Specchio dei tempi di Paolo Monelli

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Un quadro troppo pessimnire? -1 cattolici e Danilo hanno bisogno di aiuto -1 Un lettore ci scrive da Ivrea: * Ho' letto su La Stampa l'articolo di Paolo Monelli sui problemi del futuro e non mi trovo completamente d'accordo con lui. Sono ogni giorno a contatto con ingegneri che studiano e mettono in pratica l'automazione. Nella ditta in cui sono impiegato, vi sono moltissime macchine automatiche, concsco gli operai elv le usano; posso quindi tentare di esprimere alcune idee. « Monelli, nel suo articolo, fa un quadro pessimistico dell'uomo dell'avvenire. Dobbiamo Invece onestamente riconoscere che, come l'avvento della macchina è stato di grande beneficio all'umanità, cosi l'automazione, che non si è ancora completamente affermata, sta portando e porterà grandissimi vantaggi. E' soprattutto merito dell'automazione se nella ditta in cui sono impiegato si è potuto realizzare una sensibile riduzione dell'orario di lavoro; del resto tutte le nazioni più progredite in questo campo, hanno una settimana lavorativa più breve che non in Italia. «L'articolista mostra di confondere l'automazione con la lavorazione in serie, a catena. L'operaio che fa per ore lo stesso movimento, che abbassa una leva, che segue con lo sguardo un quadro luminoso, non realizza l'automazione; anzi, tali monotone azioni sono proprio le più facili da automatizzare, saranno le prime a scomparire. Le operazioni non automatizzabili sono proprio quelle che richiedono estro creativo o capacità artigiane. « Sta scomparendo la classe degli operai che sono parte integrante delle macchine, sta nascendo la classe degli operai che " amministrano " le macchine, veri_e propri operai tecnici; ed io sono convinto che ad un operalo specializzato nella " amministrazione " o riparazione di una macchina automatica occorrano più intelligenza, equilibrio, ienso pratico che non all'artigiano dì quarant'anni fa. I valori morali e spirituali dell'uomo resteranno intatti. « Si dovrà pur notare che, come allo scrittore, cosi anche allo scienziato occorrono ingegno, fantasia, ispirazione; vorrei dire che si scoprirà la poesia della scienza. Perché ciò che crea la opera d'arte è della stessa natura di ciò che fa scoprire la legge fisica. Per concludere, essendo l'automazione una creatura dell'uomo, rimarrà sempre soltanto uno strumento ». Ferruccio Lunari Perito elettrotecnico, impiegato presso la ditta Olivetti. Una lettrice ci scrive da Partlnico: « Noi non abbiamo suscitato un tumulto nel quartiere della < Kalsa » cercando di convincere una donna della inutilità del battesimo, come < La Stampa » ha pubblicato. Non è successo nessun incidente alla « Kalsa ». E 11 motivo del preteso incidente è assurdo. Infatti siamo tutti ferventi cattolici, venuti a raggiungere Danilo Dolci, apposta perché sentiamo la necessità di una testimonianza di cattolici in favore dell'azione di Danilo Dolci, che vediamo altamente cristiana nei mezzi e negli Intenti. Danilo Dolci è ormai ammirato dai cattolici come dal non cattolici e le calunnie locali mosse contro di lui non fanno onore ai calunniatori. « Le nostre Comunità laboriose e pacifiche si chiamano «l'Arca». Ammiriamo, si, Gandhi come difensore dei poveri e liberatore del suo Paese per mezzi purissimi ma egli non è un capo religioso e restiamo, come ho detto, fedeli alla nostra Santa Chiesa ». Lama del Vasto ista sull'uomo dell'avve Dolci - Cinquanta detenute veri maleducati in chiesa Una lettrice ci scrive: « Sono una ex-carcerata, madre di quattro figli e conosco molto bene il grande cuore della Madre Superiora della sezione femminile delle Carceri. Quante volte i miei bambini e mio marito sono stati aiutati, quando io ero detenuta! E non soltanto io, ma tutte quelle che hanno avuto la disgrazia di sbagliare ed hanno espiato alle " Nuove ". sanno quanto fa Suor Giuseppina per le detenute, i loro bimbi, le loro famiglie, durante la detenzione e anche dopo. Quante povere donne le devono della riconoscenza per essere state aiutate a tornare sulla via del bene e dell'onestà! « Ieri sono stata a fare gli auguri di Natale, a Suor Giuseppina e l'ho trovata triste, per non potermi aiutare, ed indaffarata nel cercare aluti. Mi disse: " Pregate il Bambino Gesù, perché mi aiuti a trovare fondi per poter aiutare le mie figliole (cosi Essa chiama le detenute), ne ho cinquanta che hanno bisogno di maglie! E non ho ancora ricevuto niente da nessuno, manca poco a Natale ormai. Questa è proprio l'Opera più dimenticala ". Mi sono sentita un nodo alla gola, per la mia impotenza ad aiutarla, ed allora ho pensato allo "Specchio dei tempi"». Segue la firma. Una lettrice ci scrive: « Appartengo a quel numero di persone che, quando vanno in chiesa evitano di proposito di inginocchiarsi. E' mia abitudine star sempre nell'ultimo banco appunto per non importunare alcuno. Ma vorrei tanto che si sapesse che i veri maleducati non sono quelli che stanno in piedi, ma coloro che appoggiano 1 loro piedi sull'inginocchiatoio. « Sono convinta che gli uomini non stanno in piedi per timore di guastare la piega del pantaloni, ma per timore di sporcarli. E altrettanto pensano le donne che hanno l'abitudine, quando assistono a funzioni religiose, di indossare i loro abiti migliori. Ho osservato però che capita sovente dj vedere i banchi troppo accostati; cosi mancando lo spazio necessario, è quasi Impossibile introdurvisl senza essere costretti a salire sull'inginocchiatoio. Chissà se fosse foderato e un po' imbottito se comprenderebbero finalmente che quello non è un appoggiapiedi? Naturalmente tutti i parrocchiani dovrebbero versare un piccolo obolo ». Carmen Demetri. Pagamento del bollo per auto camion e moto Il Ministero delle Finanze ha disposto che il disco contrassegno della tassa di circolazione scadente al 31 dicembre 1956 sia considerato valido fino al 10 gennaio 1957 per le autovetture, autobus, autoveicoli speciali, autoscafi, rimorchi trasporto persone e motocicli (per i motocicli la tassa potrà essere pagata per 1, 3, 5 o 13 meli) ; '5 gennaio 1957 per gli autocarri, motocarri, motofurgoncini leggeri e rimorchi, 25 gennaio 1957 per i velocipedi con motore ausiliare. L'inizio del pagamenti ha luogo oggi in Via S. Francesco da Paola 20/A e in Via Gfoiltfi 15 per i soci A.C.I. e presso le delegazioni cittadine di Via Carlo Alberto 57; Corso Dante angolo Via Nizza; Via Giuseppe Gru è 4 angolo Corso Regina Margherita 110 Orario: 8,30-12,30 e 15-16.30, tranne i giorni 22. 24 , 29 e 31 dicembre, in cui l'orario sarà 8,30-12,30. Messa per l'Artista — Domani, alle 11,45. a San Tommaso, in memoria di Gian Carlo Camerana, sarà cantala in gregoriano dal Coro dell'Istituto Don Bosco, diretto dai maestro don Stefani.

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