Una nota degli industriali sulle cifre dell'on. Di Vittorio
Una nota degli industriali sulle cifre dell'on. Di Vittorio Una nota degli industriali sulle cifre dell'on. Di Vittorio L'incremento del rendimento medio e l'aumento dei salari reali - Il presidente della Confindustria fa il bilancio del '56 Roma, 29 dicembre. Una nota industriale replica stasera alle dichiarazioni fatte ieri dall'ori. Di Vittorio nella sua conferenza stampa. Accennando alle cifre dell'incremento del rendimento medio del lavoro nella Industria, la nota osserva tra l'altro che « è estremamente inesatto contentarsi di dividere l'indice della produzione per quello dell'occupazione, senza tener jconto del miglioramento degli'impianti ». Circa l'aumento dei salari reali, la nota osserva che, secondo 1 dati del Ministero del Lavoro, fra il 1948 ed il 1955 « non è stato del 19 per cento come indicato dall'on. Di Vittorio, ma del 56 per cento in termini nominali e del 26,7 per cento in termini reali ». Per quanto si riferisce all'aumento degli utili reali di un gruppo d, società tra le quali la Fiat, la Montecatini, la Pirelli ecc. che l'on-.Di Vittorio aveva indicato nel 529 per cento, la nota rileva « l'evidente errore di calcolo, in quanto l'aumento è del 429 per cento in termini nominali e del 253 per cento in termini reali ». La nota osserva che, rapportato al valore degli impianti portato in bilancio, il complesso degli utili delle predette società, tra i quali sono compresi gli interessi ed una parte del capitale « è stato del 4,26 per cento contro 3,35 per cento del 1948, anno particolarmente sfavorevole e nel quale, tra l'altro, le ore lavorative fatte perdere dall'on. Di Vittorio per scioperi si arano elevate ad oltre 56 milioni ». Circa l'accusa rivolta dall'on. Di Vittorio agli industriali di voler deformare la scala mobile, la nota rileva che « le trattative in corso hanno già condotto ad una intesa di massima su punti essenziali del funzionamento della scala mobile. Se l'accordo formale non è stato concluso, aggiunge la nota, è perché si è insistito, da parte delle stesse organizzazioni del lavoratori, nel tentativo di deformare la scala mobile nel senso di cercare di realiz- zare, mediante modifiche del suo congegno, aumenti salariali e variazioni nell'attuale equilibrio retributivo». Il presidente della Confindustria dott. De Micheli ha fatto alcune dichiarazioni sul bilancio del 1956 ed ha accennato alle ' prospettive dell'anno nuovo. Accennando alle drammatiche giornate del novembre j scorso, conseguenti alla crisi ' "'" o e - di Suez, il dottor De Micheli ha colto lo spunto per affermare che questa dura prova ha consentito di saggiare le possibilità della nostra economia. Si è potuto constatare che in Italia, a differenza di gran parte dei Paesi europei, pure In un più vasto problema di carenza di fonti di energia, si è potuto superare la prova senza richiedere sacrifici pesanti e senza mortificare la produzione. Il dott. De Micheli ha poi affermato che, in parte, l'aumento dei prezzi e del costo della vita che si è avuto nel corso del 1956 è imputabile a fattori al di fuori degli indirizzi della nostra politica economica: prima, un inverno eccezionalmente rigido, dopo gli avvenimenti ti di politica internazionale. Ma occorre chiedersi — ha> proseguito il dott. De Micheli — se veramente si sia fatto tutto il possibile perché una più larga immissione di beni e cioè una maggiore produzione fronteggiasse le maggiori richieste del consumo Benza provocare rialzi di prezzi e senza con ciò determinare aco raggiamenti nella formazione del risparmio. Più volte noi industriali ha detto — abbiamo avuto occasione di ricordare le conseguenze dei maggiori prelievi che lo Stato opera sulle disponibilità di -reddito e che solo in piccola- parte riaffluisconò nel ciclo produttivo e nel dilatarsi della sfera di attività dello Stato, si crea una soggezione agli operatori ad intervenire. Questo si traduce in una minore produzione e quindi in una condizione negativa che influisce sul sistema dei prezzi.
Persone citate: Benza, De Micheli, Di Vittorio
Luoghi citati: Italia, Montecatini, Roma, Suez
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