L'Alessandria è stanca e gli avversari aumentano

L'Alessandria è stanca e gli avversari aumentano L'Alessandria è stanca e gli avversari aumentano La «rosa» dei candidati alla promozione in Serie A comprende ormai sei squadre E' in lizza anche il Novara - Solamente il Verona mantiene un passo da primato I risultati ottenuti domenica I scorsa dalle squadre di testa I della serie B hanno un'impor-j tanza che va al di là delle conseguenze appena avvertibili sull'aspetto generale della classifica. La situazione, almeno apparentemente, non sembra molto diversa da quella di una settimana fa: Verona e Catania sono sempre al comando seguite ad un punto dall'Alessandria, mentre il Venezia, quarto a tre lunghezze dalla coppia capolista, è stato raggiunto dal Brescia. I pareggi interni di Alessandria e Catania, quelli esterni di Verona e Venezia e la vittoria in trasferta del Brescia a Messina dicono però che la lotta per la promozione sta entrando in una fase nuova: soltanto una delle tre squadre che si erano alternate finora al comando dividendosi la qualifica di favorite — il Verona — tiene il ritmo da primato, adeguandosi alle necessità del momento e trascurando ogni licenza esibizionistica per badare freddamente al risultato. Le altre due accusano invete un preoccupante cedimento sia fisico che morale, sentono forse le conseguenze della lunga tensione nervosa a cui le ha costrette il ruolo di primaria importanza recitato finora in campionato, ed hanno allarmanti battute a vuoto proprio nel momento in cui dovrebbero fornire lo sforzo decisivo. Inoltre compagini come il Venezia ed il Brescia, che fino a poche settimane fa risultavano nettamente tagliate fuori dalla lotta per i primi due posti, hanno approfittato del diminuito ritmo delle più quotate avversarie per riportarsi sotto e riaccendere le loro ambizioni. Tale considerazione potrebbe anche riguardare il Novara, distaccato di un solo punto dal Brescia e Venezia, ma la posizione degli azzurri piemontesi — giudicata alla luce della media inglese — appare molto meno brillante, per quanto non si possano esclu- ctrfiliezdere miglioramenti sostanziali [resi possibili dall'attuale sta-j to di vena della squadra di Cappello. Mentre il Catania si è visto imporre lo 0-0 da una Sambenedettese rinunciataria per necessità di classifica, sbagliando inoltre il < rigore » decisivo, l'Alessandria non ha saputo far di meglio contro un Marzotto solido e combattivo ma non certamente costretto da una precaria posizione a cercare punti sul terreno dei grigi. Anche l'undici di Spesrone ha avuto un'occasione da i c penalty> evidentissima, ma I l'arbitro, ad un minuto dal-1 la fine, gliel'ha negata. [La squadra alessandrina in- ! somma, avrebbe anche potuto vincere egualmente la partita, |ma se si è ridotta a far ca- dere sull'errore arbitrale tutta | la responsabilità del mancato successo, vuol dire che essa, nel resto dell'incontro ben po-ìco ha fatto per meritarsi i due ìpunti in palio jL'impressione destata negli | osservatori dall'esibizione del-'la squadra grigia è stata in- jdiscutibilmente negativa: lo- ■goratesi per comprensibili mo-jtivi le energie di elementi — come la mezzala Albertelli — iche avevano tenuto in piedi i|l'impalcatura del gioco „ tà campo, l'undici alessandri- no sembra attraversare un pe-jriodo di relativa stanchezza Ifisica e di rilassamento morale: il beneficio acquisito con i tre punti strappati a Busto e a Cagliari, è sfumato con la sconfitta di Verona e i pareggi interni con Como e Marzotto ed ora, venutale a mancare la necessaria fiducia in se stessa, la squadra attraversa un momento assai critico: essa può trovare ancora la forza per reagire ma può anche crollare definitivamente. Questa è una situazione che ha indubbiamente validissime attenuanti, ma è fuor di luogo attaccarsi alle giustificazioni, quando — ad otto giornate dalla fine — c'è ancora tempo per rimediare. A questa linea di comportamento si sono appunto attenuti i re-j sponsabili dell'Alessandria che hanno portato la squadra nuovamente ad Acqui, lontano dall'ambiente dei tifosi e [attuale delle cose ogni errore j può essere determinante, per- nu uan mnuKiiiic uci muoi <= !stanno studiando la possibilità,i; .,„..;„.,!,.„; „,,„, di numerose variazioni allo S^S^LX lui* JSSttrasferta decisiva sul campo K^^rT?»™-1?™!ESSS^iirSK Kilt santiss.ma, perche allo stato iciò il tecnico torinese prende- ;ra le sue decisioni soltanto all'ultimo momento, dopo ma- tura riflessione. ISembra comunque certo il rientro di Vitali a centrattac-;co e di Traverso laterale al :posto di Sniderò, mentre non'è esclusa la sostituzione di'Castaldo con Redegalli. Inol- j tre, se i sanitari lo consenti-jranno, Pratesi potrebbe rim- j piazzare lo stanco Albertelli. ! JE' inoltre importante che 1 alle modifiche tecniche dell'inquadratura si accompagni g- P- 1 paziente opera psicologi-1 ca tendente a restituire alla squadra la fiducia in se stes-ìsa: per vincere a Monza la Alessandria ha soprattutto bi- sogno di ritrovare il morale.

Persone citate: Albertelli, Cappello, Marzotto