Battuto da un goal dubbio il Torino a Ferrara: 1 a 2

Battuto da un goal dubbio il Torino a Ferrara: 1 a 2 H.WIXiO SECCATO MOVIÌI.LI, PELLIg E SAMBEIA Battuto da un goal dubbio il Torino a Ferrara: 1 a 2 UAL NOSTRO INVIATO Ferrara, lunedì mattina. Una littoria che non dà merito ed una sconfitta che fa rabbia, perché il successo della Spai (2 a 1) non può annullare il giudizio negativo sul comportamento della squadra ferrarese, mentre il Torino ha più di una ragione di lamentami del come sono andate le cose in campo, a cominciare dalla dccisionie dell'arbitro di considerare valida la rete segnata, da Sandell, n:i goal ottenuto su azione confusa ed in seguito ad una plateale trattenuta del portiere granata. Uno a uno sarebbe stato il risultato logico dell'incontro, anzi potremmo dire che più giusto sarebbe stato il c nullo > classico 0-0. Nel calcio, purtroppo, non contano i giudizi e le considerazioni, rimangono validi soltanto i goals. Così il Torino ha perso questa partita di Ferrara, una partita che niente ha detto di nuovo sulle due squadre, niente che già non si sapesse: fragile la Spai soprattutto' nella e n mediana, troppo evanescente l'attacco torinese per l'impostazione arretrata di alcuni suoi uomini. Si è lottato molto, questo si, si è lottato con decisione e molta volontà, ma troppo poco è stato fatto per poter portare il discorso sul tema della tecnica calcistica. E' per questi motivi che il pareggio sarebbe stato più accettabile, anche perché proprio nessuno meritava la vittoria* Eppure le pretnesse all'inizio erano buone. Al secondo minuto, fallo di Oanzer su Novelli a pochi metri dall'area di rigore. Batte la punizione lo stesso Novelli, Castelletti tenia la respinta, ma la palla finisce sui piedi di Prenna, che la tocca ancora a Novelli; il secco tocco dell'ala sinistra emiliana manda la sfera in rete. La reazione del Torino è immediata. Ricagni, anche se lento e piuttosto timoroso per la < decisione » degli avversari, cerca di dare ordine al reparto avanzato granata che ora attacca in forze. Rimessa laterale dell'itialo-argentino, Pellis si trova ad una decina di metri dalla porta ferrarese e tenta il tiro a sorpresa. Berlocchi alza le mani per fermare la palla, ma non riesce ad evitare il vareggio (Ti. Due goals in pochi minuti, emozioni che fanno sperare bene. Invece si avrà presto la conferma che né i piemontesi né gli emiliani sono in giornata di vena. I biancazzurri si mettono all'opera allo scopo di creare le condizioni per la vittoria, ma la loro azione è scarsamente precisa. Corrono con molta foga, spinti più,dall'istinto che dal ragionamento, ma senza una logica alla loro fatica. Cercano l'avventura del goal con lunghi passaggi in avanti, sperando che qualcuno o prima o poi riesca ad azzeccare il corridoio giusto che porta a Rigamonti. Non parliamo di idee di gioco, lasciamo stare la tecnica calcistica. Queste cose non c'entrano. E la difesa granata non trova molto difficile operare con sicurezza. Rigamonti è raramente chiamato in causa, Grosso tiene la posizione, Castelletti, il ragazzo esordiente — pur con le logiche incertezze dovute all'inesperienza, fa buona guardia al piccolo Novelli, La cronaca in questo periodo non registra nulla di interessante: alcuni scontri che l'arbitro controlla a modo suo, un paio di tiri con mira sbagliata, U7i errore di Prenna che non sa sfruttare un centro teso di Novelli. Gli avanti torinesi riescono raramente a dar noia ai difensori avversari. Ricagni e Tacchi abbozzano alcune manovre, ma la loro azione è troppo frammentaria. Pellis vorrebbe tentare lo sfondamento, ma raramente può superare il suo rivale, e del resto ha scarso aiuto dai suoi compagni di destra, impegnati piuttosto in azione di controllo a centro campo. Sull'uno a uno si chiude il primo tempo con la netta impressiono che le due squadre non possano far molto di più, ed infatti la fisionomia del gioco nella ripresa non cambiti: attacca la- Spai, si difende il Torino con Armano sistemato in permanenza in zona arretrata. Si susseguono le strane manovre degli emiliani, interrotte a tratti dai contrattacchi torinesi. Siamo comunque di fronte a < tentativi » di gioco: Prenna, il centravanti azzurro, guadagna salve di fi schi dal suo pubblico, né va meglio Villa, specie quando vuol aiutare le azioni d'attacco. Novelli è sempre vivace e più volte mette in difficoltà Castelletti; Di Giacomo e Broccini co7nbinano qualche azione in coppia, e Bandoli (chissà perché relegato all'ala destra) cerca di dare ordine al gran lavoro dei compagni. Tanto correre ma poco gioco, cosi che sembra uno scherzo per i difensori torinesi reggere a quel ritmo. Qualche volta Rieagni va, via in contropiede aiu¬ sf tato da Bodi e da Pellis, ma si tratta di azioni di alleggerimento, condotte per di più con scarsa convinzione. Quando tutti sembrano ormai sicuri che la gara debba esaurirsi con i goals di Novelli e di Pellis, ecco l'episodio chiave, che determinerà il risultato. 40': Ganzer ferma Novelli con una entrata rude qualche metro fuori dell'area di rigore. Fallo con punizione battuta da Broccini; un tiro lungo verso Riga- monti, che sembra pronto alla parata; il portiere granata invece ferma ma non trattiene la palla che scompare fra un mucchio di giocatori. Sono quattro o cinque attorno a Rigamonti, ci sono difensori torinesi ed attaccanti emiliani. Una cosa è certa: Rigamonti è ostacolato e trattenuto. La palla sospinta, non sappiamo da chi, sbuca fuori dalla mischia, e Sandell la, manda in rete. Guarnaschelìi corre verso il centro campo e segna sul suo taccuino che U goal è regolare, Grosso vorrebbe protestare, ma vista l'inutilità della discussione torna sui suoi passi, s'abbracciano quelli della Spai, urlano i tifosi, e sparano i mortaretti jjer l'insperata vittoria. Spai 2 - Torino 1, ma la convinzione che i granata siano colpiti da una ingiustizia è veramente generale. Nessuno infatti può intuire i motivi per cui Guarnaschelìi non è intei-- venuto a bloccare la mischia, che ha chiuso a Rigamonti ogni possibilità di intervenire, nessiwto può trovare motivi validi,' a meno che non si voglia dare all'arbitro la colpa di aver avuto paura del pubblico, che prima aveva accolto alcune sue decisioni con cori d'insulti, che non ci sentiamo di ripetere. La partita finisce su questo episodio, A nulla vale la generosa anche se disordinata azione dei torinesi. Grosso cerca di dare aiuto agli uomini dell'attacco, ma si tratta di azioni convulse, facilmente controllaste dai difensori bianco-azzurri, nonostante un palese orgasmo collettivo. Sbagliano un po' tutti in questi «Itimi minuti, errori da una parte e dall'altra, cosi che non si combina più niente, e la Spai conquista una vittoria, a cui non aveva diritto. ' Giulio Accatino SPAL: Bertocchl: Delfrati, Lucetti; Villa, Dal Pos, Cavallini; Sandell, Brocclni, Prenna, Di Giacomo, Novelli. TORINO: Rigamonti; Castelletti, Brancaleone; Ganzer, Grosso, Rimba-ldo: Armano, Bodi, Pellis, Ricagni, Tacchi. ARB.: Guarnaschelìi, di Pavia. RETI: Novelli (S.) al 2', e Pellis (T.) al 7' del primo tempo; Sandell (S.) al 40' della ripresa. goal segnato da Pellis per Torino a Ferrara, nella partita persa per a 1. (Telef.) •UDINESE - NAPOLI: 2-1 Hanno eegnato: Fontanesi (U.), al 16', Pantalconi (U.), al 19'; Beltrandl (N.), al 44' «empre nella ripresa. Arbitro: Griggi, di Brescai, L'Incontro è stato giocato senza scelta di mezzi, specie nel primo tempo, tanto che numerose sono state le ecorrettezze, in special modo nel primo tempo: TADOVA - ATALANTA: 0-» L'incontro è stato confuso e inconcludente. Nella sua prima fase si è profilata una certa prevalenza di azioni offensive dei padovani, ma nella ripresa le sorti si sono invertite e sono invece stati gli atalantini ad apparire più aggressivi e pericolosi.

Luoghi citati: Ferrara, Napoli, Oanzer, Pavia, Torino