La moglie del dentista racconta come fu aggredita dal domestico

La moglie del dentista racconta come fu aggredita dal domestico Nessuna traccia «lei settantaduenne cameriere di Napoli La moglie del dentista racconta come fu aggredita dal domestico Poco prima del dramma una portinaia vide la signora discutere col suo servitore dietro i vetri del balcone - "Parlava animatamente e mi parve irritata,, - Disavventura d'un commerciante fermato per una vaga rassomiglianza col feritore cameriere, esasperato, estrasse iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii (Dal nostro corrispondente) Napoli, 23 ottobre. Le condizioni della signora Emilia De Palma, pugnalata dal domestico Alberto Ambroselli, hanno subito in giornata un lieve miglioramento, tanto che i medici de <I pellegrini* sperano di salvarla. Tuttavia il giudizio dei sanitari rimane ancora riservato. Interrogata dal comandante della < Mobile >, il commissario Federico Manganella, e dal Procuratore della Repubblica, la signora ha fornito precisi elementi su come avvenne la tragedia. Era nella sua camera da letto quando improvvisamente il vecchio domestico aprì la porta e l'aggredì. Ricopertasi con una vestaglia, si difese a lungo finché l'Ambrose-lli, tentando di terrorizzarla, impugna una pistola, puntandogliela ad una tempia. Per quanto spaventata, la signora ebbe la forza di reagire e con un violento colpo al braccio riusci a fargli cadere l'arma che col piede spinse sotto il letto. Fu a questo punto che il e i a a a a oa o * il e o al a, si a a arì rioa, ner a n o a il il il bisturi e la colpì, poi fuggendo. Il sopraluogo compiuto dai funzionari della polizia conferma in certo senso quanto la signora ha dichiarato. Nella camera v'erano sedie per terra, uno specchio frantumato e, sparsi sul pavimento, indumenti e lenzuola ricoperti di sangue. E sotto il letto è stata trovata la pistola. Sul pavimento c'era anche un proiettile inesploso di quell'arma. Particolarmente interessante la dichiarazione ad un quotidiano della sera di Mario Paradiso, uno dei meccanici che fra i primi vide la signora al balcone ed accorse. Il giovane ha detto: « Avevamo allora terminato di provare una " 1100 e ci eravamo fermati proprio di fronte al balcone. Nella macchina eravamo io e il titolare dell'autorimessa presso la quale lavoro, Umberto Mauro. Subito dopo fermata la macchina guardai su e vidi la signora con indosso la vestaglia rossa, e questo fatto mi colpì, tanto la vestaglia appariva rossa; e mi colpì inoltre il fatto che la signora era appoggiata alla balaustra. Inoltre aveva le mani aggrappate ai ferri e sembrava che stesse molto male e chiamasse aiuto. Pensai ad un malore. Dissi subito al Mauro Guardate, la signora è svenuta sul balcone". Scendemmo dalla macchina e quando fummo sotto al balcone scorgemmo n sangue e sentimmo la signora invocare aiuto. La sua voce era flebile, quasi soffocata. Mauro mi fece da sostegno, io salii sulle sue spalle, mi afferrai ai tubi dell'acqua e saltai dentro. Tentai di far levare in piedi la signora, ma le forze le venivano meno. Allora la )>rcsi per le spalle ed entrai in casa. La prima stanza, proprio quella del balcone, è la camera da letto. Il suo aspetto era impressionante. Sembrava saccheggiata. Il letto era finito in mezzo alla stanza. Coperte e lenzuola erano in terra, strappate e sporche di sangue. Reggendo la signora per le spalle, raggiungi una macchina, ve l'adagiai e l'accompagnai fino all'ospedale " I pellegrini ". Appena \n auto, la signora mi disse: " E' stato Alberto, il cameriere, telefonate a mio marito ", Poi svenne ». Non meno importante ai fini dell'istruttoria è quanto ha dichiarato a quello stesso giornale la signora Maria Stravata, portiera dello stabile di via Bellini, dov'è l'autorimessa. La portiera ha rivelato un fatto in notevole contrasto con la versione data dalla moglie del medico, perché se fossero esatte le affermazioni della Stravata, risulterebbe che la colluttazione vi fu sì, ma non durò a lungo. « Poco prima — ha riferito la portinaia — avevo visto la signora vxoino ai vetri del balcone parlare con il cameriere. Mi era parso che i due discutessero con molta vivacità, e che lei fosse irritata. Dopo poco, forse una decina di minuti, la rividi. Giaceva a terra e chiedeva aiuto. Vidi pure il giovar notto in tuta arrampicarsi, sollevare la signora e portarla dentro. La signora Emilia è bella, molto affabile, le piar ceva stare al balcone per seguire quello che accadeva sulla strada ». Da Sangineto, in provincia di Cosenza, è giunto u fratello della signora Emilia, dott. Mario Pisciotti. Attraverso il suo avvocato, Giuseppe Ferace, il dott. Raffaele De Palma, marito della ferita, ha fatto sapere che si costituirà « parte civile ». In riferimento alle ricerche compiute dalla polizia per catturare il criminale domestico settantaduenne tuttora latitante, una assai singolare, spiacevole disavventura è toccata al commerciante Ciro Cuomo, che ieri pomeriggio, su suggerimento del suo medico, si era recato per un periodo di riposo a Roc-a-'.camonfina, un ameno paesetto e. U montagna nel Casertano. | Stamane, mentre dormiva, il o o o e, ler ooierro so ua a o E' n ua sa ro d he i n ao a he er ne; a e si ore ve e a, a ici re te iaoto dì eon ma do fu a in ecio ne ra dì da ce o- rà commerciante e stato svegliato da due carabinieri. Era accaduto questo: dai giornali * paesani avevano appreso del dramma del vecchio domestico. L'arrivo di un villeggiante in un periodo del tutto insolito e una certa rassomiglianza del Cuomo con il cameriere Alberto Ambroselli, li avevano messi in sospetto. Cominciò a circolare la voce che il nuovo villeggiante era il domestico di via Bellini, la voce arrivò al pretore e il magistrato autorizzò i carabinieri a fermare per accertamenti il misterioso commerciante che poco dopo veniva rinchiuso in camera di sicurezza. Oggi egli è stato trasferito a Napoli negli uffici della < Mobile » dove in serata, chiar rito l'equivoco, il Cuomo è stato finalmente rilasciato. C. g. Operaio di 18 anni muore schiacciato da un autocarro Plnerolo, 23 ottobre. Il giovane operaio. Umberto La Croce di anni 18, occupato presso l'officina elettrauto di corso Torino, alle 20,30 di questa sera è stato orrendamente schiacciato da un autocarro di proprietà della ditta Spirito Cubai esercente autotrasporti in frazione Appiotti di Torrepellice. L'incidente è avvenuto nel centro di Pinerolo all'incrocio dì viale Castelfldardo e via Saluzzo. Il La Croce, che proveniva a bordo di una lambretta dal viale Castelfldardo, nell'imboccare via Saluzzo si è trovata la strada sbarrata dall'autocarro guidato dal figlio del titolare che proveniva da Torino ed era diretto a Torrepellice. Il La Croce di fronte all'imprevisto pericolo hà tentato di piegare sulla destra nella stessa direzione dell'autocarro ma non è riuscito a completare la manovra per cui è finito sotto le ruote posteriori del pesante automezzo che lo ha schiacciato. Il suo corpo è stato trasportato d'urgenza al vicino ospedale Agnelli ma, essendo ormai vano ogni soccorsole sta¬ to pietosamente composto nel l'obitorio. Sul posto dell'incidente sono accorsi 1 carabinieri di Pinerolo con il comandante della compagnia, capitano Tonelli, che sta procedendo a una inchiesta. Prossima la decisione sulle nozze segrete di Messina Messina. 23 ottobre. Presso il tribunale civile di Messina si è discussa oggi l'opposizione alla trascrizione delle nozze segrete celebrate nel luglio dell'anno scorso dall'ormai famosa coppia Alfio Mau gerì-Grazia Pieri. L'opposizio ne era stata presentata dal padre della ragazza Domenico Pirri e tende a far considerare come non avvenuto, agli effetti civili, il matrimonio celebrato con rito segreto. Dopo la presentazione delle comparse da parte degli avvocati delle rispettive parti, la causa è passata in decisione. La sentenza si avrà fra giorni. E' ovvio dire che essa è attesa con ansia particolarmente dal Maugeri che è ancora in carcere e che dalla trascrizione dell'atto matrimoniale attenderebbe la degradazione dei capi di imputazione e quindi la libertà. L'on. Teresa Noce derubata della tessera del P.C.I. Milano. 23 ottobre. Un conoscente dell'on. Teresa Noce, il signor Luigi Guermandi, abitante in via Verona n. 11, ha sporto questa mattina, per conto della deputata del PCI, denuncia di un furto da lei patito ieri sera su un autobus della linea N. Un ignoto ladro ha derubato l'on. Teresa Noce del portacarte contenente la tessera di deputato, oltre quella di libera circolazione per i parlamentari e le tessere di iscrizione al PCI e alla CGIL. La signora Noce si è accorta del furto soltanto ieri sera rientrando a casa, per cui dava incarico al conoscente di sporgere denuncia al commissariato di zona.