Il Cimitero trasformato in giardino per celebrare il culto delle memorie

Il Cimitero trasformato in giardino per celebrare il culto delle memorie Il Cimitero trasformato in giardino per celebrare il culto delle memorie in un anno 8 mila nuove sepolture - I monumenti sacri - Il problema dell'ampliamento del Camposanto e un progetto per le comunicazioni interne motorizzate Folle di visitatori si recano già da alcuni giorni al Cimitero generale ad infiorare le tombe del loro cari nell'imminenza della solennità dei defunti. Anche quest'anno si sono avute ottomila nuove sepolture e il sacro recinto che ha già cosi vaste proporzioni, necessita dì allargarsi ancor più. In conseguenza di questo ingigantirsi della città dei morti le distanze che separano le ultime ampliazioni dall'ingresso principale diventano sempre più disagevoli per i visitatori che devono compiere a piedi chilometri e chilometri. Da ciò è nata l'idea di attuare comunicazioni interne motorizzate, si assicura che un tale progetto è già allo studio. llllf llllllllltllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllliu Fra la profusione di fiori che il Camposanto mutano in un giardino si notano anche quest'anno nuovi monumenti ed edicole. Queste ultime non sono eccessivamente numerose né si distinguono per stili di eccessiva avanguardia. Soltanto alcune arieggiano un po' troppo a vetrine di negozio e armonizzano un po' meno con l'austerità del luogo. Anche l'architetto Enzo Venturelli si è attenuto quest'anno ad uno stile neoclassico, sia pur modernamente inteso, nel costruire le cappelle per le famiglie Piola, Mongavero e Morando. In quest'ultima è stato collocato sulla pietra dell'altare un Cristo Risorto, in bronzo dorato modellato dallo scultore Umberto Mastrojanni. Altre pregevoli edicole si devono agli ardi. Passavanti e Perona per la famiglia del dottor Luigi Meda; al geom. Morino per le sorelle Maria e Giuseppina Savi; all'ing. Burzio per la famiglia Grassi; all'ing. arch. Dersuti per la famiglia Zini-Lamberti: al prof. arch. Aloisio per le Missioni della Consolata; all'ing. Dentis per la famiglia DonadioAmpalla e all'ardi. Rosenthal per la famiglia Sagna. Altre ancora sono state eseguite dall'ing. Bardella dallo scultore Cerrato; dall'ing. Denlls, dallo scultore Mastrojannl; dall'arch. Rigotti; dall'ing. Gorgone, dall'ing. Zin; dal prof. Destefani; dall'arch. Morbelli; dal prof. Quaglino; dallo scultore Audagna; dagli architetti Buffa e Boltro; dall'arch. Pelle grino; ed altri. Fra i monumenti si distinguono per la mole e per l'espressione che gli artisti hanno saputo imprimere alle figure modellate con particolare perizia, la statua equestre in bronzo elle lo scultore Buzzi Reschini ha ideata per la tomba della famiglia Bertirotty. Di non minore importanza artistica è il Gesù Crocifisso, interpretato nell'atto dell'Uomo Dio cha fa il supremo Sacrificio per salvare l'umanità. La figura, due volte il vero, in bronzo, e stata ideata da Aurelio Quaglino per la famiglia Gherner. Singolare è la pregevole opera dovuta allo scultore Angelo Balzardi. Sulla facciata dell'edicola per la famiglia Fiorito c'è un grande angelo, in ceramica dorata. Un bassorilievo che bene ar «ionizza con le lince dell'edicola anch'essa progettata dallo stesso artista, come pure quella per le famiglie De Coster o Del Beccare che è ravvivata da un affresco del prof. Carlo Terzolo.

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