Un'inchiesta dell'O.N.U. sull'Ungheria

Un'inchiesta dell'O.N.U. sull'Ungheria Un'inchiesta dell'O.N.U. sull'Ungheria Si spera che il governo di Budapest accetti gli osservatori neutrali • Le vittime sarebbero 65 mila - Anche la Jugoslavia domanda il ritiro dei russi - Ambìgua dichiarazione polacca (Nostro servizio particolare) New York, 8 novembre. L'Assemblea Generale dell'ONU si è riunita alle 16,56 (ora italiana) per riprendere 11 dibattito siila situazione in Ungheria. Ha preso subito la parola il delegato magiaro Janos Szabo, il quale ha letto una dichiarazione dell'attuale Primo Ministro ungherese Kadar in cui si protesta contro la discussione all'ONU .sull'Ungheria e la si definisce un'interferenza negli affari interni magiari. Nella dichiarazione è detto tra l'altro che l'appello dell'ex-primo ministro Nagy alle Nazioni Unite deve ritenersi ormai superato e si afferma che i combattimenti sono cessati in Ungheria e che la vita nel Paese è tornata normale. La proposta di Szabo è stata dichiarata inaccettabile dal Presidente dell'Assemblea, che ha ordinato di continuare il dibattito. E' intervenuto allora il delegato cubano, Emilio NunezPortuondo, che ha negato che possa ritenersi valida la qualifica del diplomatico magiaro, a rappresentare il popolo o il governo ungherese. Nunez-Portuondo ha aggiunto che Cuba non riconosce il regime di Kadar e si augura che il suo esempio sia seguito da altri Paesi. Il delegato cubano ha quindi dichiarato che quanto viene fatto dalle forze annate russe In Ungheria costituisce una violazione-della Convenzione Internazionale contro il genocidio, approvata anche dall'Unione Sovietica. (Per genocidio s'intende lo sterminio, a scopi politici, d'un popolo). Nunez-Portuondo ha fatto ascendere a 65 mila 11 numero degli ungheresi uccisi dalle forze armate russe. Egli ha aggiunto che li punto di vista del governo cubano è condiviso da molti giuristi internazionali e gode anche dell'appoggio del Vaticano. Con parole roventi di sdegno verso i massacri in Ungheria, si sono associati alle dichiarazioni e alle richieste del diplomatico cubano i rappresentanti dei seguenti Stati: Svezia, Olanda, Irlanda, Portogallo, Cina nazionalista. Spagna, Birmania, Uruguay, Danimarca. Il rappresentante polacco, Henryk Blrecki, ha dichiarato che la Polonia « riconosce ed appoggia il diritto di ogni Paese a decidere il proprio destino e a regolare le relazioni internazionali sulla base della sovranità e della eguaglianza ». Blrecki ha poi spiegato che il voto contrarlo della Polonia alla risoluzione della scorsa settimana derivava dalla considerazione che l'Assemblea Generale non dovesse interferire nel negoziati circa il ritiro delle truppe russe annunciato dal governo di Budapest. Blrecki ha aggiunto che se la risoluzione fosse stata votata paragrafo per paragrafo anziché nel suo insieme, la Polonia avrebbe approvato le parti In cui si proponeva l'aiuto delle Nazioni Unite all'Ungheria. Il delegato della Polonia Henryk Blrecki ha però concluso stranamente sostenendo | l'incompetenza dell'ONU a in¬ tsf3sN terferire negli affari interni di uno stato sovrano e ricordando che il nuovo governo ungherese sta appunto discutendo con l'URSS la questione dello sgombero delle truppe sovietiche dall'Ungheria. Al punto di vista polacco si sono associate Cecoslovacchia, Ucraina, Romania e le altre Nazioni del blocco sovietico Profonda emozione ha suscitato l'intervento del delegato jugoslavo Josa Brilej. Egli ha dichiarato che il suo governo (il primo del settore mondiale comunista che si allontani, per quel che riguarda l'Ungheria, dalla politica del Cremlino) è contrario all'intervento di truppe straniere in qualsiasi Paese. «E' sperabile egli ha detto — che, in considerazione della dichiarazione fatta dal governo sovietico il 30 ottobre, le truppe sovietiche saranno ritirate». Al segretario generale delle Nazioni Unite, dr. Dag. Hammarskjoeld, è pervenuto un cablogramma da parte del Primo ministro Janos Kadar e del ministro degli Esteri Imre Horvath del nuovo governo ungherese installato dai russi a Budapest, in cui si delega Josze Marajai a rappresentare l'Ungheria in sostituzione di Janos Szabo in tutte e due le sessioni dell'Assemblea generale, quella straordinaria, in corso, e quella normale, che s'inaugurerà lunedi prossimo. Hammarskjoeld ha poi annunciato che un gruppo di osservatori delle Nazioni Unite c stato costituito con il compito d'indagare sulla situazione in Ungheria. * Dopo un breve intervallo la riunione ricominciava alle 21,15 (ora italiana). L'Italia ha presentato all'assemblea straordinaria una risoluzione che invita nuovamente il governo sovietico a ritirare le sue forze dall'Ungheria senz'altro indugio, chiede all'assemblea di contribuire a organizzare elezioni libere in Ungheria e invita il segretario generale a proseguire la sua inchiesta sugli avvenimenti ungheresi e a presentare al più presto un rapporto all'assemblea generale. Il delegato italiano ha raccomandato Inoltre che venga istituita una commissione delle Nazioni Unite per l'Ungheria ed ha annunciato che egli presenterà successivamente una proposta per l'in- . vio in Ungheria di una forza internazionale di polizia dell'O.N.U. ' Il Segretaria dell'O.N.U. ha inviato un messaggio al governo ungherese in cui chiede che gli osservatori dell O.N.U. possano liberamente circolare in Ungheria. I tammarskjoeld esprime inoltre il desiderio di una sollecita risposta. Gli Stati Uniti hanno presentato all'O.N.U. una mosione di carattere umanitario, riguardante l'Ungheria, in cui si chiede all'Unione Sovietica di non impedire l'arrivo nel Paese magiaro di viveri e di medicinali destinati alla popolazione sofferente. a. p> Vedere fotografie e servizi in terza pagina sulla repressione in Ungheria.