Eden comunica oggi alla Camera la risposta alleata alle Nazioni Unite

Eden comunica oggi alla Camera la risposta alleata alle Nazioni Unite Eden comunica oggi alla Camera la risposta alleata alle Nazioni Unite Stasera per tv egli rivolgerà un appello al popolo inglese - Rive fazioni di Me Mìlfan I laburisti in una tempestosa seduta di cinque ore rinnovano gli attacchi al governo ammonito (Dal nostro corrispondente) Londra, 2 novembre. Nel corso di tre Consigli dei Ministri e molte ore di conversazione col Ministro degli Esteri francese Pineau, Sir Anthony Eden ha oggi discusso se sia ora meglio per la Gran Bretagna, dopo aver praticamente respinto l'ordine delle Nazioni Unite per un'immediata sospensione delle ostilità, accettare di discutere il piano di compromesso canadese, oppure andare avanti secondo i piani prestabiliti. Da parte militare, a quanto annunciava stasera un portavoce del Ministero francese della Difesa, esistono ormai le condizioni necessarie per uno sbarco di truppe nella zona del Canale di Suez. I/urgenza e la difficoltà della decisione sono immense. Sir Anthony Eden ha promesso di dare una risposta a questo interrogativo per domani a mezzogiorno, quando la Camera dei Comuni si riunirà nella prima seduta tenuta di sabato da sette anni in qua. Oggi comunque egli si è rifiutato d'impegnarsi dinanzi al Parlamento ad accettare l'ordine delle Nazioni Unite e a far sospendere le operazioni militari. L'Ammiragliato ha tutte le navi a te nersi lontane dalla zona limitata dalle isole di Cipro e di Corfù e dalle acque territoriali egiziane, nonché dalla parte settentrionale del Mar Rosso. Il dibattito che s'è svolto oggi alla Camera dei Comuni dalle 11 del mattino alle k del pomeriggio aveva, almeno per l'opposizione laburista, un solo scopo: quello di far presente al Governo l'assoluta necessità d'inchinarsi dinanzi alla condanna della sua azione espressa dall'Assemblea delle Nazioni Unite e attaccarsi, per salvare il prestigio morale del Paese, alla proposta di compromesso che è stata formulata dal ministro degli Esteri canadese Pearson. In termini ancora molto vaghi, ma che possono servire du base delle discussioni, costui ha proposto che venga indetta una conferenza generale della pace fra Israele e 1 Paesi arabi e che nel frattempo la zona venga pattugliata da una forza di polizia delle Nazioni Unite. Al capo della opposizione Gaitskell, che gli chiedeva di dichiarare immediatamente l'atteggiamento del Governo in proposito, Sir Anthony Eden ha risposto oggi di avere bisogno di tempo per studiare la situazione. Un intervento del « leader » liberale, il quale ha definito le Nazioni Unite « il più alto tribunale del mondo », non è bastato a smuovere il Primo Ministro britannico il quale, dopo giorni e giorni di attacchi parlamentari di violenza . inusitata, ha ora l'aria piuttosto incerta e tormentata. L'incertezza e la esitazione sono state il motivo dominante della giornata. Lasciata la Camera dei Comuni, Sir Anthony Eden ha avuto trtia lunga conversazione telefonica col Primo Ministro francese, il socialista Guy Mollet. Eden deve avere espresso chiaramente le proprie esitazioni, perché immediatamente Mollet ha deciso di inviare a Londra il suo'Mini- stro degli Esteri. Il suo scopoufficiale è quello di discutere coi colleghi britannici la situazione che si è creata dopo il verdetto delle Nazioni Unite. Con ogni probabilità la sua missione è di persuadere Eden della necessità di andare a fondo con t piani anglo-francesi. Soprattutto visto che Israele ha oggi annunciato di aver completato le sue operazioni e raggiunto gli obbiettivi che si era proposto. Aspettare ancora vorrebbe dire mancare di raggiungere gli obiettivi anglo-francesi, i Forse la Gran Bretagna -totrebbe rimettersi in modo abbastanza facile da una situazione simile, ma la Francia ne riceverebbe una' scossa assai più grave. A colazione Sir Anthony Eden ha discusso i problemi con Winston Churchill, che già gli aveva dato qualche consi- glio mercoledì sera dopo la riunione parlamentare, nelcorso di una lunga conversa-done alla Camera dei Comu-ni. L'atteggiamento di Chur-chill in questa occasione è fi-nora un mistero per tutti. Poche ore più tardi la tempestosa seduta parlamentare si concludeva senza che Eden e Selwyn Lloyd)fossero ricomparsi: fecero annunciare da Butler che si stavano preparando alle conversazioni con Pineau. Dopo la discussione con Pineau, questa sera, è stato indetto un altro Consiglio dei Ministri. Con ogni probabilità, 11 Consiglio ha discusso la dichiarazione che Eden farà domani ai Comuni. Indiscrezioni ufficiose inglesi ed informazioni semi-ufficiali francesi lasciano prevedere che Londra e Parigi « Ignoreranno» l'ordine deli'ONU, decideranno di proseguire nelle operazioni militari, ma dichiareranno di essere pronto ' a mettere la loro spedizione sotto controllo delle Nazioni Unite, appena venga Istituita una forza di polizia internazionale. II Canceìliere dello Scacchiere britannico, MacMillan, in un discorso tenuto questa , sera ha fatto le prime rivela- zioni sulla decisione finale presa dal Governo britannico durante l'ultimo Consiglio dei Ministri: <In una situazione come quella di Suez — ha det¬ to il Cancelliere — vi erano \l soltanto tre strade possibili, {Anzitutto le nazioni maggior-,\ mente interessate e con la\\maggior responsabilità debba\no agire in emergenza. Secon- do: le Nazioni Unite continuare il lavoro, ma im-\ piegano assai più tempo a mettersi in movimento. Io sa-\ rò tanto più. contento quanto più presto le cose si mette- ; possono^ ranno in movimento. Noi sa- remo soltanto una avanguar-] dia. Il peso di questa operazio- ne è più grande di mianto lai economia del Paese possa per-] mettersi. La terza strada sarebbe stata di non fare nulla e di abbandonare la giustizia in nome della pace e creare il caos. Nei prossimi giorni le cose si svolgeranno rapidamente — ha aggiunto MacMillan — ma io spero che verrà trovata qualche soluzione in breve tempo. Io spero che quando la storia giudicherà questo episodio si dica: "Hanno compiuto degli errori ma hanno avuto il coraggio di agire ">. Fra il pubblico si sono sentite grida ostili, alle quali il Cancelliere ha risposto: «Io non ho paura di Suez ». Una voce fra il pubblico ha risposto: « Ma noi si ». Il celebre filosofo e matematico Bertrand Russell ha inviato al Manchester Guardian questa lettera: « La pazzia criminale dell'azione dei governi britannico e francese contro l'Egitto vergogna per Resta ormai una sola speranza: che gli Stati Uniti-adope- mi riempili dt il mio paese. nunciato che sir Anthony den parlerà domani sera rino tutta la loro influenza per porre termine ai combatti menti e salvarci dalle peggiori conseguenze della follia del nostro governo». A notte tarda è stato anEul Paese alla radio e alla tele visione. r. a.