Volontari sovietici di fede musulmana piloteranno i "Mig,, comperati dall'Egitto

Volontari sovietici di fede musulmana piloteranno i "Mig,, comperati dall'Egitto Una dichiarazione del corrispondente della "Tas§„ a Gerusalemme Volontari sovietici di fede musulmana piloteranno i "Mig,, comperati dall'Egitto L'esercito israeliano lancia una nuova azione per circondare gli egiziani nella zona di Gaza (Nostro servizio particolare) Gerusalemme, 31 ottobre. Il Comando israeliano ha lanciato questa sera una nuova azione militare in una zona rimasta finora tranquilla: una colonna corazzata ha effettuato una puntata attraverso il territorio egiziano, allo scopo di isolare la lingua di terra di Gaza, che si spinge lungo le rive del Mediterraneo in direzione nord-est verso Israele. Presso Gaza irli cgliiani hanno un aeroporto importante. Da fonti ufficiose si comunica che migliaia di rifugiati arabi starebbero fuggendo dal territorio di Gaza in preda al pànico. Fiumane di rifugiati fuggono sulle strade della costiera nel tentativo di raggiungere l'Egitto. La popolazione araba di Gaza ammontava a 300.000 unità, di cui quasi XOO.000 erano rifugiati dalla Palestina, tutelati dalle Nazioni Unite. Finora non si ha conferma, da parte israeliana, della notizia secondo cui aerei a reazione e lancia-razzi egiziani hanno attaccato Tel Aviv ed altri centri israeliani. Una notizia di eccezionale gravità è stata data da un corrispondente sovietico: l'inviato della Tass, Sergio Andrevic, ha detto che volontari russi piloteranno gli apparecchi sovietici € Mig » comperati dall'Egitto. Il corrispondente era stato invitato a fornire precisazioni sulla notizia che caccia israeliani avevano abbattuto dei < Mig » .di fabbricazione sovietica nella battaglia del Sinai. Il giornalista ha detto testualmente: € Aspettate fino a quando qualcuno dei nostri piloti prenderanno in mano il comando dei " Mig "... Quando entreranno in azione i nostri piloti volontari di fede musulmana, non sentirete la notizia che sono stati abbattuti>. i U. p. Israele ha fermato l'avanzata verso Suez (Nostro servizio particolare) Gerusalemme, 31 ottobre. Accettando le richieste dell'i ultimatum » franco-britannico, le forze israeliane hanno fermato la loro avanzata in direzione del Canale di Suez. Continuano invece le operazioni di rastrellamento nella pe¬ nisola del Sinai, contro le truppe egiziane che vi hanno le loro posizioni. Gli israeliani dichiararono in mattinata di avere abbattuto tre <Mig ir, > e due « Vampiro > nei combattvmenti aerei di ieri e di stamane; un apparecchio israeliano è stato colpito, ma è potuto ritornare alla sua base. Altri scontri aerei sono continuati oggi pomeriggio, con risultati che non si conoscono ancora in modo definitivo. La baia di Haifa è stata bombardata la notte scorsa da un cacciatoipediniere egiziano, che è stato subito attaccato dalle unità della marina israeliana. TI cacciatorpediniere egiziano, l'Ibrahim I, si è arreso quasi subito. La nave è stata catturata e il suo equipaggio di SS0 uomini è stato fatto prigioniero. Le forze israeliane sono dunque sulla difensiva. Tale atteggia/mento è conforme alle intenzioni espresse a varie riprese, secóndo cui Israele mira soltanto a distruggere le bande dei < commandos » che minacciano la sua sicurezza. Nonostante le decisioni adottate ieri, che danno al Paese una fisionomia di guerra, il Governo non ha proclamato la mobilitazione generale e nulla permette di prevedere che ciò avvenga finché la calma sarà mantenuta alle frontiere della Giordania e della Siria. Questa calma, nonostante la alleanza dei due Paesi con l'Egitto, dimostra che gli alleati del colonnello Nasser appaiono poco decisi ad agire, sebbene le truppe israeliane si trovino impegnate profondamente in territorio egiziano. Appare evidente che Amman e Damasco preferiscono aspettare gli sviluppi dèlia situazione. Poiché gli israeliani sembra non desiderino altro che l'allontanamento delle bande terroriste egiziane, la loro azione non può in nessun modo mettere in pericolo la sicurezza dei giordani e dei siriani. La pace alle loro frontiere tuttavia potrebbe essere turbata, se gli arabi decidessero di far intervenire i gruppi di € volontari della morte » che hanno la base nei loro territori, oppure — eventualità che sembra poco probabile nell'avvenire immediato — se gli eserciti di Bagdad si mettessero in marcia per realizzare il vecchio sogno della < Grande Siria»: unione di Iraq, Giordania e Siria. Stamane, alle ore 11, una emissione della radio siriana in lingua araba ha rivolto un messaggio speciale alla popolazione della regione di Gaza per avvertirla ch'essa è isolata dal resto delle forze egiziane e invitarla ad ascoltare le sue emissioni in lingua araba che trasmetteranno le istruzioni a mano a mano che le operazioni si svilupperanno. Non viene segnalata ancora alcuna azione diretta contro le forze egiziane di Gaza, ma è probabile che essa avvenga da un momento all'altro. Infine un'intensa attività diplomatica si è svolta durante le notte scorsa e oggi. Finora i rappresentanti diplomatici americani non hanno avuto alcun contatto col Ministro degli Esteri israeliano. Dal canto suo l'ambasciatore dell'U.B.S.8. ha avuto tutti i chiarimenti possibili sulla posizione d'Israele, ma non ha fatto alcun commento. André Chemana Copyright di « Le Monde » e per l'Italia de « La Stampa » Mersma A dalia q . Mandisha EGITTO Dina \0

Persone citate: Amman, André, Damasco, Nasser, Sergio Andrevic