Un domestico innamorato ferisce la giovane sposa di un dentista

Un domestico innamorato ferisce la giovane sposa di un dentista Un domestico innamorato ferisce la giovane sposa di un dentista Lui ha 62 anni; lei 29 - L'aggressione con il bisturi: la donna è gravissima - Introvabile l'aggressore che è armato l o a i a e - e i a n n a n ae a òo n? e e Napoli, 22 ottobre. Nel primo pomeriggio uno spaventoso dramma ha paralizzato per alcune ore il traffico all'altezza del Museo nazionale: il vecchio domestico d'un dentista, innamoratosi della di lui moglie, Emilia di 29 anni, l'ha assalita, in assenza del dottore, impugnando un bisturi e, inferocito dalla sua resistenza l'ha crivellata di colpi che l'hanno ridotta in fin di vita. Il fatto è stato scoperto poco prima delle 14 quando due meccanici — Paolo Improta e Paolo Paradiso — lavoranti in un garage di via Bellini, una laterale di via Pessina, hanno scorto curva sull'inferriata di un balcone del primo piano una donna con il capo e le braccia penzoloni e gli abiti chiazzati di sangue. Mentre i due accorrevano al numero 90 di via Pessina, dov'è l'Ingresso principale dello stabile chiamato « palazzo Maffettone » e, avvisato il portiere Salvatore Aiello, salivano con lui nell'ai loggio, un terzo meccanico del garage, posta una scala, sca valcava il balcone e afferrata la signora l'adagiava su un letto. Per quanto nessuno di essi fosse medico, capivano dal numero delle ferite al collo e al torace e dal flusso continuo di sangue che la signora doveva essere in condizioni disperate. Chiamato un taxi la trasportavano ai «.- Pellegrini » dove i chirurghi proff. Mario Masturzo e Franco Lobello le riscontravano dodici profonde ferite di arma bianca con conseguente anemia acuta e asfissia causata dalla lacerazione della trachea. Dopo un'immediata abbondante trasfusione di plasma e l'applicazione di una cannula d'argento per riattivare la respirazione la sottoponevano a laparatomia dichiarandola in imminente pericolo di vita. La Mobile, Immediatamente accorsa, accertava i fatti. Il portiere dichiarava che una ventina di minuti prima di essere informato, aveva visto scendere di corsa dallo studio del dott. Raffaele De Palma 11 di lui domestico, Alberto Ambroselli di 62 anni. Il vecchio gli aveva detto di recarsi da un medico di fronte, il dottor Gennaro Ferace, poiché la signora, stava male. Al momento egli nòp vi aveva fatto caso, ma ripensandoci ricordava che V'abito scuro dell'individuo era bagnato, evidentemente di sangue, che dato il colore della stoffa non appariva. Poco dopo il ricovero della moglie, giungeva da Secondigliano il dottore ancora ignaro di tutto, cui con cautela i funzionari di polizia narravano l'accaduto. Il dott. Raffaele De Palma, di 44 anni, da Casarano (Lecce) aveva sposato da poco la signora, conosciuta nel di lei paese, Sanginato, in provincia ril di Cosenza. Tre anni fa la copafpia S'era trasferita a Napoli. L'Ambroselli era stato assunto recentemente. Già barbiere, il medico lo aveva conosciuto appunto da giovane quando 'égli, studente a'Napoli, ne frequentava il «salone ». Successivamente l'Ambroselli si era recato negli Stati Uniti dove ha sette figli. Ma in questo dopoguerra la Federai Police ne aveva chiesto e ottenuto la espulsione come « indesiderabile » per i suoi numerosi rea¬ tsprtiziirc1asssltdaccipgslpslua i. e a lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll 0 , e l ti: truffe, furti e rapine. Rimasto vedovo era riuscito a impiegarsi, sempre come cameriere, presso altri medici; ma tutti, man mano conoscendone il passato Io avevano licenziato. Ancora prima di assumerlo il dottore lo riceveva spesso in casa come un amico e i rapporti con lui anzi erano così cordiali che una volta, nel 1953, lo invitò, con la moglie, a un pranzo in un ristorante sul mare a Posillipo dove I tre si fecero fotografare Due mesi fa, impietosito dal fatto che l'ex-barbiere gli esponeva continuamente le sue misere condizioni economiche, lo aveva assunto senza accorgersi poi che il domestico aveva cominciato a comportarsi in modo insolito, evidentemente per la passione accesasi in lui per la giovane signora, motivo questo che deve considerarsi all'origine della tragedia. Le ricerche finora compiute presso il domicilio dell'Ambroselli, in casa d'una sua sorella che abita al Vomero in via Luca Giordano, e in altri locali che egli era solito frequentare, non hanno consentito di arrestarlo. Il vecchio domestico che gira armato d'una pistola è tuttora latitante. c. g. La signora Emilia De Palma moglie del dentista (Telefoto) mmm lililiiiilliiiliiiiiiiMlilllillliniiiiiliililllliiiiiinillilliiiiiiiiiliitiiiiiiiiiiilHiilillilllllliil Alberto Anibroselll

Luoghi citati: Casarano, Cosenza, Emilia, Lecce, Napoli, Posillipo, Stati Uniti