Eisenhower chiederà al Congresso di poter inviare truppe nel Medio Oriente di Gino Tomajuoli

Eisenhower chiederà al Congresso di poter inviare truppe nel Medio Oriente Nel caso che la pace venga minacciata Eisenhower chiederà al Congresso di poter inviare truppe nel Medio Oriente Importante riunione a Capodanno dei capi politici alla Casa Bianca - Washington decisa ad evitare qualunque mutamento territoriale od interferenza sovietica nella zona - Previsto anche un vasto piano di aiuti per i Paesi del Levante .(Dal nostro corrispondente) Washington, 28 dicembre. li giorno di Capodanno il Presidente Eisenhower conferirà alla Casa Bianca con I capi parlamentari, il segretario di Stato ed 1 membri più influenti del suo Gabinetto per discutere là possibilità di chiedere che 11 Congresso lo autorizzi ad inviare, in caso di bisogno, truppe americane per mantenere la pace nel Medi" Oriente. La riunione alla Casa Bianca sarà preceduta lunedi da un incontro fra Dulles ed il segretario generale delle Nazioni Unite Hammarskjoeld, destinato, secondo le dichiarazioni fatte dal portavoce del Dipartimento di Stato, all'esame dell'intera situazione medio-orientale, e non solo di quella creata dai continui ritardi subiti dalle operazioni per la riapertura del Canale. Il Segretario di Stato, che ieri sera ha conferito a lungo sui problemi del Medio Oriente con Eisenhower, considera la « situazione molto seria» per due motivi: perché la diminuzione di prestigio occidentale nel Levante sta determinando in quelle regioni uno stato di agitazione e di rivalità interne ed internazionali che prolungano e peggiorano la instabilità politica; secondo, perché si è ora, finalmente, accertato il pericolo che la Russia tende a riempire il vuoto creatosi con la scomparsa dell'influenza anglofrancese nel Medio Oriente. E' responsabilità precisa degli Stati Uniti impedire che sì verifichi questa pericolosa alterazione dell'equilibrio delle forze. Sinora Washington ha dichiarato che si sarebbe opposta, entro i limiti fissati dalla Carta delle Nazioni Unite, ad ogni aggressione, da chiunque iniziata, nella zona medioorientale. Questo impegno è stato rispettato alla lettera nella recente crisi egiziana. Gli Stati Uniti hanno inoltre dichiarato che avrebbero appoggiato ed assistito militarmente qualsiasi nazione vittima di un'aggressione. Ora, poiché lo stato di irrequietezza esistente in Egitto, Siria, Irak, Giordania e le provate sobillazioni sovietiche fanno temerà che altre aggressioni possano essere perpetrate, gli Stati Uniti intendono mettersi in condizioni di tener fede anche alla seconda di-chiarazione. E' per questo motivo che Eisenhower intende consultarsi con i capi parlamentari per ottenere l'autorizzazione per- 11111111111111111!111 II M111111111111 ! 11 ] 11M11111111 manente ad usare le forze armate americane, senza dover estendere la preventiva autorizzazione del Congresso, come vuole la Costituzione, .per intraprendere quelle operazioni militari che la situazione dovesse richiedere. Con questa decisione — che si prevede sarà approvata senza eccessive difficoltà dal Congresso — il governo americano intende essenzialmente raggiungere tre obiettivi: primo, stabilizzare la situazione medio-orientale avvertendo tutti i Paesi interessati che gli Stati Uniti non si sottraggono alle loro responsabilità e che sono decisi a non tollerare che l'azione pacificatrice delle Nazioni Unite — ancora nelle prime fasi di promettente successo — venga ostacolata e complicata da movimenti irresponsabili; secondo, avvertire ogni aggressore potenziale — ed in modo particolare la Russia — che gli Stati Uniti non tollereranno nemmeno l'alterazione dell'attuale schieramento politico interno e che quindi considereranno come vero e proprio atto di aggressione ogni colpo di stato od ogni manovra di manipolazione politica tendenti a stabilire esclusivi rapporti militari fra una o più Nazioni del Medio Oriente ed una potenza, la Russia, non direttamente Interessata all'equilibrio politico ed economico delia regione; terzo, dare alle Nazioni alleate dell'Occidente e del Medio Oriente la prova che gli Stati Uniti intendono dissipare ogni equivoco sul loro atteggiamento di pacificatori assunto prima della crisi egiziana. L'iniziativa suggerita da Dulles al Presidente avrà, si ritiene, una profonda ripercussione in tutto il mondo anche perché viene dopo il fermo avvertimento di Eisenhower alla Russia che l'invio di c volontari » sovietici nel Medio Oriente non sarebbe stato tollerato e che gli Stati Uniti, in armò" nia con gli obblighi assunti con la carta dell'ONU, si sarebbero opposti ad ogni tentativo del genere. Si rileva che una identica Iniziativa, annunciata quando la Cina comunista si apprestava ad occupare le isolette di Quemoy e Matsu, bastò a stabilizzare la situazione nello stretto di Formosa, sicché n i i o l , o i i o a ì e a e, oaa ti o d asdi te e so r si ritiene che il Congresso aci-|cogiierà ia richiesta presiden- runcOsdtlpcsicromolotsldpstisi r r- ziale. Il Segretario di Stato e alcuni fra i più ascoltati consiglieri di Eisenhower deslderereb bero però che l'iniziativa ame- l|11111 11 MIM MI !111 ! [M11M r 1MI! 1 11111111111111111111111 ricana fosse accompagnata da un ampio progetto di aiuti economici intesi ad aumentare la capacità produttiva del Medio Oriente per confermare ai suscettibili governi nazionalistici della regione che gli Stati Uniti, assumendosi la responsabilità di garantire la pace e la pacifica definizione di ogni controversia, non Intendono sostituirsi semplicemente alla influenza «coloniale» delle vecchie potenze europee, ma aspirano piuttosto a realizzare gli obiettivi delle Nazioni Unite, mettendo a disposizione della organizzazione internazionale le loro cospicue risorse. L'opposizione fra mondo orientale ed occidentale fomentata con ogni mezzo dalla Russia, non esiste nella realtà delle cose, sostiene il Segretario di Stato, e non si deve quindi permettere che questa rovinosa concezione venga irresponsabilmente diffusa fra le irrequiete popolazioni medio-orientali. Considerevoli dubbi esistono però sulla accoglienza che il Congresso darà a questa seconda parte della Iniziativa suggerita da Dulles. Gino Tomajuoli ria » ha scritto in un editoriale), segnerebbe «l'inizio della seconda fase della congiura » contro l'Egitto. Il rappresentante personale di Nehru, l'ambasciatore Krishna Menon, ha avuto oggi un colloquio con Nasser. Menon lascerà il Cairo domani.