Aspre polemiche a Parigi su «scandali e atrocità» in Algeria di Sandro Volta

Aspre polemiche a Parigi su «scandali e atrocità» in Algeria * Mentre giunge nolizio del massacro di 25 soldati francesi Aspre polemiche a Parigi su «scandali e atrocità» in Algeria Torturati alcuui musulmani? - Mollct deciderà forse un'inchiesta Le rivelazioni del settimanale Express confermate da un generale (Dal nostro corrispondente) Parigi, 4 aprile. Il ministro residente in Algeria, Robert Lacoste, è arrivato stasera a Parigi per partecipare al Consiglio dei ministri in cui verrà affrontato domani il più delicato dei problemi algerini: quello delle torture cui, secondo numerose denunce, sarebbero stati sottoposti mussulmani da parte stFrpnccbgtdi alcuni reparti incaricati di Pcombattere la ribellione. Un certo contrasto si è verificato a questo proposito in seno al governo. Lo ha occasionato una proposta del ministro della Difesa Nazionale, Bourget-Maunoury, il quale avrebbe voluto colpire con analoghi provvedimenti disciplinari il generale De Biliardière e il generale Jacques Faure; alcuni ministri affermano, invece, che i casi dei due generali non hanno niente a che vedere fra di loro. Jacques Faure è infatti quel generale che fu sottoposto agli arresti di fortezza per aver avuto contatti coii gli elementi estremisti algerini e per aver approvato e incoraggiato i loro piani sovversivi, rivolti a staccare il paese dalla Francia per effettuare poi una repressione spietata. Il generale Faure aveva dunque assunto pubblicamente un atteggiamento politico inammissibile per un militare di qualsiasi grado. Tutt'altro è invece il caso del generale De Biliardière al quale viene rimproverato di aver manifestato in una lette ra, che è stata poi pubblicata, la sua approvazione al direttore dell'Express, Jean-Jacques Servan Schreiber, imputato da vanti al tribunale militare di avere attentato al morale del l'Esercito con la pubblicazione dei suoi articoli, intitolati ■cLieutenant en Algerie >. In quegli articoli, Servan Schreiber ha riferito i fatti cui ha partecipato personalmente durante i sette mesi che è stato richiamato in Algeria col gra do di tenente. Cosicché l'ap provazione del generale De Bollardière ha molta importanza perché egli è stato in quel periodo il suo comandan te diretto. Quando Bourget Maunoury ha proposto gravi sanzioni contro i due generali, altri ministri hanno sostenuto che il caso De Bollardière non può essere risolto in vie disciplinare, perché riguarda fatti ohe hanno vivamente commos- ssnplpesg■immillimi immillimi mmiiimmi so l'opinione pubblica e portato danno al prestigio della Francia all'estero: è necessario dunque che venga fatta piena luce su ciò che ha denunciato Servan-Schreiber e che il su< generale ha poi confermato. Alcuni giornali hanno pubblicato cronache molto dettagliate di questo dissenso all'interno del ministero, però il Presl^"te, del C°nf,gi,° ,ha Afsttnsdsmentito stasera che le discussioni fra i membri del governo si siano svolte secondo S particolari narrati. Guy Mollet ha protestato soprattutto per il tentativo che qualcuno ha fatto per dividere i ministri in due gruppi: uno impegnato a difendere l'onore dell'esercito e l'altro a difendere la giustizia. Non c'è dubbio infatti che la volontà di stabilire ciò che può esserci di vero nelle denunce sulle atrocità compiute in Algeria sta facendosi sempre più strada in ogni ambiente politico. Una delegazione del gruppo parlamentare democristiano è andata stasera da Guy Mollet per chiedergli che sia fatta luce sui fatti denunciati e nello stesso senso hanno agito la Lega dei diritti dell'uomo e altre organizzazioni democratiche. Per parte sua, il prof. Jacques Peyrega, decano della Fa colta di Diritto di Algeri, ha inviato una lettera al ministro della Difesa Nazionale, denunciando nuovi episodi di atro^ cita, per concludere con questa affermazione: «Vorremmo dire ai nostri amici mussulmani che noi siamo la civiltà, l'ordine e il progresso, che è in definitiva con la fiducia, l'amicizia e il consenso che speria mo di mantenere i legami con la Francia». Il governo non può certamente rimanere insensibile di fronte al ripetersi, ormai pressoché unanime, di queste denunce, cosicché viene attribuita a Guy Mollet l'intenzione di proporre, durante il Consiglio dei ministri di domani, l'invio di una commissione in Algeria per compiere un'inchiesta gen.rale sui fatti denunciati. A presiederla sembra che verrà chiamato l'aw. William Thorp, un illustre giurista estraneo a ogni influenza politica. Le polemiche e il disorientamento a Parigi in merito alla situazione in Algeria sono sta¬ iqullSpidlmaLpti accresciuti da una dramma-1 tica notizia giunta stasera da iiiiimimmiimmimimi imi ■ i Algeri: un reparto di soldati francesi è caduto in un'imboscata; 25 militari sono stati trucidati e altri 13 gravemente feriti. Si parla anche di un numero imprecisato di dispersi. E' uno dei più gravi episodi dall'inizio della guerriglia. Sandro Volta