Il mestiere di profeta

Il mestiere di profeta —— NOTIZIE E POSTILLE = Il mestiere di profeta Abbiamo letto quel che pre¬ vedono i veggenti ed i ma- ghi di casa nostra per l'anno prossimo. Non abbiamo nemmeno i rudimenti di quella scienza che serve per intravedere il futuro, ma diciamo subito che le previsioni sono di esasperante monotonia. Insomma niente di nuovo. I nostri veggenti ed i maghi con grande sicurezza svolazzano su tutte le attività umane ed extra umane. Nel primo caso parlano di guerra fredda o di pace calda, di politica, di scandali, di matrimoni e di morti; nell'altro caso tirano in ballo i terremoti, la scarsità dei raccolti (p l'abbondanza), la temperatura, che sarà benigna nell'inverno e canicofare nell'estate. Nell'insieme il quadro del vicino futuro non dovrebbe spaventarci: non ci sarà la guerra generale e il giuoco del « Lascia o raddoppia » perderà di interesse. Sono due punti importanti nella vita internazionale e nazionale. In quanto al campionato di calcio, non avendo nessuna., passione per tale sport, restiamo indifferenti di fronte alla divergenza di opinioni. Sia che vinca la Fiorentina, sia che vinca il Milan, come variamente si predice, noi andremo sempre a letto tranquilli. Ma a questo punto confesseremo che davanti a simili esempi di previsioni, che ad ogni fine d'anno da un pezzo ci tocca leggere, abbiamo certe nostre idee. Anche se qualcuno dirà che i veggenti, prima di parlare, studiano la posizione degli astri o scrutano la sfera magica o interrogano le carte; ed anche se altri vorrà sostenere che ogni fatto, in questa o in qualche altra maniera, si può conoscere perché prestabilito dal destino, noi ugualmente proviamo una buona dose di fastidio. Lasciamo stare tutto l'apparato delle filosofie, tutti gli ammaestramenti della storia, tutte le realtà geografiche, tutte le contingenze economiche, tutte le vanità delle ideologie che gli uomini di studio o di buon senso considerano prima di dettare qualche timida previsione; e restiamo quindi con costoro, che con uguale sicurezza prevedono guerre e matrimoni celebri, cataclismi e morte di personaggi famosi, disgrazie aeree e rivoluzioni. Fanno il loro mestiere, che è antico come il mondo perché sempre l'uomo ha cercato di conoscere il futuro, sebbene questa conoscenza non possa risultargli quasi mai di aiuto. Di fronte a simili affermazioni vediamo molti gridarci contro meravigliati, ed altri scattare in un movimento d'ira con il desiderio di mandarci a quel paese. Eppure, su questa inutilità, bisogna una buona volta convincerci. Per esempio il signor Sciortino, chiamato «Mago d'Italia», ci dice: « In India un fanatico ucciderà il pandit Nehru », e sempre lo stesso mago annuncia: « La morte di una grande personalità commuoverà gli Stati Uniti ». Adesso, sapendo queste terribili cose, che si proiettano nel tempo, se uno desiderasse il contrario potrebbe intervenire per mutare la conclusione di quegli avvenimenti? Il futuro utilmente prevedibile, sia dagli indovini che da noi stessi, se lo misuriamo sui nostri desideri e sulle nostre paure, riguarda altre cose. Il futuro che gli uomini di solito desiderano conoscere è quello minore, anzi diremo casalingo. Sappiamo che molti si rivol gono agli indovini per sentirsi profetizzare se devono intraprendere o no un certo viag gio, se devono concludere c no un determinato affare e per altre cose del genere, facilmente immaginabili. Beati costoro, che pensano d'avere già la loro storia tutta scritta nei libro personale del destino. Non è necessario mu¬ tare di pensieri, compiere ge sti particolari, volere o non volere alcune soluzioni dal momento che basta sapere * come andrà a finire » per poi mettersi al riparo. Di fronte al libro del destino, che costoro pensano già scritto, è quin di sufficiente interpellare chi può leggerlo per conoscere i capitoli ancora inediti della nostra realtà. A questo modo si potrà vivere senza sorprese Ma nella vita, da una certa età in avanti, ci sono già così poche vere sorprese, che proprio non vale la pena di annullarle prima del tempo, se non si vuole correre il rischio di sentirsi già un po' morti. Enrico Emaniteli!

Persone citate: Sciortino

Luoghi citati: India, Italia, Stati Uniti