La sconcertante figura del prof. Saccardi protagonista dello scandalo di Camerino di Gigi Ghirotti

La sconcertante figura del prof. Saccardi protagonista dello scandalo di Camerino Si «<y«fr«i?»n«» i tintavi sulla sarto, deli9antichissima atenea La sconcertante figura del prof. Saccardi protagonista dello scandalo di Camerino L'anziano preside della tacoltà di Farmacia ha dimostrato in passato vivace interesse per le sue allieve - Schiaffeggiato da un fidanzato geloso Ora nega, ma le prove contro di lui sono gravi (Dal nostro inviato speciale) Camerino, 28 novembre La piccola università di Ca-merino vive ore buie, tra le più tribolate della siui antimstoria. Fondato nel crepuscolo del Medio .Evo, lo studio cu-merinense si sostenne di secolo in secolo ora facendosi forza d'un breve pontificio, ora d'un rescritto imperiale; Napoleonelo cancellò dal novero degliatenei, ma Pio VII lo rest. Ini a nuova vita. Caddi in sotto icolpi dei regi decreti alcune facoltà; ma altre ne nacquero e ancor oggi è possibile frequentare a Camerino ben quattro corsi di laurea: giurispru densa, scienze, medicina vete- rinarla, e finalmente farmacia.Per dire il vero, l'università non ha mai goduto fama di essere una « piccola Oxford italiana ». Anzi, tra gh studenti inutilmente invecchiati tra i banchi di altri atenei, la via di Camerino si è sempre aperta davanti agli sguardi un po' come la via della speranza \Non già che il tono degli studi llMII1l1II1Ill1IMMIIII1tllllllllI.>tlll lllliriMIII I quassù giustifichi la nomea dt < Refugium peccatorum >. Ci \ racconta il rettore magnifico, I prof. Carlo Bianchi, che molti i studenti, giunti a Camerino Con l'ansia fi; strappare m'i1 fretta la laurea, se ne tornano j indietro delusi, ancor prima di! terminare l'anno accademico. \ Tra professori e allievi le', ] distanze, incommensurabili in j ' altre sedi di più chiara fama, \ 'sono qui assai accorciate. Lai'città è minuscola, e vìve tutta stretta con le sue viuzze e le ile case medievali, intorno all'antico ateneo. Qui la folgore è scoppiata improvvisamente qualche gìor- ! no fa. Sono stati arrestati il \ preside della facoltà di farma- eia, prof. Pietro Saccardi; il direttore dell'Ufficio Imposte di Consumo comm. Enea Marcori; il proprietario della locanda < Trento e Trieste >, Celestino Liberati; ed infine un neo-laureato farmacista veneto, Alfio Giovanni Rizzardi. L'accusa che li accomuna è di I corruzione. Il prof. Saccardi 'ire nell'imbroglio, il locandiere del € Trento e Trieste»; con occhio professionale, il Libe rati sapeva riconoscere tra gli studenti attavolati quelli che soffrivano di inappetenza per incubi o per delusioni scolastiche; nel caso si trattasse di studenti in farmacia, era svel- avrebbe < venduto » un certo numero di promozioni dell'esame di chimica-farmaceutica ad allievi disposti a qualche sacrificio finanziario. Mediato to a strizzar l'occhio e a sug gerire il rimedio. Il prof. Saccardi, l'uomochiave della facoltà, si mostrava inflessibile t < Ci penso io >, annunciava il Liberati. Se lo studente era disposto a metter mano al portafoglio, non era più necessario affaticarsi trop po su testi e dispense. Sarebbe bastata una « parolina » al l'orecchio, e l'inespugnabile fortezza avrebbe ceduto al pri mo assalto. Incaricato di suggerire la magica paroline, era il comm. Marcori, un funzionano dell'I.N.G.I.G. di Camerino, passato indenne attraverso il fuoco dei recenti scandali di cui fu protagonista il suo istituto; toscano come il prof. Saccardi e suo amico personale. In collaborazione con questo gruppetto, il dott. Rizzardi lavorava in altre città, presso studenti perplessi e increduli come <piazzista» di fiducia per l'esame di chimica farmaceutica a Camerino. < Con mezzo milione, promozione assicurata; se non lo so io... >, sembra confidasse il Rizzardi che aveva ripetuto quattro volte l'esame del prof. Saccardi prima di capire da che parte bisognasse aggirare l'ostacolo. Fu uno di questi discorsi a ferire l'orecchio d'un giovane ufficiale dei carabinieri, il capitano Raimondo Raccioppo. Vestito in borghese, fingendosi fratello d'uno studente attardato nel corso di laurea dalla severità del Saccardi, egli entrò m confidenza con il Liberati e gli versò un acconto per t suoi buoni uffici: 60 mila lire in biglietti da 10 mila. Il giorno dopo la sorpresa: le 60 mila lire, contrassegnate foglio per foglio da una sigla convenzionale, furono recuperate dai carabinieri nella cassa d'un istituto locale di credito, dove erano state appena versate non si sa se dal Marcori o dal Liberati. Entrambi passarono subito al carcere, venerdì scorso, mentre il prof. Saccardi sedeva in cattedra per le ultime lezioni della sua lunga carriera accademica. Poche ore dopo, certo per la chiamata di correità dei due pSvdpdrdsmtuslnadArscsrndpbcFpeaeacfsstacl«ba111 f 11111111 ! 11111111L11 ! 1111111 [ I i 1111111111 111:1 ì IM primi arrestati, anche il pre side della facoltà di farmacia entrava in cella. « Io non so niente; con me perdete il vostro tempo >, gridò il professore nella stretta degli interrogatori davanti ai carabinieri. Ma gli indagatori affermano di avere in mano < prove incrollabiliy; e la Procura della Repubblica ha tramutato in arresto il fermo iniziale dei quattro wcusati. L'istruttoria è in corso e il dramma per la piccola università di Camerino incomincia proprio adesso: quanti allievi, e quali, fruirono degli illeciti favori del prof. Saccardi nel corso dei suoi 35 anni di insegnamento da questa cattedra? Le indagini si estendono a Terni, nel Vercellese, nel Veneto, a Roma e altrove, dovunque c'è un farmacista passato in modo singolare sotto le forche caudine dello strabiliante professore. Il peggio si è che, nei suoi primi anni di insegnamento, il Saccardi mostrava un così vivace interesse per le sue allieve che l'indagine rischia di addentrarsi in un terreno ancor più scottante e intimo. Prima drlla guerra, le sue audacie furono un giorno punite a suon di schiaffi dal fidanzato d'una sua allieva: si affilarono le lame, si ricorse ai padrini, ma tutto finì poi senza duello, con un verdetto del < pinrì d'onory. Molte esagerazioni e fantasticherie sono state scritte sull'argomento; e certo fanno bene gli studenti di Camerino ad affiggere per la città manifesti di diffida a chi denigra il loro Ateneo. Ma la catena degli arresti non è ancora chiusa e si teme davvero che, al tirar delle somme, il vetusto studio marchigiano, arroccato sui brevi e sui rescritti di papi e di imperatori, riceva proprio dalle mani di un suo insegnante il più duro colpo della sua storia. Il prof. Saccardi ha 67 anni e una bella zazzera bianca, un sorriso cordiale e carico di simpatia. Fra tre anni egli sarebbe stato posto fuori ruolo per limiti di età; la cerimonia, col senato accademico, toghe e parrucche e il discorso di circostanza avrebbe fatto dimenticare anche un lontano episodio, che offusca anche sotto il profilo scientifico la fama del professor Saccardi. <Ti ho bocciato >, annunciò questi un giorno ad un suo allievo, Giuccarelli, che dà più anni ritentava quella prova. Giuccarelli replicò: « Un'altra volta vado a farmi bocciare da un professore meno asino di lei > Gigi Ghirotti

Luoghi citati: Camerino, Roma, Trento, Trieste, Veneto