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Denuncia per vagabondaggio il marito che fuggi di casa E' TORNATO DALLA MOtiUK DOPO VENTICINQUE ANNI Denuncia per vagabondaggio il marito che fuggi di casa (Nostro servizio particolare) Parigi, 10 novembre. (I. m.) Il Procuratore della Repubblica di Le Puy, cittadina del centro della Francia, ha fatto rimettere in libertà il sessantasettenne Francois Keremen, arrestato due giorni fa per vagabondaggio, in seguito a denuncia della moglie, Rosine Keremen; ella risiede nel paesetto di Vclay; ha 66 anni. Non fu poco stupita, due sere fa, sentendo bussare all'uscio di casa. Era tardi e non aspettava nessuno: « Chi è?», domandò. Una voce le rispose familiarmente: «Sono io». «Chi, lo?», ribatté la donna che, frattanto, apriva automaticamente l'uscio. Il fascio di luce proveniente dall'interno rischiarò un uomo miseramente vestito e immobile dinanzi alla porta con una bisaccia in spalla; prima che egli avesse avuto il tempo di pronunciar;; una sola parola, l'uscio si richiuse violentemente: Rosine aveva riconoIsciuto il marito che l'abban¬ donò venticinque anni or sono, lasciandone un figlio in tenera età; non dette mai più segno di vita. Una sera dell'estate 1931 Francois Keremen usci di casa senza dir nuUa a nessuno e non si fece più vivo. La moglie dichiarò la scomparsa alle autorità e seppe che si era arruolato nella Marina. Bretone di famiglia e di nascita, egli non aveva saputo resistere al richiamo del mare e dell'avventura. Rimasta sola col piccino, Rosine lavorò senza risparmiarsi per allevarlo, senza che nessuno l'aiutasse; invano chiese nel 1945 la pensione di vedova di guerra, essendo corsa la voce che Francois Keremen era morto nell'affondamento della flotta a Tolone. Non fu possibile provare il decesso del marinaio e la pensione venne rifiutata. Rosine e il figlio, diventato uomo, erano convinti tuttavia che fosse morto. Ed ecco che, improvvisamente, dopo più di venticinque anni, perché era povero, vecchio e slnza tetto, ritornava a casa con la tranquillità di uno che è uscito un momento per comperare un pacchetto di sigarette. Dopo aver sbattuto l'uscio in faccia al redivivo, il ricordo del passato si riaffacciò alla mente della povera donna ed i vecchi rancori si risvegliarono: era giunta l'ora della vendetta. Quando non udì più sul selciato il passo stanco del marito che s'allontanava. Rosine corse alla gendarmeria per dichiarare che uno sconosciuto era andato a importunarla. I gendarmi fermarono il vagabondo all'uscita del paesetto; gli chiesero i documenti di identità e come vivesse; non aveva in tasca neanche cin quanta franchi e non seppe dare esaurienti spiegazioni sulle sue attività. Infine venne arrestato per vagabondag gio. Oggi è comparso dinanzi al Procuratore della Repubbli-1 ca, il quale tuttavia, ascoltata la sua odissea. Io ha rimesso in libertà, '