II generale Ambrosio con la moglie travolto dall'automobile del conte Orsi

II generale Ambrosio con la moglie travolto dall'automobile del conte Orsi I Dovevano recarsi a Grazzano per i funerali di Badoglio l II generale Ambrosio con la moglie travolto dall'automobile del conte Orsi Non gravi all'ospedale - Il generale fu capo di Stato maggiore dopo il 25 luglio - Altri incidenti - Proprietaria di bar per sfuggire ad una macchina è uccisa da un'altra - Lungo la discesa del Pino: una "1100,, in bilico sulla scarpata e In un incidente stradale sono rimasti feriti Ieri sera il generale d'armata a riposo Vittorio Ambrosio di 77 anni e la sua signora, Giuseppina Doro. I due coniugi, che abitano in corso Matteotti 28, si erano recati nella chiesa degli Angeli Custodi in via Donati per assistere alla Messa pomeridiana. Alle 18,30 circa erano di ritorno. Proprio davanti alla loro casa attraversavano il corso a braccetto. Pioveva molto forte, il generale reggeva l'ombrello. Come sia esattamente avvenuta la disgrazia non si sa : sta di fatto che nel centro della strada I signori Ambrosio venivano investiti e gettati al suolo da una macchina guidata dal conte ing. Alessandro Orsi di 57 anni, domiciliato in via Sagliano Micca 1 (figura assai nota nella nostra città per aver ricoperto cariche amministrative e politiche dal 1927, anno in cui fu vice-podestà accanto al podestà conte Sambuy. sino al 25 luglio 1943). L'ing. Orsi bloccava i tre ni e scendeva, soccorrendo i fé riti. Il generale Ambrosio, che perdeva sangue dalla testa, stava già rialzando : semisvenuta e incapace di muoversi era la signora Giuseppina. Con la stessa vettura dell'investitore i coniugi venivano trasportati all'ospedale Mauriziano e qui subito visitati dal dottor Fongo. ' Il generale, per ferite al capo e contusioni al torace, era giudicato guaribile in una ventina di giorni; la signora in non meno di un mese, causa la frattura dell'avambraccio destro, del naso e trauma cranico. Entrambi venivano ricoverati. Al loro capezzale giungeva poco dopo ilIlllll1llll!lll)llll1III{1lllT :illinillMIME!IPIl[tll 11 figlio, maggiore di cavalleria Mario, abitante in corso Galileo Ferraris 140. Il generale Ambrosio, che fu comandante della II Armata nella prima guerra mondiale, capo di S. M. dell'esercito nel 1942 e che dopo il 25 luglio '43 fu nominato capo di S. M. generalo, doveva recarsi domani a Grazzano per i funerali del maresciallo Badoglio, suo carissimo amico. La proprietaria della bottiglieria di via del Carmine 23, Angela Monticene in Bellero di 37 anni, usciva ieri mattina alle 9,15 dal locale per andare a Messila chiesa di Maria Ausillatrice. Nell'attraversare corso Principe Eugenio si spaventava per l'intenso e veloce passaggio di macchine. Avanzava, si fermava, poi retrocedeva e, ostacolata dall'ombrello, non s'avvedeva dell'arrivo, alle sue spalle, di una « giardinetta » pilotata dal signor Antonio Stella di 38 anni, domiciliato in via Trinità 18. L'automobilista frenava prontamente, ma le ruote slittavano sull'asfalto bagnato e l'urto era Inevitabile. La povera donna veniva scaraventata con grande violenza dall'altra parte della strada, contro il «muso» di una « 1500 » procedente in senso inverso. Il guidatore, Teresio Romero di 43 anni, abitante in via Caraglio 109, sterzava, bloccava, ma era tutto Inutile. La 'Bellero, raccolta agonizzante, giungeva cadavere alla Astanteria Martini. Per molte ore non era possibile la sua Identificazione, mancando la sventurata di qualsiasi documento personale. Solo alle 14 la si riconosceva e là tragica notizia veniva portata al marito. — Di una paurosa avventura è stato protagonista il signor Virginio Rapetti, abitante a Torino. Egli si era recato a Chicri per una gara di tiro al piattello e verso le 17,30 faceva ritorno in città sulla sua « 1100-103 » TO 151731, percorrendo la nuova strada del traforo. Uscito dalla galleria da pochi minuti avvertiva un forte colpo e la macchina, lan ciata a notevole velocità, comin ciava. a sbandare: era scoppiato il pneumatico anteriore sinistro. Senza perder la calma il Rapetti, esperto pilota, frenava ingranando la marcia inferiore e nel tempo stesso tentava di riportare l'auto in carreggiata. Ma la manovra, causa soprattutto il fondo viscido per la pioggia, non riusciva e la < 1100 », d'impeto, cozzava contro il parapetto e lo sfondava. In quel punto il salto sotto la strada è rilevante e una caduta dell'auto avrebbe avuto senza dubbio conseguenze disastrose, irreparabili: per fortuna la «HOOxsi fermava in bilico, con metà della carrozzeria sul vuoto, A prezzo di caute acrobazie il signor Rapetti, rimasto miracolosamente incolume, pc-teva uscirne e mettersi definitivamente in salvo. Più tardi la gru dell'* autosoccorso 20.000 » agganciava la vettura, molto danneggiata, e la trascinava a Torino. Particolare curioso : le macerie del parapetto sono precipitate sul tetto di una casa, i cui abitanti sono usciti all'aperto, stupefatti per l'inspiegabile bombardamento. — Al Maria Vittoria sono stati ricopimi ieri sera i coniugi Paolo e Mariarosa Dappiano rispettivamente di 58 e 55 anni, domiciliati in via Monterosa 105. 1 Dappiano erano su di una « 1100 », diretti al cimitero di Crescrntino. Nei pressi del camposanto si scontravano con una « 1400 » al cui volante era un loro cugino, il signor Mario Zola. Il signor Dappiano se la caverà in una decina di giorni; grave è invece la si gnora che ha riportato la fratti! ra di alcune costole e trauma cranico. II generale Vittorio Ambrosio lMll][IILMtlMIIIIMllllMIIEIlllllMlllll!lllitt]|llIlB La signora Ambrosio

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