I grossi calibri della filatelia riuniti in congresso a Salsomaggiore

I grossi calibri della filatelia riuniti in congresso a Salsomaggiore I grossi calibri della filatelia riuniti in congresso a Salsomaggiore Strane storie di francobolli e un clamoroso errore delle Poste italiane Nostro servizio particolare Salsomaggiore, lunedi mattina Gli addottorati della filatelia, cioè i periti, pare che siano solo una trentina in tutto il mondo. Venticinque di loro sono convenuti qui a Salsomaggiore per assistere alle manifestazioni filateliche internazionali e partecipare con collezionisti e studiosi al congresso della loro federazione, che per la prima volta ha eletto in Italia il domicilio dei suoi lavori. Chiusa la stagione termale, dopo gli ospiti venuti a « passare le acque », la cittadina parmense accoglie ora gli ospiti (circa trecento) che sono venuti con lenti e pinzette « a passare i francobolli ». Dello stato maggiore della filatelia mondiale, c'era persino il conservatore filatelico della Regine d'Inghilterra — si sono apprese interessanti storie, tali da indurre in tentazione di diventare collezionista anche la persona più refrattaria. Ri-ferirle tutte è imposHitstle, si può accennare soltanto alle principali. Il francobollo, come lo con |qu, j aci copiamo oggi, è abbastanza Igiovane: è nato nell'Inghilterra vittoriana il 8 maggio 1840.1 Il suo babbo fu Rowland Hill e la sua mamma appuunto la Regina Vittoria, Da allora ha fatto molta strada non soltanto per la sua utilità pratica, ma per il caldo affetto dei collezionisti, il primo del quali si può considerare forse l'anonimo inserzionista del Times che già nel 1841 invitava i lettori a mandargli francobolli usati. L'epoca d'oro della filatelia fu quella di' Giorgio V, del tedesco conte Filippo Ferrari de La Renotière, che viveva a Parigi, dell'industriale americano Hind, che, in un'asta, ebbe la soddisfazione di soffiare a Giorgio V — temibilissimo concorrente — il famoso British Guyana, e per giunta con la modesta spèsa di 325 mila franchi. Fra quella, naturalmente, anche la stagione d'oro dei falsificatori: la filatelia era nella fase dilettantistica e le lampade di _ larzo e le altre -scientifiche acquisizioni dei giorni nostri non erano ancora saltate fuori a smascherare, con crudele precisione, le più sottili misti- flcazlonl. Fra 1 falsificatori di gran classe il ginevrino Francesco Fournier, morto nel 1927, è ricordato come 11 più abile: fu un vero poeta della falsificazione, tanto che vendeva le sue creazioni come Imitazioni d'arte. "Secondo nella gerarchla, molti considerano Jean De Sperati, di origine toscana, che ha adesso 85 anni, vive ad Aix-les-Bains e, recentemente, ha ceduto la sua produzione, per la rispettabile somma di dieci milioni di lire, alla British Phylatelic Association ottenendo così un ambito riconoscimento ufficiale e facendo scoppiare, nello stesso tempo, un grosso scandalo tra 1 filatelisti puritani di Londra. E, ancora in fatto di curiosità, un'altra notizia raccolta fra tecnici ed amatori. Il primato mondiale per 11 francobollo più sbagliato, è stabilito nel lontano 1903 del «Colombo con 11 cannocchiale », di St. Kitts-Nevis. Questo primato però pare che sia crollato. Le nostre poste sarebbero rlu sclte a demolirlo, a giudizio di parecchi esperti, con il fran cobollo per il 50° anniversario della galleria del Semplone. Il nuovo campione mondiale, fra le altre madornalità, presenta infatti una vaporiera, mentre la linea del Sempione ha funzionato a elettricità da quando è stata inaugurata. E quanto ai problemi del periti filatelisti (fra i principali in Italia: i fratelli Piena di Roma, Guglielmo Oliva di Genova e Giulio Bolaffi di Torino, animatore e ideatore dell'assise internazionale salsese) in varie seduti, i venticinque magistrati della filatelia, ca peggiati dal signor Lucien Berthelot, che è il presidente della Federazione internazionale filatelica, hanno sottolineato la opportunità di più assidui rapporti fra loro, di lavorare insomma più uniti per arrivare a una maggiore unità di giudizio. I francobolli, quando portano la loro firma — che qualche volta, naturalmente, è falsificata — sono come un assegno < coperto >. E' dunque molto importante che l'assegno possa circolare tranquillamente non solo nelTaese dove è stato emesso, ma deppertutto, senza incontrare difficoltà. Giuliano Lenzi

Luoghi citati: Genova, Inghilterra, Italia, Londra, Parigi, Roma, Torino