Le radio onde convertite in luce

Le radio onde convertite in luce Le radio onde convertite in luce Gli esperimenti del prof. Mario Cuiolo dell'Università di Napoli su globi illuminati a distanza - Il curioso episodio di un " inventore „ ligure - Scetticismo degli uomini di scienza Non abbiamo elementi bastevoll per renderci conto neanche in modo approssimativo della scoperta che sarebbe stata fatta dal prof. Mario Olitolo della Facoltà di ingegneria di Napoli, secondo cui globi contenenti gas rarefatti, se investiti da onde elettromagnetiche, svilupperebbero una luminescenza che si potrebbe anche utilizzare come sorgente di luce artificiale. Le personalità degli studiosi da cui proviene questa notizia ci fanno sperare che si tratti di una cosa seria. Ci sia comunque permesso di esprimere un voto: che su questa invenzione si diano subito tutti gli elementi necessari a chiarire se essa esiste veramente e in che cosa consista. Si indichino cioè 1 principi fisici su cui poggia; o se, come qualche volta accade essi princìpi non si sono potuti accertare, si indichino 1 problemi fisici che la scoperta medesima propone agli studiosi. Si dica inoltre fino a che punto 1 fenomeni descritti sono stati accertati e fin dove sono Boitanto sperati; e ci si astenga dell'invocare ragioni di segreto militare o altre ragioni idonee a lasciare la notizia in sospeso e quasi a mezz'aria. Questa nostra richiesta che all'apparenza può sembrare troppo pressante, è motivata da una non lieta esperienza fatta In recentissime occasioni: quando si lasciò credere di aver messo le mani su invenzioni importanti, fondamentali, decisive addirittura; e magari se ne trasse occasione per esaitare 11 genio degli Italiani, i quali, poverissimi di mezzi, avrebbero battuto le agguerrite falangi degli scienziati stranieri; mentre tutto ripiombò poi in un silenzio tombale che mal nascondeva la brutta figura fatta. Per fortuna o per disgrazia nostra l'età in cui viviamo, portandoci ogni giorno sconcertanti novità, facilita la dimenticanza. Due casi ricorderanno i nostri lettori: il primo di un inventore — ligure se la memoria ci aluta — che forse un paio di anni fa annunziò di aver scoperto una nuovissima specie di onde che egli chiamava < magnetoelettromagnetlche > dotate di proprietà inaspettate; e fece accorrere a sé giornalisti da ogni parte e poi si risolse in niente; mentre un altro inventore, che ci aem bra fosse loir bardo, pretendeva da solo senza bisogno di reattori nucleari, ciclotroni e della collaborazione di altri scienziati, di aver inventato nientedimeno che una sua bomba a idrogeno: e questo fu sperimentato per davvero con un cannone da reparti dell'artiglieria, senza che fos sero stati interpellati i valorosi studiosi nucleari che pure abbiamo fra di noi, 1 quali avrebbero evitato alle autorità la brutta figura che ne seguì, L'accendere globi e distanza, se di questo si tratta, non è materia la cui divulgazione possa nuocere alle nostre forze armate; mentre la commutazione delle radioonde in ener. già luminosa sarebbe una cosa scientificamente molto Interessante e probabilmente di pratica utilità. Ma sarebbe bene che la notizia fosse data o smentita, o se necessario ricondotta onestamente alle sue dimensioni effettive, in modo szGnlduinqsrlpnrf„ che non ne nascessero dubbi, equivoci, esaltazioni e delusioni. Didimo sione di energia elettrica senza conduttori dell'ufficiale di Genova, per finire con la luna artificiale del prof. Cutolo, Il quale, senza ombra di dubbio non ha mai pensato una parola di quanto gli si è indirettamente attribuito. Infatti, tanto per entrare nel merito del discorso, dopo questo preambolo che del nostro intervento voleva illustrare 1 moventi, diremo che in sé e per sé il fatto che un pallone con gas rarefatto' emetta luce se colpito da un fascio di radioonde costituisce quel 25 per cento di ovvio cui accennavamo — come sa qualsiasi radiodilettante che vuol verificare se la sua trasmittente funziona. Ottenere tale effetto a 800 metri di distanza, anziché a 10 em. è soltanto questione di potenza. Quello poi che non è invece ovvio, ma fa parte del 75 per cento di panzane, è che la potenza emessa come luce possa essere maggiore (e di quanto!) di quella spesa per irradiare le radioonde eccitatrici. Diamine, il principio di conservazione dell'energia lo si insegna — bene o male — anche in liceo, e crediamo che pochi fisici italiani conservino dubbi sulla sua validità. Stabilito quindi che è perfettamente possibile, e anzi naturale, illuminar palloni al modo anzidetto (modo per certo scarsamente economico) e che non si può escludere a priori il possibile interesse scientifico di slmili studi, diremo ancora che il divinare a colpo sicuro vaste ed importanti applicazioni (militari?) di < illuminotecnica » per tale via, ci sembra, diciamo, leggermente azzardato. Con distinto ossequio, ringraziando per l'ospitalità Firmati: prof. Guido Bonfiglioli; dr. Piero Brovetto; ing. Ugo Farinelli; dr. Filippo Ferrerò; dr. Sergio Ferroni; prof. Augusto Gamba; ing. Luigi Gonella; prof. Renato Malvanò; dr. Roberto Stroffolini. Torino, 28 dicembre 1956. ad un maggiore consumo dell'automezzo, dei combustibili ecc., viene a comportare un aumento del prezzi del pedaggio. Nella mozione, che la Federazione della strada ha approvato ed ha inviato à tutti gli uomini di governo, viene fatto osservare come le proposte di varianti in sede esecutiva dei lavori sono anzittutto causa di arresto dei medesimi, e perciò si raccomanda al governo di dare pronta attuazione al programma secondo 1 tracciati che gli organi tecnici (ANAS) competenti hanno già approvato ufficialmente dopo completo e ponderato esame tecnico - economico, reagendo energicamente alle pressioni che solo varrebbero a ritardare l'attuazione del piano, la cui sollecita realizzazione è destinata ad arrecare un imponente contributo sociale ed economico allo sviluppo del I paese. I

Luoghi citati: Genova, Napoli, Torino