La polizia sottrae un giovane pazzo alla vendetta della folla inferocita

La polizia sottrae un giovane pazzo alla vendetta della folla inferocita Areva tentato di rapire una bambina «fi tare anni La polizia sottrae un giovane pazzo alla vendetta della folla inferocita E' un "monco,, giunto dalia Sicilia - L'episodio nelle case popolari di via Dina - L'esaltalo sorpreso dalla madre della vittima - Furibonda lotta in cantina - Catturato dalle donne armate di bastoni Ieri mattina un drammatico episodio è accaduto nel popolare caseggiato di via Giacomo Dina 32: un giovane, evidentemente In preda ad un attacco di squilibrio mentale, ha tentato di rapire una bambina; inseguito, è stato catturato dopo violenta lotta e gli agenti di P. S. l'hanno sottratto a fatica al linciaggio. Verso le 11 nello stabllo arrivava un venditore ambulante, Giuseppe Omma, di 19 anni, nato in un paese vicino a Palermo e domiciliato nella nostra città presso un fratello in via Giordano Bruno; da un paio di mesi l'Omma girava il quartière con una cassettina a tracolla piena di stringhe, bottoni, cerniere-lampo ecc. ecc.. Aveva una grave imperfezione fisica, gli mancava cioè la mano sinistra, e tutti l'avevano denominato « il monco ». Mosse da compassione molte donne, anche non avendone immediato bisogno, comperavano la sua merce. Ogni sabato mattina, prima di mezzogiorno, compariva in via Dina 32, ov'era sicuro di trovare parecchie clienti. Alle 11 e 15 era visto salire per la scala C. Andava a suonare il campanello dell'alloggio di una signora che gli acquistava una cartina di aghi e una di bottoni: un attimo dopo lM1t1IllllII1tllllllllllII11IMI[1II1IMIIIIItlllIlllllia incontrava sulle scale una bambina di tre anni e mezzo. Cosa sia passato nella mente dello sciagurato non si sa: l'afferrava violentemente per un braccio e cercava di portarla via. La piccola, atterrila, si ribellava e cominciava a gridare. L'Omma la malmenava, ma in quello, attratta dagli acuti strilli della figlioletta, usciva sul pianerottolo la madre. Il giovane si dava a precipitosa fuga, mentre la donna urlava invocando soccorso con quanto fiato aveva in gola. Intervenivano quattro o cinque cotnqulllne. La bambina, piangente e contusa, veniva raccolta e trasportata in casa. Si scatenava la caccia all'uomo. Sotto il portone vi era Il signor Francesco Priola di 35 anni, domiciliato In via Tripoli 181 e titolare di un negozio di yia De Bernardi, negozio II cui retro dà nel cortile di via Dina 32. Il signor Priola poteva assicurare che l'ambulante non era uscito dalla casa. Rapidamente perlustrava le scale, guardava in cortile, chiedeva notizie di balcone In balcone : nessuno l'aveva visto. Scendeva allora In cantina. Nel sotterraneo semibulo avvertiva dietro un pilastro l'affannoso, respiro dell'Omma. Gli intimava di venir fuori, ma l'altro non obbediva. Quando il Priola faceva l'atto di agguantarlo, reagiva furiosamente. Fra i due si Ingaggiava una feroce lotta senza esclusione di colpi: il negoziante stava per aver la meglio, allorché l'altro, sorprendendolo, gli sferrava una tremenda ginocchiata al basso ventre. Con un gemito il Priola arretrava e s'appoggiava al muro. Ne approfittava l'Opima per guizzar su per le scale. Ma non arrivava In cor¬ TEMPERATURA DI IERI tile. La strada gli era sbarrata da una folla di donne armate di scope, martelli, spranghe di ferro. Il giovane si fermava, Indeciso. Su di lui s'avventava ancora il negoziante che stavolta aveva decisamente la meglio. Con un energico spintone lo ricacciava In fondo alle scale, poi usciva e chiudeva a chiave l'uscio. E Immediatamente telefonava al commissariato di P. S. Mlraflori, Accorrevano un sottufficiale e tre agenti. L'Omma aveva quasi forzato la porta della cantina a spallate e fuori c'erano le donne ad. attenderlo. Il giovane veniva preso In consegna dagli agenti che sottraendolo ad Una dura punizione lo caricavano su di una macchina e lo trasferivano d'ur¬ iiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiii genza in commissariato. Qui l'Omma riconosceva la sua colpevolezza. Il funzionarlo aveva la netta Impressione di trovarsi dinanzi ad un soggetto psichicamente anormale e lo trasferiva alle Nuove in attesa di perizia psichiatrica. La bambina è stata portala al Mauriziano: fortunatamente I sanitari non le hanno riscontrato che contusioni superficiali, guaribili in pochi giorni. Il negoziante Priola racconta com'è stato catturato il pazzo.

Persone citate: De Bernardi, Francesco Priola, Giuseppe Omma

Luoghi citati: Palermo, Sicilia