Farina supera Rodoni in una contrastata assemblea

Farina supera Rodoni in una contrastata assemblea Mi et coxMgweaalxxo „ delle ciclo.aoalotA lombarde DAL NOSTRO INVIATO Milano, lunedì mattina. Alla riunione delle società ciclìstiche lombarde, dopo che il presidente dell'assemblea Guizzi, simpatico e con una vena di bonario umorismo, ebbe dato comunicazione di una lettera del C.O.N.I. a Farina, ricca di plausi e di elogi, la buriana prese allegramente il via. Doveva essere, nei proclamati intenti, un < congrcssino » di' quelli chiamati < costruttivi >, ma gli attimi, al momento attuale, son troppo accesi per permettere una discussione pacata o concludente. Strillano tutti che « il momento è grave >, che < le modifiche delle carte federali, proponenti un taglio netto fra professionismo o dilettantismo, sono cosi importanti da cambiar struttura alla U.V.I. tnteray, tutti fanno professione della massima serietà di propositi, ma, alla resa dei conti, salta fuori l'eterno ritornello: «A Perugia Farina supera Rodoni in una contrastata assemblea c'è da eleggere il signor presidente. Noi, siamo per Rodoni oppure per Farinaf >. Ieri, a Milano, l'aria si è intorbidata subito, allorché si è discusso se si dovesse parlar prima di queste modifiche al regolamento, o, invece, se dovesse aver la precedenza l'esame delle tendenze prò o contro Tizio o Caio, in vista di Perugia. Un sacco di parole al vento, a riportarle c'è da perdersi in un girotondo senza capo, né coda. Chi affermava, senza tanti peli sulla linyua, che la Lombardia è divisa tra Rodoni e Farina, e che nulla c'è da fare per sanare il contrasto, chi si lamentava che la candidatura Di Cugno si fosse insabbiata piiù o meno misteriosamente, chi chiedeva a Binda che cosa ri fosse di vero in un possibile colpo a sorpresa per acciuffare le redini dell' U.V.I. Toni alti, molta acredine. Binda si conquistava un applauso a scena aperta, confermando la sua intenzione di non entrar nel gioco, ma non per questo l'atmosfera si schiariva, anzi le faccende ancor si complicavano, allorché si tirava in ballo la riunione dell'll novembre. In quella data, Rodoni aveva battuto Farina per H6 voti a US; adesso i fariniani, che avanzavano qualche dubbio piuttosto confuso sull'assoluta regolarità della votazione novembrina, volevano rifar la prova, mentre i rodoniani erano pur il no reciso, chiedevano anzi se Farina davvero volesse presentarsi candidato, dopo certe dichiarazioni su una ipotetica rinuncia nel caso di mancata maggioranza in assemblea. Maggioranza nell'assemblea dell'll novembre o del SS dicembre? Confessiamo di non averci capito più niente, nel < tira e molla > dei seguaci di Rodoni che naturalmente sostencvatio come Farina avesse inteso riferirsi alla assemblea di novembre, mentre i fariniani sostenevano a spada tratta punti di vista diametralmente opposti. Fu a que¬ sto punto che, come succede di solito, fiori d'improvviso un ordine del giorno. Di plauso e di fidyicia a Farina, per la cronaca. Bisognava metterlo in votazione oppure not Un'iradiddio di urli con larvate minacce di tradurre in sonanti sberle le parolacce. Il presidente Guizzi, sul punto di perdei- la pazienza, mise in votazione l'o. d. g. ed t rodoniani decisero di astenersi in blocco, o, meglio, di rifiutare il loro parere. Risultato: S08 voti in favore, 9 astenuti e 137 c in bianco >, poiché i delegati < marca Rodoni > se ne erano andati o erano rimasti zitti. L'uno e mezzo del pomeriggio. Le carte federali t Le due delegazioni lombarde, la fariniand e la rodoniana. si troveranno tnsiema per esaminarle, E ciascuno resterà della sua idea. Prosit! Ma l'ipotesi di un commissario non è davvero campata in aria... Gigi Boccacini

Persone citate: Binda, Farina, Gigi Boccacini

Luoghi citati: Lombardia, Milano, Perugia