m.

Persone citate: Luisa Federico, Mario Bavera