Non ancora certa a Rimini la maggioranza delle sinistre

Non ancora certa a Rimini la maggioranza delle sinistre Non ancora certa a Rimini la maggioranza delle sinistre Fra i consiglieri del P. S. I. uno o due sarebbero della corrente autonomista - La bandiera rossa ritirata dal balcone della sede socialista - Un intervento di Nenni ? Rlinini, 2 aprile. L'euforia che i comunisti hanno manifestato ieri sera, non appena conosciuti i risultati delle elezioni, oggi sembra molto attenuata. Non è escluso, infatti, che fra i cinque consiglieri del partito socialista risultino eletti uno o due « autonomisti >. Se cosi fosse, i comunisti non raggiungerebbero più 1 21 seggi, dei 40 del Consiglio, necessari per assicurarsi l'amministrazione. La bandiera rossa che ieri sera era stata esposta anche al balcone della sede del PS1, oggi non vi appare più. Da un « consuntivo > elettorale appare infatti evidente che il PSI presentatosi da solo, ma in netta polemica nei confronti del PSDI — è stato il più « salassato >. Ha perduto, infatti, ben 1346 voti dal maggio dell'anno scorso ed ha ora un seggio in meno (5). Già ieri sera si era avuto sentore di un vivo risentimento nei confronti dei dirigenti del PSI da parte di alcuni iscritti abbastanza autorevoli. Oggi sembra sia giunta da Roma una telefonata direttamente da Nenni e risulta inoltre che sono state intavolate discussioni con esponenti del PSDI e dei radicalirepubblicani. Un esponente della D.C. (la quale ha aumentato i proprii voti di 1627 unità) ci ha dichiarato che « a Rimini è proprio il caso di dire che questa è l'ora dei socialisti. I socialisti dovrebbero comprendere che se non vogliono essere fagocitati dal partito comunista (che ha loro tolto circa 900 voti) debbono decidersi — nell'interesse della città in primo luogo e del loro partito poi — ad assumere una posizione di netta distinzione dal partito comunista ».

Persone citate: Nenni

Luoghi citati: Rimini, Roma