Cauta soddisfazione in Vaticano per i nuovi accordi con la Polonia

Cauta soddisfazione in Vaticano per i nuovi accordi con la Polonia Iterata ripresa di contatti con il mondo dei satelliti Cauta soddisfazione in Vaticano per i nuovi accordi con la Polonia Concessa la libertà dell'insegnamento religioso nelle scuole e restituiti i conventi alle suore - L'intelligente opera del card. Wyszynski che ha ammonito : "Occorre parlare di doveri più che di diritti,, (Nostro servizio particolare) Roma, 8 dicembre. Le informazioni di fonte polacca su di un accordo intervenuto fra il Governo di Varsavia e l'Episcopato per l'insegnamento religioso nelle scuole, non hanno fin qui suscitato alcun commento nemmeno ufficioso negli ambienti vaticani. Si osserva però che si tratta di una parziale approvazione dei testi la cui discussione era già pervenuta a buon punto quando l'arresto del Cardinale Primate aveva interrotto ogni trattativa. Né arresti, né minacce, né persecuzioni tuttavia mai hanno impedito ai polacchi di manifestare la loro fede e di affollare i templi. Precisamente durante i tragici giorni di Poznan, il più popolare dei santuari polacchi, quello della « Madonna Nera », aveva registrato l'affluenza di un milione di pellegrini. Lo stesso cardinale Wyszyn¬ ski pocht giorni dopo (4 noiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii vembre) aveva riacquistato la libertà ed aveva preannunciato le possibilità di una prima base d'intesa, avvertendo che « occorre parlare di doveri più che d% diritti». Lasciava intendere che egli alludeva ai < doveri dei cittadini verso lo Stato » col soggiungere che l'amor'di patria va esaltato « non con l'eroismo della morte, ma con l'eroismo del lavoro >. Il suo appello e la sua buona volontà non erano caduti nel vuoto e la rapida ripresa delle conversazioni, sugli stessi punti interrotti un paio d'anni fa, fra una commissione episcopale ed una delegazione governativa, era stata sancita dalla consacrazione, per le mani dello stesso Cardinale Primate, di cinque nuovi vescovi destinati ai territori occidentali della Polonia, consacrazione, anche questa, che era stata sospesa in seguito agli avvenimenti. E' evidente tuttavia — si aggiunge da parte di ambienti vaticani rispondendo all'eccessiva importanza che organi di sinistra sembra vogliano attribuire alle informazioni di fonte polacca — che l'accordo intercorso va salutato coti compiacimento, come un nuovo e più chiaro segno di distetisione, ma noti può che considerarsi un primo passo. Occorre infatti constatare se verranno rispettate le assicurazioni < verbali » relative alle nomine dei gerarchi della Chiesa, nomine che debbono essere di esclusiva competenza delle autorità ecclesiastiche e che il governo si limita ad accogliere con un preventivo benestare di natura formale nome è riconosciuto dall'Italia e da altri Paesi. Ma più ancora si auspica che all'episcopato sia garantita piena ed assoluta indipendenza di movimento, di riunioni, né sia sottoposta a limitazioni la pubblicazione delle loro lettere pastorali. Così come non sia turbata la libertà di parola, dai loro pergami, dei parroci e dei sacerdoti. Queste sono considerate libertà essenziali, inderogabili, senza delle quali non può essere esercitata la missione pastorale. In un secondo tempo, si dovrebbe poi raggiungere la libertà di stampa e la libertà della scuola in modo da con¬ sentire il ripristino dei giornali cattolici e la riapertura degli istituti religiosi di educazione. Né dovrebbe essere vietata la libertà di associazione e conseguentemente quindi la rinascita dellAzione Cattolica. Quelli itisomma consentiti oggi non vanno interpretati che come i punti di partenza di un programma che si spera di realizzare sia pure gradualtnente. La rinnovata atmosfera viene dunque sulutata con soddisfazione tanto più viva appena si guarda ad altri Paesi e segnatamente alla Cecoslovacchia ed alla Ungheria dove i vescovi sono in stato di cattività. Cario Richelmy

Persone citate: Richelmy, Wyszynski

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Italia, Polonia, Poznan, Roma, Ungheria, Varsavia