Mosca e Belgrado condannano l'«aggressione» contro l'Egitto
Mosca e Belgrado condannano l'«aggressione» contro l'Egitto Mosca e Belgrado condannano l'«aggressione» contro l'Egitto Una nota ufficiale russa denuncia l'azione anglo-francese, ma in tono abbastanza moderato - Tito rivolge attraverso la radio un drammatico appello alla pace (Dal nostro corrispondente) Mosca, 31 ottobre.. L'invasione anglo-francese del territorio egiziano è venuta al momento giusto per trarre d'impaccio l'Unione Sovietica, che gli avvenimenti delle ultime settimane avevano messo in una difficile posizione. Ritrovando una baldanza che pareva momentaneamente smarrita, il governo sovietico stasera si trasforma da accusato in accusatore. L'agenzia Tasà, infatti, alle ore 21 ha diramato una dichiarazione del Cremlino, in cui bolla l'i aggressione » consumata a danno dell'Egitto da Israele, Inghilterra e Francia, paesi che vengono accusati di violare la Carta delle Nazioni Unite. Rileviamo che la dichiarazione è stata diffusa dalla Tass quando, evidentemente, i dirigenti di Mosca non avevano ancora notizie riguardo l'effettivo intervento anglofrancese; e per tale ragione e lecito aspettarsi prossimamente una nuova presa di posizione. Nel giro di ventiquatt ore, dunque, la scena internazionale si è capovolta; « chiaro che nemmeno i più ottimisti capi del Praesidium avrebbero osato sperare In una simile manna dal cielo. La dichiarazione sovietica rivela c"e l'URSS, in questo delicato momento, non sembra disposta ad intraprendere un'azione unilaterale in relazione alla crisi nel Vicino Oriente; e si limita ad invocar.- che il Coniglio di Sicurezza « prenda misure sollecite per la cessatone dell'azione aggressiva ed a dichiarare la simpatia dei ;:>aesi amanti della pace per la giusta lotta del popolo egizi ano ». Nella sua di'!liarazione 11 Cremlino rigett.- 'a responsabilità per le « j-i'ricolose conseguenze col lega con le azio¬ ni contro l'Egitto », sugli Stati e che si sono messi sulla strada dell'aggressione»; il tono della dichiarazione appare, peraltro, piuttosto moderato ed è interessante notare che nessuna allusione viene fatta agli Stati Uniti, che Invece stamane i giornali sovietici coinvolgevano nella responsabilità per quanto avviene nel Levante. . a. t. Belgrado, 31 ottobre. Il maresciallo Tito ha preso posizione sulla crisi egiziana con una dichiarazione di tono estremamente drammatico. In un messaggio letto alla rftdio, il Presidente della Repubblica jugoslava ha detto: « Con l'aggressione israeliana contro l'Egitto, si è venuta a creare una situazione di guerra nel viciho Oriente. Tale situazione può avere imprevedibili conseguenze. La Gran Bretagna e la Francia, purtroppo, non solo non hanno fatto nulla di quanto era in loro potere per impedire l'aggressione fin dal suo inizio, ma anzi, con la loro azione, hanno inasprito e resa più difficile la soluzione pacifica del conflitto. «Del resto — ha proseguito il Maresciallo — l'azione dei due grandi Paesi occidentali è così chiaramente sincronizzata e collegata con l'aggressione dell'Egitto da parte israeliana, da fare tutt'uno con essa. Io avevo sottolineato a più riprese la gravità della situazione nel vicino Oriente e la necessità di tentar di trovare una soluzione pacifica di questo grave problema. Proprio nel momento in cui tutti abbiamo avuto l'impressione di essere sulla buona strada per la ricerca di una soluzione pacifica, proprio allora Israele e le due potenze occidentali han- po imboccato la strada che conduce alla guerra ». La Gran Bretagna e la Francia non solo non hanno aspettato le decisioni delle Nazioni Unite, ma «addirittura hanno reso inoperanti ed hanno paralizzato le misure, che il Consiglio di Sicurezza aveva l'intenzione di intraprendere per impedire l'allargamento del conflitto ». Cosi si è venuta a creare « una . situazione triste e tragica, una situazione gravida di pericoli non solo In quella parte del mondo, ma per la pace in generale. «Sebbene la situazione sia così piena di pericoli e di minacce per la pace — ha concluso Tito — noi speriamo ancora nel buonsenso dei dirigenti dei Paesi che sono entrati sulla scena del conflitto e nutriamo fiducia che, attra: verso un cqmune sforzo, la pace possa essere ancora preservata e che ai' popoli possa essere assicurato un periodo di tranquillo lavoro ». L'ambasciatore jugoslavo in Israele, Dragoje Djuric, ha ricevuto istruzioni di esporre al governo di Tel Aviv il punto di vista jugoslavo sull'attuale conflitto. II Governo indiano deplora l'azione franco-britannica N Dlhi Nuova Delhi, 31 ottobre. Il governo Indiano ha diramato una dichiarazione ufficiale in cui è detto che l'India considera l'attacco israeliano nll'Egitto e l'ultimatum anglofrancese a Nasser < una flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite ». « Tale aggressione — afferma il documento indiano — è destinata ad avere conseguenze di incalcolabile portata in Asia e in Africa e rischia di condurre ad una guerra su vasta scala ».
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