E' cominciato l'interrogatorio del comandante dello Stockholm

E' cominciato l'interrogatorio del comandante dello Stockholm Il capitano Nordenson ha ammesso che nella tràgica notte c'era nebbia E' cominciato l'interrogatorio del comandante dello Stockholm Egli rivela un drammatico particolare : all'ultimo momento venne segata con la fiamma ossidrica la catena dì un'ancora, per evitare un nuovo scontro con I'*Andrea boria„ (Nostro servizio particolare) New York. 22 ottobre. Il capitano Gunnar Nordenson, comandante del transatlantico svedese Stockholm, che il 35 luglio di quest'anno speronò J'Andrea Dorla nell'Atlantico, hd dichiarato oggi, cominciando la propria deposizione nell'inchiesta preliminare sulle circostame del di¬ nsm, o li, oii¬ sastro, che la sua nave ai trovava sulla rotta regolare — la meno pericolosa, ha detto lui — quando si scontrò col transatlantico italiano al largo del faro di Nantucket. Nordenson ha dichiarato di aver regolato la rotta dello Stockholm in maniera da passare ad una distanza di uno o due miglia dal faro galleggian- te di Nantucket, per attraversare la zona di traffico intenso con la massima celerità. « Le navi svedesi — ha detto Nordenson — incrociano spesso altre navi, dì controbordo: questa posizione è molto meno pericolosa dell'incrocio "prua contro prua" ad angolo retto ». Interrogato sul perché della scelta di una rotta tanto vicina a Nantucket, Nordenson ha risposto: «Si tratta della roita più diretta». € Appartengo alla " SwedishAmerican Line" da 36 anni e mezzo — ha proseguito il comandante — ed abbiamo sempre seguito quella rotta con l'eccezione dei periodi di gelo». Egli ha poi affermato di non essere a conoscenza di leggi, accordi o raccomandazioni che impediscono la scelta di una rotta a nord per raggiungere porti nordici. Proseguendo la sua deposizione, il comandante Gunnar Nordenson ha dichiarato ohe, subito dopo il disastro, si profilò il rischio di una seconda collisione fra 2'Andrea Doria e lo Stockholm, Egli ha precisato che, dopo lacollisione, /'Andrea Doria sbando portandosi a circa due miglia di distanza dallo Stockholm e poi cominciò a tornare indietro, in direzione del transatlantico svedese. Nordenson ordinò pertanto di procedere all indietro a tutta forza, ma Iia nave non rispose. \L'ufficiale svedese, il cui in- jterrogatorio continuerà nei Iprossimi giorni, hd aggiunto |che, in seguito alla collisione, ;una delle ancore dello Stock- jholm era andata a finire da sola in mare, bloccandosi in fondo all'oceano. Contemporaneamente, /'Andrea Dorla — con lo scafo sventrato e alla deriva — si avvicinava, senza controllo, alla nave svedese. Le due navi si incrociavano nuovamente — quella svedese ferma, quella italiana alla deriva — ad una distanza di un terzo di miglio. Più tardi, per poter ripartire dopo aver tratto a bordo 572 superstiti del Doria — ha precisato Nordenson — fu necessario liberarsi dell'ancora rimasta bloccata, tagliando la catena con la fiamma ossidrica: • Alla domanda su cosa egli avrebbe fatto, se sì fosse profilato imminente il pericolo di un secondo scontro fra le due navi, Nordensoti ha risposto che avrebbe fatto tagliare la catena dell'ancora immediatamente. Al momento della collisione, il comando dello Stockholm ero affidato al terzo ufficiale, mentre il cap. Nuidunson si trovava nella sua cabina. Questa circostanza ha provocato numerose domande al teste. Nordenson ha detto di aver ordinato un mutamento di rotta di 87 gradi dò-po le ore SS e di essere quindi sceso nella sua cabina per lavorare ai libri. « Afia intenzione — egli ha sottolineato — era di tornare sulla plancia quando la nave si fosse avvicinata al faro di Natucket; in ogni modo, io fui disponibile in ogni momento e non ero andato a dormire ». Avendo udito un insolito, febbrile ticchettio del telegrafo, uscì dalla cabina. « Mi trovavo a metà della scaletta che porta al timone — ha spiegato Nordenson — quando sentii l'urto della collisione; un urto piuttosto debole e tale che non mi sarei mai sognato fosse la con seguenza di uno scontro come quello », Nordenson ha poi descritto come avvennero lo ope ragioni di salvataggio. Sarà in terrogato anche domani e for se per altri diversi giorni. L'odierna deposizione del comandante svedese ha segnato un importante punto a vantaggio della compagnia <Italia» proprietaria dell'Andrea Doria e coinvolta nella istruttoria: \Nordenson ha implicitamente ammesso, parlando di rilevamenti da lui fatti, che nella tragica notte dello scontro c'era nebbia. E' ujia circostanza finora negata sempre dagli svedesi dello Stockholm. a. p II Cup. Ouniuir Norderson, capitano dell;:- « Stockholm », entra in Tribunale (Telefoto) (Nosto ervizio patiola) t h l d Nk

Persone citate: Gunnar Nordenson, Nosto

Luoghi citati: Italia, New York