Gronchi all'ambasciatore russo: « Parliamo due linguaggi diversi »

Gronchi all'ambasciatore russo: « Parliamo due linguaggi diversi » Incontri e colloqui del Presidente italiano in visita a Bonn Gronchi all'ambasciatore russo: « Parliamo due linguaggi diversi » Scambio di brindisi tra i capi di stato tedesco e italiano - Heuss: «Troveremo un cammino comune per un felice avvenire» - Risponde l'Ospite: «I nostri due popoli devono essere centri motori dell'Unione europea» - Sono continuate le discussioni per una più stretta collaborazione (Dal nostro inviato speciale) Bonn, 7 dicembre. L'atmosfera di particolare cordialità nella quale si era iniziata ieri la visita in Germania del Presidente della Repubblica Italiana si è andata accentuando oggi sia per lo spirito di amicizia che ha caratterizzato gl'incontri fra gli uomini di Stato dei due Paesi sia per la riscontrata analogia dei rispettivi atteggiamenti di fronte ai fondamentali problemi del momento, sia soprattutto per la comune volontà di non fermarsi a delle enunciazioni generiche ma di giungere ad alcune decisioni concrete. Nei brindisi che il Presidente e il Cancelliere si sono scambiati oggi al termine della colazione offerta da Adenauer in onore di Gronchi — e che costituiscono gli unici due testi ufficiali della giornata — i due oratori hanno tenuto a formulare insieme l'augurio per la realizzazione dell'unità europea. Ha detto infatti il Capo del Governo tedesco: « Signor Presidente, illustri ospiti, in un momento di estrema tensione mternazionale e di drammatici sviluppi ella ha voluto concederci l'onore della sua visita. Come una luce nelle tenebro, nell'oscurità d'un presente tanto turbato si irradia una idea politica costruttiva: l'unione dei popoli europei. Il suo Paese si è impegnato interamente per l'attuazione di quest'alta idea e ha con ciò aggiunto un'altra pagina alle molte comuni della storia italiana e tedesca. Possa la sua visita far sì che i promettenti spunti di questa unione giungano a un pieno sviluppo e i nostri due popoli trovino un cammino comune per un felice avvenire ». Rispondendo, il Presidente della Repubblica Italiana ha rilevato lo spirito di cordialità e di comprensione che ha animato l'incontro di Bonn. « Se in Italia nel passato la Germania era più ammirata che amata — ha detto \l Presidente Gronchi — oggi mentre permane l'ammirazione è sorto accanto ad essa un senso di fiducia e anche di simpatia. illillllKIMIIIIIlllMIIIMIlMMHIMIIIIllM 111111 « E' vero che le amicizie anche tra i popoli si fondano su una convergenza di interessi, ma l'atmosfera creatasi fra i due Paesi è sicura garanzia di una proficua collaborazione. € Non è più questione per l'Italia e la Germania di pensare a posizioni di leadership, ha concluso Gronchi, perché i nostri due popoli debbono sentirsi soprattutto centri moiori per affrettare i tempi di questa unione europea alla quale tutti i popoli d'Europa debbono dare il loro contributo. Al termine del banchetto, il Presidente Gronchi e il Cancelliere Adenauer, assieme ai due 111111111 [ I ■ 1111111 ! 111111 ! 11111111111 [ 111111111111E11 i 111111 ministri degli Esteri Von Brentano e Martino, hanno avuto un nuovo colloquio: il terzo in meno di 24 ore, il secondo non previsto dal meticoloso programma delle visite. Già ieri sera infatti, dopo il pranzo offerto dal Presidente tedesco, era stato lo stesso Heuss ad invitare Gronchi e il Cancelliere Adenauer a riprendere l'esame dei temi già affrontati nel pomeriggio: e la discussione si è protratta più di un'ora. In mancanza di notizie ufficiali e in attesa del comunicato finale di domani sera è stato lo stesso Presidente Gronchi a dare, eon la sua consueta cordia- 11H ] I f 111 ■ ! E11111111111111111 !f 111 ■ 111111111111 f i 11111111) a e e n , e e i e a e a a i o e lità, qualche chiarimento ale. pure naturalmente generico al giornalisti. In base a queste autorevoli dichiarazioni e ad altre informazioni sembra possibile elencare come fin d'ora fissati i seguenti punti: a) l'intesa è completa sulla necessità urgente di ricreare uno spirito di solidarietà europea; b) l'elemento « difesa » è evidentemente di un'importanza decisiva, ma proprio per il suo carattere pregiudiziale è necessario andare oltre; c) il problema è di stabilirne il modo e i mezzi, e si sta pertanto curando la « messa a punto di atti concreti ». E' chiaro che questo indirizzo troverà un primo banco di prova nell'imminente riunione parigina della NATO — che sarà presieduta dal ministro degli Esteri italiano on. Martino — ma esso dovrà improntare la linea di condotta dei due Paesi anche in altri organismi internazionali come la U.E.O. o attraverso quelli in gestione come il mercato comune o l'Euratom (a proposito di questi ultimi due nessuno si nasconde le grandi difficoltà che si oppongono nei vari Paesi, « ma — ha detto l'on. Gronchi — si progredisce ugualmente nonostante gli scettici: gli scettici non hanno mai fatto fare un passo avanti al mondo »). A parte questo aspetto plurilaterale, Italia e Germania sembrano decise a concordare una loro decisa azione in altri campi politici ed economici (« a cominciare — si è ulteriormente accennato — da quello del Medio Oriente »). Senz'altro fa-> vorevoli le prospettive alle nostre dirette relazioni economiche: tutti d'accordo infatti a sollecitare appositi comitati misti di funzionari ed operatori italiani e tedeschi per il raggiungimento rapido di risultati concreti. Dobbiamo infine notare che nella prima delle sue conferenze-stampa, che ha deciso dì tenere periodicamente d'ora in poi, il Cancelliere Adenauer (oltre ad affermare che « occorre fare l'Europa e l'Euratom »), ha dichiarato stasera: € Le conversazioni italo-tedesche in occasione della visita a Bonn del Presidente italiano hanno portato a una completa identità di vedute specialmente per quanto concerne la necessità di vivificare lo spirito dell'alleanza atlantica». Venendo alla cronaca della giornata, sono stati presentati stamane al Presidente italiano tutti i diplomatici accreditati a Bonn. Nel corso del ricevimento Gronchi s'è Intrattenuto anche con l'ambasciatore sovietico Siniinov; al russo che sosteneva essere il suo Paese pronto e disposto ad ogni contatto, il Presidente ha risposto, con la consueta franchezza, che è impossibile trovare qualsiasi accordo concreto quando si parla un linguaggio diverso: e un linguaggio senza dubbio diverso dal nostro è quello dei sovietici, secondo i quali gli avvenimenti d'Ungheria costituiscono un fatto Interno di quel Paese e non interessano affatto le Nazioni Unite. L'ambasciatore, impeccabile nel suo elegantissimo « tight », ha sempre ascoltato e sempre sorriso finché si è accomiatato. Nei pomeriggio 11 Presidente col ministro Martino, le signore e le autorità del seguito hanno visitato la casa di Beethoven, un moderno ostello della gioventù al Venusberg ed è stato quindi ricevuto nel settecentesco municipio, dove ha risposto con parole di ringraziamento al saluto del borgomastro Daniels (che gli ha fatto dono d'un quadro) e ha apposto la sua firma nel libro d'oro della città. Fuori, nella Markt Platz, nonostante la pioggia leggera ma insistente, la folla ha atteso pazientemente per assistere all'arrivo e alla partenza degli ospiti. Domani il Presidente sarà a Colonia, dove riceverà gli italiani colà residenti (ma altri ne arriveranno da ogni parte della Germania, anche orientale) ; in serata rientrerà a Bonn, dove la visita si concluderà con un pranzo e un ricevimento da lui offerti agli uomini di Stato tedeschi. Poi, in frac, e in abito da sera poiché mancherà il tempo di cambiarsi, tutti gli ospiti italiani saliranno nel treno che li porterà domenica mattina a Monaco per l'ultima giornata della prima visita in Germania d'un Presidente della Repubblica Italiana. Il idt Ghi t dll t D Il presidente Gronchi, accompagnato dalla consorte Donna Carla, firma il libro d'oro della città di Bonn (Telef.)