Il problema dei trafori fra Italia, Francia e Svizzera
Il problema dei trafori fra Italia, Francia e Svizzera Il problema dei trafori fra Italia, Francia e Svizzera Rapallo, lunedì mattina. Ha svolto i suoi lavori a Rapallo nel giorni 10 e 11 corrente il II Congresso dell'ottantesimo distretto del Rotary Club Internazionale, al quale hanno preso parte trecento delegati di tutta Italia. Al tavolo della presidenza sedevano pure l'on. Piola, sottosegretario di Stato alle Finanze, e 11 gr. uff. ing. Chiodi, presidente del Touring Club. Nella seduta di chiusura il congresso ha votato due mozioni: la prima del dott. Rusca, indirizzata a chiedere ai Clubs Rotariani il maggiore appoggio a favore dèlie iniziative del giovani; la seconda, ad opera dell'avv. Maggio, per insistere sul problema della viabilità nel territorio dell'ottantasettesimo distretto del Rotary, che è squisitamente di frontiera, problema che deve essere affrontato con visione organica, tenuto in considerazione il fatto indiscusso che la Liguria, il Piemonte e la Lombardia indirizzano e sostengono gran parte dell'economia nazionale. Conseguentemente dovrebbero essere avviati a conclusione gli studi per i necessari trafori tra l'Italia, la Francia e la Svizzera. La mozione conferma la necessità vitale di una migliore sistemazione stradale con la Francia, richiede proseguimenti per la Via Aurelia, chiede che venga .affrontato con serietà di intenti il collegamento transappenninico con il Piemonte Orientale e la Lombardia, secondo il progetto già tecnicamente preparato per la realizzazione della autostrada Serravalle-Milano<;hìasso, tenuto conto degli interessi delle zone di Biella, Casale, Novara e Vercelli, ed anche della Serravalle-Tortao. La mozione, che dopo alcuni interventi e chiarificazioni è stata approvata all'unanimità, conclude richiamando alla necessità di risolvere la litoranea Sestri Levante-La Spezia, per poi dare uno sbocco al mare anche a Parma,
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