Per riscaldare le case spendiamo il 20 per cento più dell'anno scorso

Per riscaldare le case spendiamo il 20 per cento più dell'anno scorso JE7' arrivato II fretidio : si accGMX&onMO 1 terxnosifoai Per riscaldare le case spendiamo il 20 per cento più dell'anno scorso L'ultimo "ritocco,, tre giorni fa e un altro è previsto per la fine di novembre - L'antracite è salita da 3200 a 3600 lire il quintale, il coke da 2400 a 2700, la nafta da 2090 a 2450 - Cara anche la legna, aumentata da 1300 a 1700 lire il quintale - Le tariffe per il riscaldamento centrale Di fatto siamo già entrati nell'inverno: la temperatura nelle ore più fredde scende sotto lo zero, le piogge si'fanno insistenti e noiose, in quasi tutte le case il problema del giorno è il riscaldamento. Soltanto una minima parte dei cittadini ha avuto la possibilità di provvedersi per tempo di combustibile. I rivenditori ricevono in questi giorni ordinazioni a migliaia e tutti hanno fretta d'essere serviti. Coloro che si rifornirono di carbone o di nafta in estate, oltre a non avere ora l'affanno per l'acquisto precipitoso, evitano di dover pagare per la stessa merce un prezzo notevolmente superiore. E' di tre giorni or sono l'ultimo aumento — in media dalie 300 alle 600 lire la tonnellata — stabilito per i fossili americani, jugoslavi, inglesi, polacchi, quelli cioè che non provengono dai Paesi della CECA. Ma anche la Comunità siderurgica ha quasi contemporaneamente allineato i suoi prezzi. Per- quanto riguarda la nafta si è avuto il mese scorso un aumento di 100 lire al quintale ed un altro di 200 lire è previsto per la fine di novembre. Complessivamente si calcola che, rispetto allo scorso anno, la spesa per il riscaldamento subisca quest'anno un aumento dal 15 al 20 per cento. Una causa del rincaro, comune ai combustibili solidi e a quelli liquidi, è quella de maggiori costi della materia prima e dei noli marittimi e ferroviari. La conseguenza della situazione espressa in cifre è questa: l'anno scorso il coke da gp.s in pezzatura da 25 a 50 millimetri costava 2400 lire al quintale, quest'anno ne costa 2700; l'antracite costava 3200, oggi è a 3600. Si tratta di aumenti del 12,50 per cento. Discorso sconfortante anche per la legna. In aprile il prezzo medio del faggio e del rovere — le due qualità migliori per il riscaldamento — era di lire 1300 al quintale; ora è salito a 1700 con un aumento del 30 per cento. Il mercato dell'olio combustibile, o nafta come comunemente viene chiamato, non desta minori preoccupazioni. Siamo già saliti da 2090 a 2450 lire al quintale (con un aumento del 17 per cento) prezzo a cui si giunse nello scorso ffccnsnll7sit5vcftscptdcrsdmncdlcpglmnbap3ecncFpicospmsCngvglciiiiiiiiiii!iiiiiiiiiLiitiiiiiitiiifiiriiii febbraio in piena crisi di nafta. Nell'inverno che stiamo- affrontando si prevede per la città di Torino un consumo di circa 300 mila tonnellate di nafta (di cui 130 mila nelle case di abitazione), 200 mila tonnellate di carbone e 60 mila di legna; un complesso di 5 milioni e 600 mila quintali, cioè 7 quintali di combustibile a testa. In città vi sono 14 mila impianti di riscaldamento centrale di cui 9 mila a nafta e 5 mila a carbone; i primi servono 80 mila famiglie e i secondi 50 mila; 40 mila nuclei familiari hanno il termo particolare e 100 mila usano la stufa. Gli impianti centrali, che sono sotto certi aspetti i più convenienti, vengono solitamente affidati in appalto a ditte le quali si impegnano contrattualmente di mantenere nella casa, entro due date stabilite, un determinato grado di calore a un prezzo, per metro cubo, che viene convenuto all'inizio della stagione. In questi giorni si sono conclusi i laboriosi accordi fra le ditte appaltatrici e gli inquilini, resi difficili dall'aumento che le ditte richiedevano. I prezzi variano fra le case grandi e le case piccole. Per la nafta si va dalle 250 lire al metro cubo negli stabili che non superano i 2000 metri cu bi, alle 135 lire in quelli fino a 15.000 metri cubi. Per gli impianti a carbone le quote sono: 315 lire fino a 2000 metri cubi e 190 lire fino ai 10.000 metri cubi. Nella maggioranza dei casi queste cifre lo scorso anno erano più oasse del 20 per cento. Prezzi combustibili al consumatore /rrnn:iin novembrc 1956 1956 Legna forte al q.le L. 1.500 1.700 Antraciti pritnarie grigliate » 3.200 8.600 Coke metallurgies da 20 a 40 mm. > 2.600 2.800 Coke metallurgies da 40 a 70 mm. > 2.450 2.650 Coke gas da 25 a 50 mm. > 2.400 2.700 Coke gas oltre 50 mm. > 2.800 2.550 Fossili primari ester! > 1.900 2.250 Mattonelle lignite estera > 1.750 2.200 Ovuli antracite estera » 2.400 2.750 Nafta densa riscald, grandi impianti » 1.890 2.050 Nafta densa speciale per impianti medi > 2.1,00 2.250 Nafta fluida per piccoli impianti > 2.090 2.450 Per partite inferiori ai 25 quintali il prezzo della nafta deve essere aumentato di 100 lire per ogni quintale.

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